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Se c’è una cosa che mi hanno trasmesso i miei viaggi nelle zone tropicali è l’amore per gli avocado. Quando lavoravo in un negozio di alimentazione biologica era molto facile averne a disposizione: erano ottimi e ben maturi, ma la provenienza mi faceva sempre desistere dall’acquisto. Trovo infatti davvero inconcepibile acquistare prodotti che, per arrivare sulla mia tavola, devono fare viaggi oltreoceano, creando una quantità di CO2 imbarazzante.
Per anni ho quindi relegato le mie voglie di avocado ai miei viaggi, dove ne consumavo in grandi quantità. Le cose sono cambiate nel momento in cui ho trovato una produzione di avocado 100% italiana nella calda e bella Sicilia che presenta il clima ideale per la crescita di questi frutti. In inverno quindi, quando inizia la stagione, ordino regolarmente delle casse di avocado per non far mancare nella mia alimentazione preziosi omega 3 e il gusto di questo verde alleato.
L’unica pecca è che ad ondate mi ritrovo casa piena di avocados che maturano tutti contemporaneamente! Per quanto mi impegni a consumarli a colazione regolarmente, spalmati su un buon pane di segale integrale, spesso devo inventare nuove ricette. Devo dire che l’avocado è davvero molto versatile e si presta a tantissime preparazioni (vi ricorderete sicuramente la ricetta dei gelati pubblicata in questa rubrica).
Tempo fa cercando versioni alternative alle solite ricette mi sono imbattuta in un blog americano che proponeva questi meravigliosi stick di avocado al forno. Inizialmente l’idea della cottura di questo frutto non mi faceva impazzire (si perdono tanti preziosi omega 3), ma dopo il primo morso mi sono ricreduta. Potete servirli come finger food ad un aperitivo, come contorno ad un piatto completo, come merenda (perché no?) o come guarnizione ad una ricca insalata…
La ricetta prevedeva di marinare l’avocado tagliato a fettine: vi consiglio di scegliere un avocado non troppo maturo in modo che mantenga la forma senza sciogliersi nella marinatura. Questa fase serve a togliere il retrogusto amaro che potrebbe svilupparsi nella cottura dell’avocado e lo sciroppo di acero è ottimo per contrastarlo. Per la panatura io consiglio il pangrattato fatto in casa usando pane secco, altrimenti viene buonissimo con la farina per polenta taragna, nella quale la presenza di grano saraceno dà un tocco in più.
Ingredienti
un avocado non molto maturo
un cucchiaino di sciroppo di acero
un cucchiaio di shoyu
pangrattato fatto in casa
succo di limone
olio evo
pepe
Preparazione
Taglia l’avocado in due metà e poi ciascuna metà a fettine. Fai una marinatura in una ciotola con: lo sciroppo d’acero, la shoyu, un filo d’olio e il succo di limone. Lascia riposare le fettine nel liquido ottenuto per un quarto d’ora e poi tuffale nella panatura (io ho usato pangrattato + pepe) facendo attenzione a farla aderire bene alle fette. Sistema su una teglia e inforna per 20 minuti a 180° oppure fino a doratura. Servi con succo di limone e pepe.
Buon Appetito!
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