Nasce a Torino “Cuqù – la culla del quartiere”, dove la comunità diventa famiglia
Seguici su:
Torino - Può un quartiere diventare una famiglia allargata dove gli abitanti si aiutano nelle difficoltà quotidiane e nella gestione del proprio tempo?
Essere genitore non è un compito semplice. I momenti di condivisione sembrano spesso troppo pochi, gli impegni e il lavoro sembrano togliere la maggior parte del tempo prezioso.
Ma quando questo tempo è condiviso con la propria comunità, le difficoltà si riducono e si trasformano in uno stimolo per una maggior inclusione.
A Torino viene inaugurato proprio in questi giorni Cuqù, il nuovo spazio dove il quartiere diventa la propria casa e la comunità la propria famiglia:
Il progetto nasce nel quartiere di San Salvario, come esperienza innovativa di welfare di comunità progettata, per offrire uno spazio condiviso per la crescita dei bambini del quartiere e per facilitare forme di genitorialità.
E’ un progetto pensato proprio per mettere al centro il tempo delle famiglie, scandendo la dimensione affettiva, relazionale e professionale delle persone.
Cuqù offre spazio, per le bambine e i bambini che parlano tutte le lingue del mondo, ma offre anche tempo, per tutte le famiglie che qui possono trovare un luogo accogliente e organizzato per condividere momenti di gioco e socialità coi propri bimbi e altri abitanti del quartiere.
Una culla che ha un doppio significato: da un lato rappresenta uno spazio in cui i genitori possono proteggere ed accompagnare nella crescita i propri figli, dall’altro vuole essere un luogo di origine per la nascita di nuove forme di cultura e civiltà all’interno del quartiere.
In questo spazio la dimensione sociale dell’educazione e della crescita dei più piccoli passa attraverso la mediazione della comunità: come si legge dal sito del progetto, “Cuqù sceglie di investire sulla prima infanzia e sulla genitorialità, partendo dal presupposto che si tratta di un investimento a lungo termine, che costituisce un capitale per l’intera comunità”.
Il progetto, finanziato da Torino Social Factory, è il risultato del lavoro dell’Agenzia Sviluppo San Salvario onlus, della Cooperativa Sociale Atypica e Il Mondo di Joele, tre realtà attive nel quartiere con l’obiettivo di creare un impatto positivo sulla comunità di San Salvario.
Rafforzare il senso di identità e comunità, favorire forme di mutuo aiuto tra gli abitanti e solidarietà: sarà un centro sperimentale e un luogo di accoglienza che offrirà servizi innovativi rivolti alle famiglie. Sarà presente un baby parking con orari ampi e flessibili, uno spazio gioco con possibilità di postazioni in co-working per i genitori, laboratori creativi, percorsi educativi, uno spazio di accoglienza quotidiano animato dalle Madri di Quartiere e da professionisti della nascita e della crescita.
Inoltre Cuqù abbraccia i molteplici aspetti dell’inclusione, essendo pensato per accogliere la famiglia in ogni sua forma: “famiglie che abitano il quartiere, famiglie fragili, famiglie straniere, famiglie monogenitoriali, famiglie in agio, garantendo accesso gratuito o calmierato per chi è in difficoltà economica – si legge dal sito – CuQù orienta e risponde a bisogni di conciliazione, sostegno, socialità e promuove protagonismo, cittadinanza e inclusione per famiglie di origine immigrata”.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento