Junker, la app che ti aiuta a fare la raccolta differenziata
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Torino - Dove lo butto? Nella plastica ovviamente. O forse nella carta. Nel dubbio la soluzione migliore è l’indifferenziata. Ma sarà mica un imballaggio misto? Confusione. Davanti a un cartone della pizza, al plico di scontrini accumulati dopo aver finalmente svuotato il portafoglio, al vasetto dello yogurt che abbiamo appena mangiato. Quante volte durante la giornata ci soffermiamo a riflettere sul corretto contenitore in cui gettare il rifiuto incriminato? O ancor più spesso, quante volte diamo per scontata la risposta, innescando un’abitudine nel tempo che si rivela poi errata?
Imballaggi in plastica, apparecchi elettronici, confezioni miste, barattoli di vernici e solventi e chi più ne ha più ne metta. Ogni giorno ci troviamo alle prese con tanti, troppi prodotti da smaltire e ancora più numerose le domande.
Nella lingua inglese si chiamano false friends quei termini che, per assonanza o similitudine, assomigliano a parole della nostra lingua ma che di fatto hanno un significato molto diverso, portandoci a sbagliare senza neanche accorgercene. Lo stesso avviene con i rifiuti: sono molti quei “falsi amici” che ci fanno confondere sui materiali che compongono un determinato prodotto, rendendo la nostra raccolta differenziata poco precisa.
Per risolvere gran parte dei nostri “dubbi” quotidiani in fatto di rifiuti è ora attiva “Junker App”, l’applicazione che aiuta a fare la raccolta differenziata in modo veloce e corretto, consigliando, per ogni tipologia di rifiuto, il giusto contenitore di riferimento.
Inventata e realizzata dalla start up innovativa Giunko srl, rappresenta un metodo pratico e semplice per aumentare la consapevolezza di tutti sul problema rifiuti: pensate infatti che ciascuno di noi produce in media 497 kg di rifiuti l’anno e circa il 40% di questi è costituito proprio da imballaggi. Un ingente quantitativo che nella migliore delle ipotesi dovremmo ridurre o, perlomeno, smaltire in modo corretto.
Utilizzarla è davvero molto semplice, attraverso la app saranno direttamente i prodotti che vi parleranno: basterà scattare una foto al codice a barre ed una volta identificato, vi indicherà in quali bidoni andranno gettate le varie parti che compongono l’involucro.
La app, attraverso una serie di informazioni classificate, è infatti in grado di associare il contenitore ai suoi vari materiali. Semplice no? Ma non è finita qui.
In base al Comune dove ti trovi, Junker potrà darti con precisione le informazioni relative al modello di raccolta differenziata della zona di riferimento ed in caso ti dovessi spostare, si ricalibrerà nuovamente, fornendoti corretti suggerimenti ogni volta.
Sono ormai più di 1 milione e mezzo di prodotti finora censiti, individuati attraverso il codice a barre, il simbolo chimico oppure digitando il nome del rifiuto. Nel caso in cui un prodotto non venisse riconosciuto, basterà fotografarlo ed inviarlo a Junker, che provvederà ad identificarlo e dare una risposta.
Attraverso la propria geolocalizzazione sarà inoltre possibile visualizzare tutti i punti di raccolta della zona, dotati di un’apposita scheda di dettaglio come nel caso di ecocentri, isole ecologiche, punti di raccolta di abiti usati, oli esausti, pile, medicinali. L’applicazione fornirà anche il calendario della raccolta che, in tempo reale, aggiornerà gli utenti sul ritiro dei vari rifiuti.
Junker vuole essere uno strumento al servizio non solo dei cittadini, ma anche delle aziende, delle amministrazioni e delle scuole.
Per gli istituti scolastici mette disposizione un Kit Didattico per realizzare attività e laboratori presso le scuole elementari e medie, al fine di mostrare come riconoscere i materiali, separarli e buttarli correttamente.
Ogni singolo cittadino, attraverso l’utilizzo dell’applicazione, potrà divenire una “sentinella del territorio”, contribuendo a prendersi cura della propria città e segnalando eventuali rifiuti abbandonati o sporcizia da raccogliere.
In questo modo la raccolta differenziata non avrà più segreti, apportando una maggior sensibilizzazione e consapevolezza nelle persone, una maggior efficienza nei servizi di smaltimento rifiuti e una collaborazione partecipata tra tutti i cittadini, in modo rapido, divertente e interattivo.
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