Torino Underground Cinefest: cosa si nasconde dietro al festival indie?
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Torino - Per la sesta edizione del Torino Underground Cinefest i membri delle due giurie sono già impegnate in visioni individuali dei 52 film selezionati, precisamente 39 cortometraggi e 13 lungometraggi, dai 2821 arrivati.
La Giuria dei Cortometraggi, presieduta da Annunziato Gentiluomo, Direttore responsabile della testata on line ArtInMovimento Magazine e Vice-Presidente dell’Associazione SystemOut, è composta da: Stefano Semeria, redattore di cinema di diverse riviste di arte (ArtApp) e vari blog on line sia italiani sia stranieri; Andrea Morghen, produttore indipendente e regista di documentari, è dal 2017 direttore artistico di Religion Today Film Festival di Trento; Carlo Conversano, laureato in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione presso il Politecnico di Torino, è direttore artistico e organizzatore del corto-film festival salentino Ortometraggi Film Festival; Luca Confortini, talent manager e talent producer, agente letterario e attore; Simone Poletto, produttore cinematografico presidente della Polbert Cinèma.
“Continuiamo a credere che le due giurie permettano un’analisi più accurata dei due formati, caratterizzati da logiche e specificità particolari. Abbiamo scelto solo professionisti del settore che sapranno osservare con minuziosità e valutare al meglio i cinquantadue film selezionati. Non sarà facile per loro poiché diversi sono i prodotti veramente validi” afferma il direttore artistico Mauro Russo Rouge.
La Giuria dei Lungometraggi, presieduta da Fabrizio Odetto, attore e doppiatore, è formata da: Giorgio Perno, attore, doppiatore, speaker e produttore; Alessio Brusco, sceneggiatore diplomato alla Scuola Holden di Torino; Davis Alfano, direttore della fotografia e docente tecniche di shooting; Anna Lauria, docente di Linguaggi e Tecniche della progettazione cinematografica e comunicazione audiovisiva presso diverse realtà piemontesi.
“Dalle sinossi e dai trailer dei corti, ci siamo resi conti della qualità di quanto è stato selezionato e bisogna ammettere che non sarà certo facile decretare il migliore. Col resto della giuria abbiamo deciso di iniziare una prima visione individuale per poi nei giorni del festival confrontarci vis-a-vis e far emergere i prodotti che reputiamo più meritevoli. Valuteremo tali prodotti con un’ottica multi-prospettica, premiando la capacità di emozionare oltre che la manifattura artistica in senso stretto”, racconta Annunziato Gentiluomo.
Quest’ anno l’organizzazione ha voluto dar ancora più spazio al confronto con gli autori, affiancando ai tradizionali Questions & Answers, momenti di approfondimento più ampi e completi che, moderati in gran parte dall’attore e doppiatore Fabrizio Odetto, si terranno presso il Blah Blah di via Po, 21, da martedì a giovedì.
Nello specifico, questi momenti saranno “Event Horizon School: nuovi corsi di cinema e videogames”(martedì 26 marzo dalle 15.00 alle 17.00); “Dante vs Mohammed Alì”, la poetica nel cinema del regista Marc Wagenaar (mercoledì 27 marzo dalle 15.00 alle 16.00); Le dinamiche del montaggio e la loro centralità nel film “La Partita” del regista Francesco Carnesecchi (giovedì 28 marzo alle 15.00 alle 16.00); e la seconda parte di “Nuove frontiere dello storytelling nell’Indie tra cinema e videogames”(giovedì 28 marzo dalle 16.00 alle 17.00).
Si intervalleranno, invece, alla programmazione ben dodici Q&A.
Domenica 24 marzo sia presso il Cinema Classico sia al Cinema Teatro Baretti, ve ne saranno due: quello col regista di Zauberer Sorcerer Sebastian Brauneis (Moderatore Fabrizio Odetto) e quello col regista di “Uuquchiing” Kévin Noguès (Moderatore Annunziato Gentiluomo).
Domenica 24 marzo al Cinema Teatro Baretti e lunedì 25 marzo al Cinema Classico, Annunziato Gentiluomo si confronterà col regista del documentario “A_Mozzarella_N_i_g_g_a” Demetrio Salvi e il suo protagonista Maurizio Capone.
Lunedì 25 marzo, solo al Cinema Classico, Giorgio Perno modererà il confronto col regista di “Porpora” Davide Mastrangelo e il dop Emilio Maria Costa, mentre solo al Cinema Teatro Baretti Fabrizio Odetto interloquirà col regista di “Murazzi – Una storia vera” Gianluca Saiu. In entrambe le location, invece, la regista Emanuela Mascherini incontrerà il pubblico presentando il suo cortometraggio “Come la prima volta”, affiancata da Giorgio Perno e Fabrizio Odetto.
Martedì 26 marzo al Cinema Classico, Annunziato Gentiluomo si misurerà col regista del cortometraggio “Dante vs. Mohammed Ali”, Marc Wagenaar, dopo la proiezione dello stesso, intorno alle 20.15.
Mercoledì 27 marzo al Cinema Classico sarà presentata la prima parte di “Nuove frontiere dello storytelling nell’Indie tra cinema e videogames” durante la quale interverranno Ivano Zanchetta, Giuseppe Enrico Franchi, Matteo Sciutteri e Aram Shahbazians, moderati da Paolo Armao. Inoltre ci saranno il Q&A col regista di “Letters to Paul Morrissey” Armand Rovira curato da Fabrizio Odetto e quello, moderato da Giorgio Perno, col regista de “La Partita” Francesco Carnesecchi.
Giovedì 28 marzo ancora tre Q&A al Cinema Classico. Il primo col regista de “Il Tratto mancante” Riccardo Roan e col protagonista Libero De Rienzo (moderatore Fabrizio Odetto); il secondo col regista di “Sex Cowboys” Adriano Giotti e la protagonista Nataly Beck’s (moderatore Annunziato Gentiluomo); e il terzo col regista di “The Benefit of the Doubt” Samuel Tilman (moderatore Giorgio Perno).
“Siamo sempre più convinti che sia importante immergere lo spettatore nell’estetica e nelle dinamiche complesse che contraddistinguono la realizzazione di un film, ed è per questo che continuiamo a investire su momenti di approfondimento, quest’anno non solo successivi alla proiezione, ma anche acontestuali al Blah Blah”, afferma Mauro Russo Rouge.
“Il nostro è un pubblico preparato e curioso che desidera confrontarsi con gli autori, che vuole avere la possibilità di toccare con mano gli artisti e interloquire con loro. Lo spazio per gli approfondimenti è per noi quindi sacro anche perché ha una verve divulgativa fortemente in linea con la nostra mission: legittimare il genere indie”, spiega Annunziato Gentiluomo.
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