7 Giu 2019

CinemAmbiente: i vincitori del festival e della cultura ambientale

Si è conclusa in questi giorni l'ultima edizione del festival di CinemAmbiente, un viaggio intorno al globo per esplorare lo stato del Pianeta e le emergenze ecologiche, ma anche le possibili soluzioni al problema ambientale, attraverso i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale.

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Torino - Il 22° Festival CinemAmbiente si è concluso mercoledì 5 giugno con la cerimonia di premiazione dei film vincitori nelle diverse sezioni competitive.

L’affluenza del pubblico si è profilata analoga a quella degli ultimi due anni, attestatasi a 15.000 presenze complessive. La crescita è stata significativa, in particolare, dove sussisteva ancora margine di espansione, ossia nel programma riservato alle Scuole di CinemAmbiente Junior, che, alla sola sua seconda edizione, ha sfiorato le 9mila presenze.

Tra le proposte del Festival rivolte a tutto il pubblico, il più alto indice di gradimento è stato registrato dalla nuova sezione panoramica “Inventing Tomorrow” – dedicata all’esplorazione del nostro possibile futuro alla luce delle nuove conquiste della scienza e della tecnologia o dell’evoluzione di tendenze già in atto, proposta l’anno scorso in forma sperimentale e ampliata in quest’edizione – che ha registrato un costante esaurito a tutte le proiezioni.

cinemambiente vincitori festival cultura ambientale 1559860430

«Il nostro pubblico si conferma, nuovamente, molto sensibile al dibattito internazionale in materia di sostenibilità, di nuovi modelli di sviluppo, del mondo che ci aspetta domani: ovvero proprio i temi cari alla Green Generation a cui quest’edizione era dedicata ” – commenta il direttore del Festival Gaetano Capizzi, che esprime “molta soddisfazione per il risultato di quest’anno, e non solo per i numeri.
In quest’edizione, ancor più che in passato, il Festival è stato quello che auspichiamo possa essere sempre di più in futuro: un crocevia dove si incontrano molteplici voci ed esperienze dell’ambientalismo nazionale e internazionale, dove possono comunicare e collaborare mondi in apparenza lontani. Quest’anno non si è instaurato un contatto solo tra il pubblico e i registi e gli artisti presenti, ma anche tra molti altri soggetti diversi – realtà educative, aziende virtuose, enti e istituzioni – che speriamo possa sempre più dare vita a progetti condivisi, a scelte culturali e politiche coerenti con la tutela e la sostenibilità ambientale» .

I vincitori di questa edizione:

  • Premio del pubblico IREN – Main sponsor di CinemAmbiente assegnato a Anthropocene: The Human Epoch di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier, Edward Burtynsky (Canada 2018, 87’)

  • Premio Asja.energy al miglior documentario internazionale assegnato a The Burning Field di Justin Weinrich (USA 2019, 72’) dalla giuria composta da Roberto Della Seta, Richard O’Barry, Fabio Pusterla, Silvana Silvestri, José Vieira Mendes
    con la seguente motivazione:
    Un film che unisce il disastro ecologico di una delle più grandi discariche di rifiuti elettronici al mondo alla normalità quotidiana dell’inferno libera da compiacimenti estetici“.

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  • Premio SMAT al miglior documentario One Hour assegnato a
    Messaggi dalla fine del mondo di Matteo Born (Svizzera 2018, 52’) dalla giuria composta da Eroll Bilibani, Anca Caramelea, Patrizia La Trecchia con la seguente motivazione:
    Ad un avvincente viaggio visivo che incoraggia le giovani generazioni a mobilitarsi e a comunicare il cambiamento climatico nel momento in cui succede“.

  • Premio Ricrea al miglior documentario italiano assegnato a
    Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine De Villers (Italia 2018, 60’)
    dalla giuria composta da Marco Fratoddi, Michela Miletto, Enrico Verra con la seguente motivazione:
    Uno sguardo capace d’indagare la complessità del presente e le contraddizioni delle realtà urbane attraverso un utilizzo poetico della cinepresa e del linguaggio cinematografico“.

  • Premio Barricalla “Stefano Susca” per il miglior cortometraggio internazionale assegnato a
    All Inclusive di Corina Schwingruber Ilić (Svizzera 2018, 10’) dalla giuria composta da Heinz Hermanns, Sarah Momesso, Massimiliano Pontillo con la seguente motivazione:
    Un film che in pochi minuti illustra un viaggio da sogno su una nave da crociera, rivelando la vacua realtà del business dell’intrattenimento“.

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