Celocelo Food, la rete di esercizi commerciali che dona il cibo a chi ne ha bisogno
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Torino - Recuperare i prodotti alimentari in eccedenza dagli esercizi commerciali locali e distribuirli a persone e famiglie in difficoltà economica, attraverso l’utilizzo di una applicazione digitale.
Si chiama Celocelo Food il progetto ambizioso partito proprio in queste settimane a Torino, che va ad arricchire la missione di Celo Celo, progetto che, sul territorio, mette in contatto chi opera nel sociale con chi ha qualcosa da regalare.
Si tratta di una piattaforma che si basa su una rete locale di enti no profit che rende possibile l’incrocio della domanda/offerta di beni e servizi di prima necessità, favorendo la donazione e il trasporto di beni materiali a persone e famiglie in difficoltà economica.
Non solo indumenti, accessori, elettrodomestici o arredamenti inutilizzati: da ora sarà possibile recuperare anche il cibo. Si tratta di prodotti perfettamente conservati e consumabili, che rischierebbero di diventare rifiuto e che vengono ridistribuiti presso strutture locali, riducendo al minimo l’impegno e i costi di natura logistica quali quelli legati allo stoccaggio, all’immagazzinamento e alla distribuzione centralizzata.
“Celocelo Food punta a costruire una rete di esercizi commerciali sensibili ai temi della responsabilità sociale e ambientale, dar loro visibilità, facilitare le donazioni di eccedenze, intercettare e coordinare cittadini attivi che abbiano voglia e motivazione di dedicare un po’ del loro tempo libero a queste attività” si legge sul sito.
Ma come funziona?
Tutti i sabati, a chiusura, i volontari e gli operatori di CeloCelo passeranno nei negozi con i materiali necessari per la raccolta delle eccedenze invendute e degli alimenti cucinati. Questi verranno portati agli operatori accreditati che gestiscono persone e famiglie in difficoltà.
La donazione permetterà di accedere a sgravi fiscali, garantendo quindi vantaggi non solo a chi riceve ma anche a chi dona.
Al progetto possono partecipare tutti, anche coloro che non hanno un negozio: confrontandosi con i propri negozianti di fiducia è infatti possibile comperare e donare gli alimenti che verranno distribuiti a chi ne ha più bisogno.
Il progetto è realizzato dall’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus e da Equovento onlus, due realtà specializzate nel recupero e redistribuzione delle eccedenze. E’ inoltre sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, in collaborazione con le Officine Informatica Libera e la cooperativa sociale Stranaidea, che si occupa di integrazione sociale e di sostegno alla cittadinanza attiva, intervenendo a favore di persone senza fissa dimora e gestendo alcuni dormitori sul territorio e case di prima accoglienza.
Saranno in particolare due i circuiti specifici di recupero e redistribuzione di alimenti freschi e secchi: “un circuito di recupero coinvolgerà piccoli esercizi commerciali nell’area di San Salvario e dei quartieri limitrofi; un altro circuito, che partirà in un secondo momento, coinvolgerà la grande distribuzione, utilizzando un meccanismo di prenotazione dei prodotti alimentari recuperati” si legge sul sito.
Gli obiettivi del progetto sono molteplici, con grandi benefici per tutti: recuperare prodotti alimentari buoni garantendone la perfetta conservazione e ridistribuirli in maniera mirata a chi ne ha davvero bisogno. Ma anche sensibilizzare gli operatori commerciali ad entrare in una rete di solidarietà e welfare locale e sollecitare i consumatori a orientare le proprie scelte di acquisto presso esercizi commerciali responsabili, oppure attivare volontari che possano farsi carico, nel tempo, delle attività di recupero e redistribuzione.
Sono diverse le realtà del quartiere che già collaborano col progetto, quali Verdessenza Ecobottega, Tomato Backpackers Hotel o Panacea.
Celocelo Food è attualmente alla ricerca di operatori commerciali grandi e piccoli che vogliano aderire al progetto, in un impegno collettivo capace di fare la differenza.
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