Nasce MAACC, la casetta per cicloturisti e camminatori che favorisce la mobilità lenta
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Torino - Dimenticarsi dell’automobile e montare in sella alla propria bicicletta, sapendo che lungo il percorso ci sarà sempre una casa ad accoglierci. Per i cicloturisti e i camminatori nasce MAACC, una “casa” naturale, leggera e autosufficiente progettata dagli studenti e dalle studentesse del Politecnico di Torino: un esempio perfetto che unisce l’autocostruzione alla mobilità sostenibile.
L’unità abitativa, recentemente terminata ed inaugurata, è stata progettata come modello replicabile che andrà a comporre un sistema di strutture ricettive all’interno del percorso ciclabile lungo il Canale Cavour che collega i comuni della cintura di Torino con quelli prossimi a Milano. Si tratta di un progetto fortemente legato al territorio in cui è situato, che vuole incentivare nuovi e più sostenibili modi di fare mobilità.
Il MAAC è un progetto pensato per rispondere alla crescente necessità di strutture ricettive per il turismo a mobilità lenta e intende offrire ai suoi futuri utenti uno spazio idoneo al pernottamento e alla riparazione delle proprie biciclette, sul modello del bivacco di montagna. La sostenibilità del progetto è garantita dall’utilizzo di prodotti riciclati, a basso impatto ambientale e ecologici come la paglia di riso, oltre che per la maggior parte a km 0 come il legno di pioppo, che viene rifornito dai pioppicoltori della Pianura Padana.
Si tratta di un prototipo abitativo pensato secondo criteri di sostenibilità ambientale e sociale, ricerca scientifica, riciclo, valorizzazione del territorio e del patrimonio locale. Il primo prototipo è stato posto all’interno di una cascina storica, con l’obiettivo di essere replicato lungo le cascine agricole e presso gli edifici dei caselli di controllo che si trovano lungo il percorso.
L’unità abitativa è stata realizzata da un totale di 13 studenti e quattro professori referenti del team Recyclo del Politecnico di Torino attraverso un cantiere di autocostruzione didattica che ha avuto la durata di due anni.
Il progetto è stato inoltre realizzato grazie alla sinergia con enti pubblici, professionisti e aziende private, partner tecnici e sponsor fra i quali il Politecnico di Torino, il DAD – Dipartimento di Architettura e Design e l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino, Lago Maggiore e Lame del Sesia (VC) e l’azienda Panguaneta.
Il MAACC si inserisce nel contesto Europeo del progetto EuroVelo, un sistema di piste ciclabili che, una volta completato, attraverserà l’intero continente. Nello specifico sono state previste la progettazione e l’autocostruzione del prototipo abitativo da posizionare lungo la Eurovelo8, la dorsale ciclabile che collega i Paesi del Mediterraneo. Con origine dallo Stretto di Gibilterra e giungendo fino a Cipro, percorrerà l’Italia da Torino a Venezia e si raccorderà proprio alla ciclovia del Canale Cavour tra Torino e Milano.
EuroVelo è un più ampio progetto dell’ ECF – European Cyclists’ Federation che nasce con l’obiettivo di sviluppare una rete di 15 itinerari ciclabili di lunga percorrenza attraverso il continente europeo.
Un percorso ciclable il cui progetto coinvolge la quasi totalità di Paesi europei per un totale di 70.000 chilometri, creando una continuità territoriale basata sulla promozione della bicicletta quale migliore pratica di turismo sostenibile.
Foto copertina
Didascalia: Unità abitativa per cicloturisti e camminatori
Autore: Recyclo – MAACC
Licenza: Pagina fb Recyclo – MAACC
Articolo tratto da Piemonte che Cambia
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