28 Mag 2019

Un'osteria storica riapre e diventa un progetto sociale per il territorio

Scritto da: Redazione

Spazi disponibili per cittadini associazioni, servizio di portierato sociale, educazione al consumo critico. Ad Arbizzano di Negrar, in provincia di Verona, un'osteria storica della Valpolicella riapre le porte e diviene un nuovo progetto inclusivo, sociale e culturale a servizio del territorio.

Salva nei preferiti

Verona, Veneto - Uno spazio storico, per la Valpolicella e non solo, restituito al territorio e alla cittadinanza e “recuperato” nella sua funzione: è la storica osteria “La Coopera 1945”, ad Arbizzano di Negrar (via Stella, 40), che ha riaperto le porte la scorsa settimana dopo un’inaugurazione festosa e davvero molto partecipata. Ben oltre la completa ristrutturazione dei locali, ne diventa punto di forza il nuovo progetto sociale e culturale, che impronterà ogni attività e iniziativa facendo dell’osteria un luogo accogliente e inclusivo, promotore di cittadinanza, al servizio del territorio. Un progetto che mette al centro le relazioni e le “rigenera”, riattivando le risorse della Comunità.

Foto di Filippo Tommasoli

Foto di Filippo Tommasoli


“La Coopera 1945” nasce da una fertile ed efficace sinergia di due realtà del mondo cooperativo del territorio, associate a Legacoop Veneto: a gestirla è da oggi Azalea, cooperativa sociale veronese da oltre 25 anni attiva con servizi e progetti negli ambiti delle cure primarie, dell’educazione e della cultura, dell’inclusione. Raccoglie orgogliosa il testimone dalla Cooperativa Arbizzano, proprietaria dell’immobile, condividendone i valori fondanti e facendo proprio il ruolo sociale di quel progetto, nato oltre 70 anni fa per rispondere all’esigenza della popolazione della Valpolicella di approvvigionarsi dei beni di prima necessità, in un contesto sociale ed economico ancora sconvolto dal conflitto.

 
Oltre che un’osteria – dove trovare cibo buono e di qualità e vini selezionati, pur nella scelta di mantenere sostenibili i prezzi –,”La Coopera 1945” è pensata per essere un punto di incontro, promotore di arte e di cultura: ospiterà appuntamenti tematici, eventi musicali e teatrali, valorizzando l’ampia corte esterna nei periodi più miti dell’anno. E ancora, l’osteria sposa un approccio consapevole e critico al consumo e una cultura del cibo sano, equo e sostenibile; anche per questo sarà punto di riferimento e di distribuzione per il Gaspolicella, il gruppo di acquisto solidale del territorio, i cui prodotti figureranno tra le materie prime del menu dell’osteria.

la coopera 1945_esterni
“La Coopera 1945” è anche un articolato progetto sociale: spazi interni disponibili e gratuiti ─ tra cui un co-networking dedicato al lavoro e allo studio, come a incontri e riunioni per cittadini e associazioni ─, aree per i bambini (interna ed esterna) attrezzate con giochi, una saletta per laboratori… Numerosi altri i servizi gratuiti per la comunità, tra cui il “portierato sociale”, in collaborazione con Acli di Verona, per le persone che hanno necessità di essere orientate nell’accesso ai servizi del territorio e di essere aiutate nella gestione delle pratiche, come nella soluzione di bisogni quotidiani (dal trasporto sociale alla lettura di una bolletta, dall’invio di una mail alla consegna della spesa,…): insomma un vero e proprio punto di ascolto e di riferimento per tutta la comunità.

 

E ancora, per l’arredo dell’osteria sono utilizzate le lampade colorate realizzate da persone con problemi di salute mentale nelle attività prelavorative dei laboratori di Azalea Home, come pure il vasellame in ceramica impiegato in cucina; provengono dai laboratori di inclusione della cooperativa anche i prodotti caseari di malga, ingredienti di alcuni piatti del menu.

 
Chiusa dal 2017, l’osteria riprende l’attività proponendosi di coniugare insieme tradizione e innovazione. Accanto a un menu attento ai diversi target, che vuole unire generazioni diverse, la proposta di gastronomia per asporto, pensata in particolare per le persone anziane o sole, ma pure per chi non ha tempo per cucinare. Alla base di tutto, una scelta precisa di qualità delle materie prime e al contempo di sostegno ai produttori locali, sposata a una filosofia dei prezzi che li vuole sostenibili e accessibili: prediligendo prodotti di prossimità e bio, il menu propone anche piatti della cucina veneta accanto ad alcuni vegetariani e vegani, la carta dei vini conta numerose cantine del territorio.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure
Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure

Oltre il mito della longevità, la Blue Zone è un modello da preservare
Oltre il mito della longevità, la Blue Zone è un modello da preservare

Back to The Roots: la nuova edizione di Smart Walking è un viaggio a ritroso
Back to The Roots: la nuova edizione di Smart Walking è un viaggio a ritroso

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(9) "nazionale"