29 Mar 2019

A Torino nasce il quartiere “Abbasso Impatto”, dove i locali della movida diventano ecosostenibili

Scritto da: Lorena Di Maria

A Torino i locali del quartiere di San Salvario diventano… ecosostenibili! Partecipando al progetto di economia collaborativa “Abbasso Impatto” l’intero quartiere ha deciso di scommettere sulla riduzione degli impatti ambientali, offrendo prodotti e servizi economicamente ed ambientalmente ecosostenibili e contribuendo a favorire l’inclusione sociale di persone in difficoltà con iniziative finanziate dal progetto.

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Torino - Carta ecologica, detersivi sfusi, energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e gas naturale CO2 free. Si chiamano “locali abbasso impatto” e rappresentano una piccola rivoluzione urbana improntata alla sostenibilità e destinata a diffondersi con entusiasmo sul territorio.

Il quartiere di San Salvario a Torino diventa promotore dell’ambiente con l’iniziativa dal nome “Abbasso Impatto”, un progetto di economia collaborativa sviluppato sul modello dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) che offre agli esercizi di ristorazione e ospitalità prodotti e servizi ecosostenibili sia da un punto di vista ambientale che economico.
Sono locali serali, b&b, hotel e ristoranti che decidono di aderire al progetto e di scommettere sulla sostenibilità per una ricaduta positiva sul territorio.

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Finanziato da AxTO – Azioni per le Periferie Torinesi, il progetto ha come obiettivo “mitigare” gli effetti della movida grazie all’adozione di prodotti e servizi poco impattanti, oltre che, ancor più importante, diffondere una nuova cultura basata sulla progressiva riduzione dei rifiuti e di una sensibilizzazione che faccia nascere nuove consapevolezze sia per i consumatori che per le stesse attività commerciali.

Perché diventare un locale “abbasso impatto”? Innanzitutto per lasciare un’impronta positiva sull’ambiente, ma anche per ottenere forniture di prodotti e servizi ecosostenibili a prezzi ridotti tramite acquisti di gruppo e favorire l’inclusione sociale di persone in difficoltà con iniziative finanziate dal progetto.

Tramite l’Agenzia per lo Sviluppo di San Salvario onlus, infatti, parte del ricavato delle attività andrà a finanziare progetti sociali della Casa del Quartiere di San Salvario.

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Il progetto è un’idea di Verdessenza Soc. Coop, realtà torinese che ha fatto della sostenibilità il suo credo, portando avanti da anni progetti per la riduzione dei consumi, operando nell’ambito della sostenibilità ambientale attraverso la promozione e lo sviluppo di stili di vita ecologicamente compatibili.
Insomma, si tratta di un laboratorio sperimentale pensato per scambiare informazioni e sollecitare le persone a tenere conto dell’impatto ambientale e culturale delle nostre decisioni.

“Dopo aver somministrato un questionario a un campione di esercizi pubblici del quartiere per verificare le loro esigenze, abbiamo deciso di cominciare la sperimentazione proponendo tre categorie: detersivi alla spina con tensioattivi di origine vegetale, carta certificata Ecolabel europeo e FSC Recycled (dai tovagliolini agli strofinacci) ed energia elettrica da fonti rinnovabili affiancata al gas naturale CO2 free”, spiegano i responsabili del progetto.

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Fornitori e prodotti sono selezionati sulla base di criteri minimi ambientali redatti attraverso parametri che garantiscono un processo produttivo più attento alla sostenibilità socio-ambientale.
“I detersivi sono di Colenghi srl, un’azienda locale che usa tensioattivi di origine vegetale e che pratica il vuoto a rendere sulle taniche, evitando la produzione di rifiuti in plastica – spiega Cosimo Biasi di Verdessenza Soc. Coop -.

L’energia arriva da Dolomiti Energia, un’azienda che produce energia elettrica 100% rinnovabile ed esclusivamente italiana in impianti idroelettrici certificati EMAS.
La carta-tessuto proviene invece dalla Cartiera Lucart, è al 100% riciclata grazie a un modello di economia circolare che recupera tutti i componenti degli imballaggi in tetrapak, da cui si ricavano le materie seconde per produrre carta tessuto e dispenser in alluminio”.

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Accanto a questi, nei prossimi mesi si affiancheranno altre referenze in grado di rendere più eco i consumi dei locali del quartiere. “Una volta aderito al progetto, i gestori degli esercizi pubblici ci inviano il loro ordine e entro 5 giorni lavorativi viene fatta la consegna direttamente nel locale”.

Sono tre i “locali pilota” che per primi hanno preso parte al progetto, quali “Il Camaleonte Piola”, “Si Vu Ple” e “Tomato”, a cui ne seguiranno altri, per un quartiere fatto di sempre più esempi virtuosi.

“L’Agenzia per lo Sviluppo di San Salvario onlus, nostro partner insieme a Colenghi srl, contribuirà a diffondere il progetto. I contratti di luce e gas realizzati in convenzione con Dolomiti Energia consentiranno di sostenere borse di studio e attività nella Casa del Quartiere per i meno abbienti. In più abbiamo anche predisposto la figura dell’Ambasciatore, persona che diffonde il progetto tra i suoi locali del cuore, facendoli diventare più ‘verdi’”.

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