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Modena, Emilia-Romagna - Le case del futuro dovranno essere sostenibili e resilienti. La salute del nostro pianeta dipende anche da quanto il settore delle costruzioni riuscirà a rinnovarsi in senso ecologico. Gli edifici, come è noto, sono tra le fonti più alte di inquinamento sia per le polveri che per le emissioni di CO2 che incidono sul clima e sui cambiamenti climatici più dei trasporti. Per garantire un futuro alle giovani generazioni si avverte la necessità di invertire rotta e di avviare la “transizione energetica” con l’abbandono graduale dei combustibili fossili e l’utilizzo diffuso delle rinnovabili.
La buona notizia è che la cultura sostenibile va prendendo sempre più piede nel mondo delle costruzioni. Un caso studio pratico in Emilia Romagna è Ecovillaggio Montale, ecoquartiere a Modena che prosegue la sua climate action attraverso la scelta di tecnologie innovative per lo sviluppo del progetto immobiliare. Ma quali sono le caratteristiche delle case del futuro?
La prima parola chiave è Resilienza. Per proteggerci dai mutamenti climatici dovuti al surriscaldamento globale, le abitazioni dovranno adattarsi alle piogge monsoniche, a temperature molto elevate, ai periodi intensi di siccità e a tutte le emergenze legate al clima.
Nel caso specifico, in Ecovillaggio Montale la resilienza si manifesta, per esempio, in occasione di precipitazioni intense, convogliando e fitodepurando l’acqua piovana verso la falda acquifera. Da qui il riciclo, prelevando l’acqua necessaria per irrigare il verde funzionale alla mitigazione del microclima.
Un’altra parola chiave per l’abitare sarà l’efficienza energetica, intesa non solo come risparmio in bolletta ma proprio come valore etico. Non possiamo più pensare alle risorse come ad una fonte infinita. Bisogna mettere la parola fine agli sprechi. Grazie all’efficientamento energetico, nelle abitazioni di Ecovillaggio Montale si utilizzano le fonti rinnovabili per la climatizzazione e il riscaldamento dell’acqua sanitaria. Il 70 per cento dell’energia è autoprodotta grazie all’impianto solare fotovoltaico.
Le case di Ecovillaggio Montale, in classe A4 e certificate nZEB (Near Zero Energy Building) si caratterizzano anche per:
– Studio dell’orientamento degli edifici: per sfruttare bene la natura (il calore e la luce del sole, le ombreggiature degli alberi, etc) e garantire il comfort abitativo dentro e fuori casa.
– Isolamento termico: elemento indispensabile per massimizzare il confort e ridurre quasi azzerando il fabbisogno energetico per la climatizzazione degli ambienti.
– Economia Circolare: utilizzo di mattoni prodotti a km 0 con legno di scarto delle segherie e mineralizzato con cappotto isolante interno al mattone stesso.
– Proprietà antisismiche.
– Proprietà di Resistenza al Fuoco da Rei 120 a Rei 240
– Protezione acustica dall’esterno.
Ecovillaggio Montale è collegato agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile di Agenda 2030. In particolare l’ecoquartiere mira a tre dei 17 Global Goals:
n. 11 – Città e comunità sostenibili
n.12 – Consumo e produzione responsabili
n. 13 – Lotta contro il cambiamento climatico
Fondamentale per le smart city del futuro sarà dare un contributo allo sviluppo della mobilità green, per incoraggiare le passeggiate o l’utilizzo di mezzi ecologici, come la bicicletta, che non inquinano e che riportano ad un contatto con la natura.
Guardando al futuro, le novità più importanti in Ecovillaggio Montale riguardano la costruzione di una scuola dell’infanzia e la realizzazione di alcuni servizi legati al food e al benessere. Un piccolo bistrot, un mercatino da agricoltura biologica a km 0, un’area per lo studio ed una palestra. Spazi con finalità sociali ed aggregative realizzati in modo bio ed ecocompatibile.
L’edilizia sostenibile in Emilia Romagna è una sfida, da cui dipenderà il futuro dei cittadini. A guidare l’agire degli imprenditori è Agenda 2030: un programma d’azione per un futuro più equo e prospero. Se riusciamo a mettere al primo posto la persona e l’ambiente, possiamo raggiungere il nostro obiettivo comune: un mondo sostenibile per tutti.
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