Nasce "Contro l'Odio", un portale per mappare l'odio online
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Torino - “7 mila sono in media discorsi di odio che vengono registrati ogni giorno sui social network” è quanto afferma il Dipartimento per le pari opportunità, senza contare che “In Italia un tweet su sette contiene un discorso di incitamento all’odio”.
Si chiamano comunemente “hate speech” i messaggi d’odio, i commenti offensivi che passando per i media e i social network, trovano un terreno fertile in cui crescere e diffondersi.
Sono veri e propri strumenti di intolleranza, pregiudizio e discriminazione in cui ci imbattiamo tutti i giorni e che entrano a far parte della nostra “normalità”, condizionando e avvelenando le nostre opinioni. Si tratta di discorsi tossici rivolti a minoranze etniche, religiose e di genere che consolidano gli stereotipi e rafforzano l’ostilità e il conflitto verso specifici gruppi sociali.
E’in molti casi difficile stabilire il confine tra espressioni critiche e commenti di odio e ciò è avvalorato dalla rapidità dell’informazione che circola sui media e capace di diffondersi con una risonanza enorme e su larga scala, rendendo il dibattito su questo tema sempre più attuale e controverso.
Per contrastare questo fenomeno crescente, a Torino nasce “Controlodio”, la mappa che permette di monitorare quotidianamente la quantità di discorsi di incitamento all’odio in lingua italiana pubblicati su Twitter, attraverso una raccolta dati.
Il progetto, realizzato dall’Associazione Acmos con l’Università di Torino e l’Università di Bari e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha un funzionamento molto semplice: un algoritmo fa una seleziona dei tweet attraverso l’utilizzo di parole chiave rivolte a particolari fasce di persone e, attraverso una machine learning, individua i tweet che rappresentano un vero e proprio incitamento all’odio.
La mappa, in particolare, mostra una serie di visualizzazioni interattive che riportano il numero dei discorsi dai contenuti critici pubblicati su Twitter giorno per giorno. Attraverso una scala di colori che va da una tonalità di bianco (assenza di odio) ad una di rosso (forte presenza di odio), è possibile scoprire la quantità di hate speech in Italia ed in ogni regione.
Inoltre, “dopo aver raccolto e filtrato per parole chiave tutti i testi in lingua italiana, vengono selezionati i tweet con il maggior numero di reazioni ricevute”. Il rilevatore dell’odio è poi lo strumento informatico che permette all’utente di conoscere e analizzare la quantità di odio presente nella propria rete sociale.
Il portale, nato a dicembre 2018, è ideato dall’associazione Acmos, la quale nasce dalla volontà di un gruppo di giovani provenienti da diverse esperienze di volontariato e di impegno sociale col desiderio di cercare percorsi di solidarietà e giustizia, di partecipazione e responsabilità.
Secondo i valori e le visioni dell’associazione, il progetto vuole farsi promotore di una maggior sensibilizzazione della cittadinanza, in un’ottica positiva e costruttiva.
Attraverso la cosiddetta mappa della tolleranza, vengono raccolti e mostrati tutti i progetti e le realtà che favoriscono forme di inclusione sociale: “In Italia ci sono molte esperienze che facilitano l’inclusione e contrastano atteggiamenti intolleranti. Tuttavia, molte di esse non sono conosciute adeguatamente dalla popolazione. Per questo motivo, uno degli obiettivi di Contro l’odio è raccontarle attraverso la creazione di un geoblog che mostra materiali multimediali, descrizioni e interviste alle realtà che contrastano l’odio”.
Foto copertina
Didascalia: Citazione
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Articolo tratto da Piemonte che Cambia
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