31 Mag 2019

La Medicina di Segnale: usare la scienza per capire meglio i sintomi

Scritto da: Annalisa Jannone

La Medicina di Segnale e la dieta Gift sono strumenti per inquadrare nell’insieme i diversi segnali biologici che l’organismo manifesta. Le evidenze scientifiche supportano ciò che le medicine usate da millenni ci tramandano mettendo al centro qualità, misura, ritmi naturali e olismo.

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La Medicina di Segnale nasce dall’esigenza di applicare le evidenze scientifiche in una prospettiva più mirata, efficace e critica. Troppo spesso la medicina quotidianamente applicata tende a sopprimere i sintomi e i valori fisiologici alterati. La Medicina di Segnale studia invece le cause che portano a queste alterazioni. Il nuovo approccio mira a rispettare i segnali biologici che il corpo esprime perché essi sono una risposta a stimoli esterni o interni che vanno necessariamente compresi prima di essere normalizzati.

 

Indagare il perché l’organismo manifesta scompensi di determinati valori (ormonali, pressori, metabolici, umorali, etc) porta a cercare le cause biologiche e psichiche delle patologie e a intervenire permettendo all’organismo di trovare nuovi equilibri.

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Andare oltre la medicina difensiva

I cardini della Medicina di Segnale sono l’alimentazione, l’attività fisica e una adatta gestione psicologica, solo in seconda e terza battuta i farmaci. Il tutto basato sulla EBM (medicina basata sulle evidenze scientifiche). Infatti per la gestione degli scompensi clinici viene fatto un lavoro di ricerca scientifica critica e approfondita che vuole restituire all’attività medica un ruolo di qualità nella cura.

 

Questo sta permettendo ai professionisti che la praticano di superare gli atteggiamenti iper prescrittivi di farmaci secondo le linee guida costruite spesso da società scientifiche finanziate anche dalle industrie farmaceutiche. La medicina difensiva infatti ha portato alcuni medici, negli anni, a usare terapie farmacologiche e accertamenti diagnostici in maniera sconsiderata solo per paura di poter essere denunciati. Infatti, aderendo acriticamente alle linee guida, i medici evitano potenziali problemi legali delegando alle istituzioni scientifiche il percorso diagnostico e terapeutico.

 

Una più attenta e critica lettura degli studi clinici invece apre a possibilità più rispettose e ragionate. Capita così che i medici della Medicina di Segnale riescano a ridurre, quando non ad eliminare, i farmaci ripristinando la normalizzazione dei parametri e facendo evolvere i propri pazienti nelle scelte quotidiane. Il paziente non viene etichettato con la malattia ma trattato per riportarlo ad uno stato di salute naturale che è nell’attitudine della persone, quella di stare bene, al di là dei singoli parametri.

 

Perché guardare il singolo valore alterato senza capire la catena di regolazioni che l’organismo mette in atto per le proprie priorità? Senza contare che molti dei disturbi sono dovuti proprio agli effetti collaterali dei farmaci, quindi nel tempo i pazienti arrivano a prendere più di 10 farmaci contemporaneamente solo per gestire i problemi che insorgono dall’uso di terapie sintomatiche.

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Così diventano rilevanti quegli studi scientifici poco pubblicizzati ma di alto livello statistico e/o indipendenti. Ad esempio è emerso che mezz’ora al giorno di attività fisica è più efficace dell’uso della metformina (il farmaco più comune per il diabete tipo 2).

 

Oppure perché dare un anti ipertensivo se la causa dell’aumento di Pressione Arteriosa sono le arterie ostruite? Questo rende man mano necessario un continuo aumento del dosaggio farmacologico perché l’organismo tenta comunque di aumentare il flusso di sangue al cervello e quindi si oppone alla riduzione farmacologica della pressione. Si instaura un pericoloso circuito patologico, cadute negli anziani, effetti collaterali e non risoluzione o gestione del problema reale.

 

Oppure quali sono le evidenze scientifiche che portano a somministrare ad una percentuale altissima di popolazione il sostituto ormonale tiroideo (es.Eutirox)? Perché l’organismo sceglie di rallentare il proprio metabolismo? Può dipendere da carenze nutrizionali come il Ferro o il Selenio poiché a livello centrale viene avvertita una situazione di carestia, una malnutrizione. O può dipendere da sedentarietà o da uno stato di infiammazione sistemica dovuta ad una costante condizione di allerta. Quale significato ha all’interno del sistema di autoregolazione?

 

Il dott. Luca Speciani, medico e agronomo, ideatore della Medicina di Segnale

Il dott. Luca Speciani, medico e agronomo, ideatore della Medicina di Segnale


L’importanza dell’alimentazione: la dieta G.I.F.T.

Il dott. Luca Speciani, medico e agronomo, ideatore della Medicina di Segnale, ha una visione critica di come vengono utilizzate le evidenze scientifiche nel marketing farmaceutico. Approfondendo e ragionando sulle evidenze cliniche vere, insieme a molti altri colleghi, ha accumulato una mole di letteratura scientifica che supporta il lavoro di ricerca e pratica.

 

Nasce così anche la dieta G.I.F.T. (gradualità, individualità, flessibilità, tono). Basandosi su un approccio naturale evolutivo, l’essere umano ha sviluppato capacità di regolazione del consumo dell’accumulo cioè il sistema provvede alla regolazione del fabbisogno nutrizionale ideale a seconda della situazione.

