25 Feb 2019

“La Crava Cuntenta”: un’azienda agricola per riscoprire la campagna

Scritto da: Luca Deias

Questa settimana vi proponiamo la nona tappa del nostro percorso alla scoperta del mercatino di Let Eat Bi attraverso la storia di Manuela Zegna che ci racconta della sua azienda agricola “La Crava Cuntenta”. Un’azienda che, specializzata nell’allevamento di capre e nella produzione di prodotti caprini, rappresenta una vera e propria fattoria didattica per avvicinare i più piccoli al contatto con gli animali e ai mestieri legati alla campagna.

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Biella - Continua il viaggio alla scoperta dei partner Let Eat Bi che tutti i mercoledì mettono in vendita le proprie specialità nel mercatino di Cittadellarte.
Questa settimana è la volta dell’azienda agricola “La Crava Cuntenta” (significa ‘la capra contenta’, dal dialetto piemontese).
Come si evince dal nome, sono i prodotti caprini le specialità dell’attività gestita da Manuela Zegna: la titolare ha svelato i dietro le quinte che hanno portato alla nascita della sua realtà.

L’allevatrice ha un background di studi e professionale lontano dall’ambito bucolico: prima di occuparsi della sua cascina, Manuela – in seguito a una laurea in fisica con indirizzo cybernetico (l’attuale informatico) – è stata dirigente di una multinazionale americana. “Per motivi professionali, siccome lavoravo a Milano (e a Torino per un progetto legato alla mia azienda), usavo quella che è l’attuale cascina come seconda casa e facevo ‘avanti-indietro’ tra la città e la campagna. Sono arrivata a un punto, però, in cui non mi bastava stare immersa nel verde solamente durante i giorni del weekend.

Volevo guardare fuori dalla finestra e vedere il bosco ogni giorno, non i palazzi. Così ho cambiato vita: la struttura di Masserano è diventata la mia prima casa e il mio lavoro”.

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Ascoltando la storia di Manuela è facile trovare parallelismi con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: la sua vita, prima nel cerchio dell’artificio, è passata a quello della natura, per poi trovare un metaforico punto di equilibrio nel cerchio centrale del simbolo trinamico grazie ai suoi animali.

“L’acquisto delle caprette nel 2010 ha dato il via alla mia attività, anche se tutto è nato per caso (inizialmente non era mia intenzione avviare un allevamento di questi animali). Le ho comprate, infatti, per pulire i boschi vicino a casa, ma poi, nel tempo, tutto si è evoluto”. L’allevatrice, infatti, è passata da 25 capre alle 50 attuali. Ma non solo: il rapporto con i suoi animali è diventato unico: “Sono le mie ‘ragazze’, le chiamo tutte per nome e riesco a percepire cosa comunicano. Come dico spesso – afferma – tra noi c’è una collaborazione speciale.

Sottolineo che, ogni anno, faccio in modo di non mandare al macello nessuno dei miei animali”. Come intuibile dal nome dell’azienda agricola, Manuela è molto attenta al benessere delle sue caprette: “Tutte vivono libere in un bosco recintato di 7mila metri quadri. Sono sempre al pascolo, anche se possono mangiare nelle loro stalle”. Anche l’alimentazione è curata nel dettaglio: Manuela dà loro solo mangimi biologici e, nell’ottica di un riuso virtuoso, avanzi o bucce di frutta o verdura (forniti anche dei suoi vicini di casa).

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Passando alle specialità, l’allevatrice produce diversi prodotti caprini, in particolare i formaggi (con caglio vegetale): il caprino lattico, il primosale, il tomino, la toma, il formaggio bianco, la robiola, il caprettino, la ricotta, il brus. Oltre a queste eccellenze, Manuela vende anche il latte e lo yogurt di capra, oltre alle uova delle sue galline. “Nella preparazione di alcuni miei formaggi, che sono prevalentamente freschi, c’è una contaminazione positiva avuta da alcuni corsi di caseificazione che ho seguito. Mi sono fatta influenzare dai docenti francesi nella preparazione del caprettino (crotin de chevre) e del formaggio bianco (fromage blanc)”.

La Crava Cuntenta è una fattoria didattica, ovvero un’azienda agricola opportunamente attrezzata e preparata per accogliere scolaresche, gruppi, famiglie e tutti coloro che intendono approfondire la propria conoscenza del mondo rurale. Le caprette della cascina, infatti, sono protagoniste anche in ambito di Pet therapy: bambini e alcuni ospiti dei ‘Servizi integrati di riabilitazione ed inclusione sociale’ di ‘Anteo Cooperativa Sociale Onlus’ partecipano ad appositi laboratori organizzati nell’azienda. Si tratta di iniziative che prevedono attività mirate a coinvolgere e stimolare la curiosità dei partecipanti, attraverso esperienze ludico-sensoriali, giochi e racconti sugli animali e sulla cascina.
“Ad esempio – ha raccontato Manuela a questo proposito – gli ospiti hanno assistito ai parti delle nostre caprette. È stato un momento bellissimo, si sono emozionati”.

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I prodotti, come detto, sono in vendita al mercatino di Let Eat Bi, il punto vendita settimanale di Cittadellarte. “Condivido – ha argomentato – tutti gli obiettivi dell’associazione di Armona Pistoletto. La sostenibilità per gli animali e l’ambiente, in tutti i suoi aspetti, è molto importante anche nel mio operato in cascina. Collaboro, infatti, anche con Slow Food”.

Proprio nell’ambito del programma dell’Accademia Verde di Let Eat Bi, a maggio è in programma un appuntamento intitolato ‘Cap(r)iamo il formaggio’, durante il quale Manuela spiegarà ai partecipanti le tecniche di caseificazione e i valori nutrizionali delle sue specialità*.

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Quali sono i sogni e le prospettive dell’attività? “Mi piacerebbe moltissimo – conclude l’allevatrice – emulare il Rifiugio degli Asinelli, dando vita anche a un rifugio delle caprette”.

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