ReLand: in Piemonte il primo parco al mondo per la resilienza e il riuso
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Torino - Pensate ad un’area di 9000 mq. Un ampio spazio libero dove creare, farsi ispirare e dare libero sfogo alla propria creatività. Pensate a un polo dove i giovani possono ripensare l’ambiente sperimentandosi nel fai da te e nel riciclo creativo.
Immaginatevi un incubatore in cui far nascere nuove professionalità in tema di riuso, ma anche un museo a cielo aperto che educa alla sostenibilità ambientale attraverso il gioco, oppure un luogo dove mettere in pratica nuove forme di agricoltura alternativa.
Figurate nella vostra mente un progetto in cui i rifiuti e i materiali di recupero vengono trasformati in opportunità ed in cui chiunque può dare il proprio contributo ed in cambio ricevere conoscenza.
Pensate che tutto questo può coesistere in un unico luogo: ReLand. Il primo parco sperimentale che nasce a Cambiano, Comune dell’area metropolitana Torinese, uno spazio interamente dedicato ai temi del riuso, del riciclo e all’implementazione dei concetti di economia circolare e resilienza urbana. Un luogo dove avvicinare le persone alla sostenibilità…giocando.
Il progetto nasce dalla mente, dal cuore e dalla tenace determinazione di Marco Mangione, fondatore dell’Associazione “OffGrid Italia” che promuove pratiche legate al vivere a basso impatto ambientale, con l’aiuto dei suoi “relanders” ovvero ragazzi, studenti, professionisti ed esseri umani visionari che guardano al futuro con strumenti nuovi: consapevolezza, sensibilità e amore per l’ambiente.
OffGrid è una vera e propria filosofia di vita: “scollegati dalla rete, vivi fuori dagli schemi”.
“Sarà un parco interamente costruito con materiali di recupero a emissioni zero – racconta Marco Mangione – e riunirà le persone alimentando il desiderio di fare qualcosa per il pianeta, insegnerà alle nuove generazioni ad amare l’ambiente e formerà professionisti e appassionati sui temi del reimpiego dei materiali per l’architettura, l’arte e il design”.
Un progetto ambizioso che guarda in grande e che ogni giorno si crea e si rinnova, arricchito dalle idee, dalle intuizioni e dalle scommesse di chi ha voglia di mettersi in gioco e dare il proprio contributo.
ReLand, che sorgerà su un’area di proprietà comunale, è il risultato di una collaborazione tra l’Associazione Offgrid, il Comune di Cambiano e il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino con a capo Paolo Mellano, Guido Callegari e Mario Grosso.
Si tratta di una vera e propria partnership, una coalizione vincente capace di far dialogare e mettere in sinergia i soggetti e ricordandoci che l’unione fa la forza.
“E’ stata un’occasione unica perché nella fase di ideazione e progettazione gli studenti del Politecnico si sono confrontati con l’amministrazione comunale, ragionando insieme sul futuro del parco”. Un esempio di trasversalità e di contaminazione reciproca basata su una collaborazione in cui la voce di ogni persona diventa energia creatrice.
“Quando Reland era ancora come sogno nel cassetto, un’idea di progetto nascente, non aveva ancora un luogo che lo ospitasse – racconta l’assessore Daniela Miron – un luogo fisico è stato trovato proprio a Cambiano”. Un Comune virtuoso che già in passato aveva scommesso sulla sostenibilità ambientale, uno dei primi esempi sul territorio a sperimentare la raccolta differenziata.
Si tratta di un Comune o meglio, di un’amministrazione e dei suoi cittadini che hanno deciso di sognare in grande, accogliendo a braccia aperte l’idea di ReLand.
“Spesso i progetti falliscono perché chi li crea non ha un buon “perché”. Il mio ed il nostro perché è motivato dal fatto che viviamo nella società dello spreco, tendiamo a non valorizzare, mentre dobbiamo concentrarci sulla promozione di idee, persone ed intelletto – spiega Marco – ciò avviene proprio concentrandoci sull’importanza del capitale umano e sulla sensibilizzazione ambientale.