 

Quando due milioni di anni fa l’uomo era costretto a doversi confrontare con carestie, animali pericolosi, freddo, etc., è stato supportato dalla capacità fisiologica di poter regolare l’attività dell’ipotalamo (direttore d’orchestra del cervello) a calibrare il consumo metabolico secondo le esigenze. Quindi l’ipotalamo attraverso la tiroide rallenta o accelera il metabolismo. Se la tiroide manifesta una variazione di un parametro questo ha a che vedere con un intero sistema che cerca di far fronte ad una determinata situazione.

 

Si ingrassa o si dimagrisce non perché si assumono più o meno calorie ma perché i centri di regolazione ipotalamica si sono orientati al consumo o all’accumulo grazie alla mediazione della tiroide. Quindi cosa determina la sazietà, la scelta di spendere le energie o immagazzinarle, accumulare calore o investire nel tono muscolare? La massa muscolare è indice di salute: un investimento che il corpo fa per mantenere la propria salute.

 

Ogni distretto del corpo ha una funzione che deve espletare all’unisono nel sistema. Uomini e donne devono essere magri (tiroide con leptina), allegri, motivati (surrene), tonici e fertili (asse ormonale, gonadi) con un buon apparato muscolo-scheletrico per svolgere tutte le funzioni.

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Nella medicina naturale gli strumenti principali sono il cibo e l’attività fisica poi i farmaci. Una alimentazione abbondante, completa, rispettosa del ritmo circadiano è in grado di dare i giusti segnali regolatori. Uscendo dalla logica del conteggio calorico un pasto insufficiente o non di qualità, così come la sedentarietà, stimola negativamente l’ipotalamo (calo di leptina), quindi la tiroide e l’abbassamento del metabolismo basale, poi a cascata possono manifestarsi calo di fertilità, depressione, osteoporosi, deplezione muscolare, calo della libido, riduzione della bellezza e tutti i danni da infiammazione conseguenti. In altre parole: una dieta ipocalorica induce il calo muscolare e il rallentamento tiroideo con conseguenze in altri distretti del corpo. Con una dieta normo-calorica e normo-proteica e/o con l’attività fisica lo “stimolo leptinico” porta l’ipotalamo ad attivare con forza la tiroide, inducendo dimagrimento.

 

Da molti studi clinici risulta che una prima colazione completa di nutrienti ed abbondante determini un maggior senso di sazietà lungo tutta la giornata, una perdita di massa grassa se in eccesso, la normalizzazione della tiroide e una minore resistenza insulinica rispetto a chi non la fa o non abbondante.

 

Interessante la rivalutazione delle uova come proteine di qualità, anche per migliorare il profilo lipidico. Le uova, demonizzate da anni per l’apporto di grassi, sono un alimento prezioso e sano: sono economiche, sazianti, di ottimo sapore, si preparano in pochi minuti e si prestano a ogni possibile preparazione casalinga spingendo le persone a cucinare invece che comprare cibo industriale. Inoltre capita comunemente che gli alimenti proteici vengano sostituiti da alimenti industriali a base di carboidrati raffinati e zuccherati spacciati per “salutari”.

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La dieta GIFT oltre a prescrivere alimenti freschi, verdure, frutta, cereali integrali, semi e proteine di qualità bandisce lo zucchero in ogni sua forma. Lo zucchero onnipresente negli alimenti e nelle bevande industriali condiziona l’intero sistema ad ogni livello e prepara l’organismo alle malattie croniche, degenerative e autoimmuni squilibrando e drogando l’intero sistema.

 

Riscoprire una medicina che appassioni è un’esigenza personale di molti medici che si sentono avviliti e soli o, come nel caso dei medici di famiglia, dei burocrati. Alcuni raccontano che quando si riceveva il paziente e questi iniziava a parlare il primo pensiero era “cosa gli do?” ora invece l’attitudine è cambiata; si indaga: “cosa mangia la mattina? cosa le è successo in quel periodo? come dorme?”.

 

Le connessioni sono importanti. Grazie alle nuove scoperte in campo medico, in realtà antichissime, l’alimentazione diventa la prima medicina. Essa condiziona il microbiota che modifica l’attività del DNA epigenetica, e incide sull’umore, sugli assetti ormonali e psicologici e sul sistema immunitario. Ma ogni tessuto, organo o sistema è collegato ad una funzione quindi i segnali vanno compresi nell’insieme delle relazioni che li regolano.

 

Ma tutto questo è possibile solo se si rivede il ruolo della medicina e il ruolo dei professionisti che la praticano. La volontà del gruppo della Medicina di Segnale è proprio quella di creare un ambiente di ricerca e di confronto senza maschere o ruoli da difendere e senza paura di modificare le pratiche dettate dalla consuetudine. Molti medici di segnale riferiscono di aver riconquistato l’amore per la professione perché finalmente riuscivano a ridare un senso alla propria quotidianità.

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In tutta Italia i medici della Medicina di Segnale integrano queste conoscenze nella propria attività con le diverse specializzazioni. Nasce anche una rete di professionisti capaci di condividere le conoscenze in ambito multidisciplinare.

 

L’8 e il 9 Giugno a Roma si terrà il Congresso Nazionale di alimentazione e Medicina di Segnale, un’occasione per approfondire, incontrarsi e allargare la rete. Una alternativa all’isolamento, all’emarginazione delle voci fuori dal coro e una prospettiva di efficacia di cui il sistema sanitario ha urgentemente bisogno. Per non parlare della possibilità di ridurre la spesa sanitaria e farmaceutica…

 

 

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