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La parola “silvoterapia” deriva dal latino e più in particolare dal termine “silva” che significa bosco, selva, e si basa sul concetto che la prossimità fisica ed il contatto con gli alberi sia un vero e proprio toccasana per il nostro organismo, grazie all’energia trasmessa dalle piante che generano su di noi molteplici effetti benefici.
Immergersi nel verde, rigenerare corpo e mente: si tratta di una pratica efficace per rilassarsi, riconnettersi con se stessi e ristabilire un contatto con la natura.
Fabio Porta, dottore forestale, ci parlerà di natura, cultura, sostenibilità e nutrimento all’evento incluso nel programma dell’Accademia Verde dal nome ‘Silvoterapia, quando la natura ci cura’, previsto per giovedì 21 marzo alle 18.30 presso Cittadellarte a Biella.
La Silvoterapia, conosciuta anche col nome di Forest Bathing, rappresenta, secondo Fabio, “un’attività che permette di trarre giovamento nel vivere un’esperienza in un ambiente forestale. Sono numerosi gli effetti benefici ottenibili camminando o passando del tempo in aree forestali”. La permanenza in zone green, infatti, è un toccasana psico-fisico per l’uomo: “A questo proposito – ha aggiunto – sono fondamentali anche i monoterpeni, sostanze emesse dalle piante e presenti anche nel suolo di determinati ambienti naturali”
Proviamo così, a immaginare una giornata di Forest Bathing. Percorrendo un sentiero immerso nel verde, quale effetto benefico darebbe l’abbraccio di un albero? “Essendo un momento intimo e spirituale – risponde Fabio Porta – molte sensazioni sono ovviamente soggettive. Per quanto concerne i dati oggettivi, è stato appurato che il contatto con gli alberi può essere positivo per il benessere umano. Le piante, traspirando centinaia di litri d’acqua attraverso radici, fusto e chioma, creano ed emanano una grande quantità di energia, che è tutta misurabile. Avvolgere un albero, infatti, è come abbracciare un’enorme colonna di energia”.
Tendenzialmente, vengono considerati tra gli alberi migliori per questo tipo di benessere le faggete e le piante ‘anziane’, ovvero quelle secolari. Quelle di queste tipologie, infatti, riescono ad esercitare un influsso benefico più forte.
“In generale – precisa l’esperto – ogni albero, da una piccola piantina fino a una sequoia, può avere un’interazione favorevole con le persone“.
Gli effetti benefici a cui fa riferimento, nello specifico, sono rivolti al sistema nervoso (ottimi per contrastare lo stress) e stimolano positivamente il sistema immunitario.
“In Giappone – conclude Porta – è stato addirittura creata una sorta di protocollo che stabilisce il tempo necessario da trascorrere in un’area verde per avere benefici. Io ritengo, invece, che non ci siano tempi prestabiliti: la soluzione migliore per praticare questa attività è ascoltare se stessi”.
La silvoterapia non è una pratica nuova per il biellese: “Nella nostra provincia ci sono alcune zone adibite a questa attività: l’Oasi Zegna, con i percorsi all’interno delle faggete del Bosco del Sorriso, o il Giardino di Villa Boffo, definito Bioenergetico, che, pur non essendo uno spazio forestale, cerca di riprodurre le condizioni di un ambiente naturale. In quest’ottica di pratiche naturali rientra anche l’ortoterapia”.
Come racconta Fabio, “l’incontro sarà strutturato come una tavola rotonda e l’obiettivo sarà ‘parlarne’, non ‘parlare’. Inizialmente mi confronterò con i partecipanti, in modo da capire quali sono le loro conoscenze sull’argomento e, dopo la fase introduttiva in cui racconterò le potenzialità della pratica, entreremo nel dettaglio degli argomenti”.
L’appuntamento si terrà in via Serralunga 27 a Biella (Cittadellarte) e il costo per partecipare è di 10 euro.
Per prendere parte all’iniziativa è necessario prenotarsi scrivendo una mail all’indirizzo leteatbi@cittadellarte.it o un messaggio al numero 348.2106708 entro lunedì 18 marzo.
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