Bisogna costruire una società che insieme ripensi l’ambiente: si dice che ci restano 12 anni per fermare il cambiamento climatico. E’ fondamentale che ognuno di noi faccia un pezzetto per dare il suo contributo. Questo è il nostro sogno e invitiamo chiunque si voglia unire a prenderne parte”.
ReLand è un progetto sperimentale che guarda alle nuove generazioni e che “possa piantare un seme per un nuovo cambiamento di prospettiva”, ci spiegano. Un parco in cui quando entri non sai cosa troverai, e quando esci, non guarderai più le cose nello stesso modo.
Ma cosa prevede il progetto?
Un parco per l’intrattenimento.
Attraverso attività virtuali ed interattive come un escape park e un survival game, i partecipanti potranno mettersi in gioco utilizzando intelletto, creatività e manualità che stimolino la resilienza nei confronti dell’ambiente.
Si tratta di attività che insegnano, tramite il gioco, a collaborare in team trovando soluzioni collettive e condivise, così come attività individuali che permettono di apprendere vere e proprie nozioni di “sopravvivenza urbana”.
“I sensi saranno acutizzati nel parco urbano sperimentale che sarà un’area totalmente scollegata dalla rete ed interamente realizzata con scarti, nel quale osservare i fenomeni della resilienza e delle potenzialità di adattamento dell’uomo sul pianeta terra”.
Un incubatore dove sperimentare modelli sostenibili per il futuro.
Il parco sarà un hub culturale e professionale dove sperimentare nuove tecnologie e permettere a chiunque di mettere in pratica le proprie competenze.
Sarà il luogo giusto per gli studenti delle università italiane e straniere in cui cimentarsi nella progettazione e realizzazione di costruzioni in edilizia non convenzionali con zero emissioni e materiali del futuro legati a nuove forme dell’abitare.
Uno degli obiettivi più visionari del progetto sarà la realizzazione del primo modello di “Earthship” in Italia, ovvero una casa solare passiva totalmente sostenibile e a impatto zero, indipendente in termini di approvvigionamento energetico, idrico ed alimentare. Una casa realizzata con materiali di recupero che, come ci spiega Marco “si comporta proprio come un albero e rappresenta un ritorno alla natura”.
Un museo a cielo aperto.
Si prevedono attività didattiche per i bambini e i ragazzi, seminari ed eventi sulla sostenibilità ambientale per sensibilizzare il consumatore e renderlo più consapevole. Verranno organizzati workshops basati sulle 4r: Riuso, Riciclo, Rinnovabili e Reimpiego, oltre che su quelle che l’associazione Offgrid considera le 4C, ovvero Cuore, Condivisione, Collaborazione e Creatività.
Nel parco, sarà inoltre realizzato un laboratorio creativo all’aperto che riprodurrà il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto ed in cui l’arte sarà strettamente connessa all’innovazione sociale, proprio come ci racconta Alberto Guggino, fondatore dell’Associazione Ciò che Vale e che crede fortemente nel progetto.
Un luogo dove… diventare professionisti del riuso.
La vocazione del progetto è quella di creare nuove professionalità sui temi dell’economia circolare legata all’architettura e al design.
“Guardiamo al futuro pensando che gli utenti della community parteciperanno ad alimentare il mercato degli scarti per il riuso. Pensiamo che domani sarà “cool” avere un arredamento fatto di scarti oppure una collana di circuiti integrati”.
Un network per connettere le persone.
Attraverso ReLand sarà possibile creare una rete, una connessione di persone che sognano scenari futuri sostenibili e che consentirà ai professionisti del riuso di mettersi in contatto.
Sarà presente un Market place fisico e digitale in cui le realtà coinvolte possono entrare in sinergia e farsi conoscere ed inoltre saranno esposte creazioni realizzate dai professionisti della rete Reland.
ReLand prenderà presto forma: I prossimi passi saranno raccogliere partner, sponsor e fondi per avviare il progetto definitivo, in attesa dell’inizio dei lavori che avverrà nel 2020.
E’ questa l’occasione giusta per chiunque abbia l’entusiasmo e la volontà di mettersi in gioco, contribuendo a dare vita a questo nuovo e coraggioso progetto improntato al cambiamento.
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