Sciopero globale per il clima: tutti in piazza per cambiare il mondo!
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Torino - Oggi, venerdì 15 marzo, gli attivisti di tutt’Italia scendono in piazza per il clima, in una manifestazione globale che prende nome di “Global Strike for Future” in difesa del nostro pianeta e contro le mancate politiche per fermare i cambiamenti climatici.
Per chi ancora non la conoscesse, la mobilitazione è pensata sull’onda dei #fridaysforfuture, gli scioperi lanciati a Stoccolma dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, ormai simbolo mondiale di questa protesta e di quello che è diventato un movimento studentesco globale per attirare l’attenzione dei leader mondiali sulla grave emergenza ambientale e sulla necessità di azioni concrete contro il riscaldamento climatico.
Si tratta di un’occasione storica perché l’umanità faccia un passo avanti nell’assumersi le proprie responsabilità: la mobilitazione di venerdì 15 marzo è una richiesta di un futuro possibile da parte di coloro che non vogliono stare con le mani in mano, ma sono convinte che sia necessaria un’azione imminente per salvare il pianeta.
In un’unica giornata scenderanno in piazza giovani, studenti, attivisti e cittadini in marcia per il clima. Gli appuntamenti in programma per domani sono tantissimi: 140 da nord a sud dell’Italia. Più di 98 nazioni in tutto il mondo parteciperanno allo sciopero e si contano, per ora, un totale di 1325 eventi organizzati.
l’Italia, in particolare, è la seconda nazione per numero di adesioni, dopo la Germania che ne conta 190, mentre a seguire ci sono gli Stati Uniti per un totale di 136.
«Siamo la prima generazione a sentire gli effetti del cambiamento climatico ma siamo anche l’ultima a poter fare qualcosa” è l’invito chiaro e forte per aderire all’azione.
Lo sciopero si terrà in contemporanea globale in tutto il mondo, per una mobilitazione a dir poco unica nel suo genere.
Anche Torino parteciperà con forza ed entusiasmo all’azione, a cui prenderà parte anche la redazione di Piemonte che Cambia: la manifestazione partirà da Piazza Arbarello e, passando per le vie del centro, si concluderà in Piazza Castello con la partecipazione del metereologo e climatologo Luca Mercalli e molti altri ospiti, uniti, per far sentire la propria voce.
“Abbiamo solo 12 anni per limitare il riscaldamento climatico a 1,5°C sopra i livelli preindustriali. 12 anni sono pochissimi per ridurre gli enormi danni di cui già stiamo subendo le gravi conseguenze – è l’appello dei giovani studenti ed organizzatori dei Fridays For Future torinesi avvenuti in questi mesi in città – Questa è un’emergenza! Quello che faremo ora determinerà il futuro del pianeta. Se non limitiamo i danni, i nostri figli non avranno un mondo in cui vivere. Li stiamo letteralmente derubando del loro futuro”.
Anche Italia che Cambia parteciperà allo sciopero nazionale scendendo in piazza insieme agli studenti e ai cittadini di tutto il mondo e, per l’occasione, condividiamo con voi la riflessione del nostro Daniel:
“Abbiamo bisogno di simboli e Greta, in qualche modo, ora incarna un simbolo positivo. Il problema è che un simbolo, per restare tale, deve essere uno stimolo ad un’assunzione di responsabilità. Siamo noi, poi, a poter cambiare o non cambiare le cose. Se cerchiamo leader, cerchiamo qualcuno a cui delegare e la storia insegna che questi delegati prima o poi deludono. Sempre. Oggi la vera rivoluzione passa dalla vita quotidiana. Per cui ben vengano le Greta del mondo se ci aiutano a trovare forza, a incontrarci, a non sentirci soli. Ma non dimentichiamo che l’unica Greta che può davvero cambiare il mondo è quella che vive dentro ognuno di noi. In ogni momento. Quindi cambiamolo questo mondo!”
Non ci resta quindi che augurarvi… buon Global Strike for Future!
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