27 Feb 2019

CAES e Assimoco per l’agricoltura sociale e biologica

Scritto da: Redazione

CAES, consorzio che applica il metodo dell'economia solidale al mercato assicurativo, e Assimoco presentano la prima polizza specifica per l'agricoltura sociale in Italia. Il prodotto è rivolto a tutte le realtà che ricadono nella categoria: la metà di queste sono cooperative sociali, 7 su dieci si occupano di inserimento lavorativo, prevalentemente con persone affette da disabilità.

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In Italia sono almeno 1.200 le realtà attive nel settore dell’agricoltura sociale, la maggior parte delle quali cooperative sociali di inserimento lavorativo per disabili. Per loro CAES, Consorzio Assicurativo Etico Solidale, e Assimoco lanciano la prima polizza specifica proposta in Italia.

Il prodotto AgricolTU Assimoco è la polizza che si rivolge alle imprese agricole, con o senza produzione di reddito agrario, sia in forma individuale o societaria e anche cooperativa, con estensione massima aziendale sino a 400 ettari. La Compagnia ha sviluppato questo prodotto grazie all’esperienza quarantennale che la vede al fianco delle realtà che quotidianamente operano in questo settore. Grazie a CAES la polizza è stata integrata con una normativa adeguata alle esigenze delle aziende che praticano agricoltura sociale. La polizza infatti può coprire attività di agricoltura sociale così come definita dalla Legge nr. 141 del 18 agosto 2015.

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Il Rapporto sull’Agricoltura Sociale in Italia 2018, curato da Rete Rurale Nazionale e Crea, ha censito oltre 1.200 realtà che ricadono nella categoria: la metà di queste sono cooperative sociali, 7 su dieci si occupano di inserimento lavorativo, prevalentemente con persone affette da disabilità.

In particolare, la polizza copre:
– attività dirette a realizzare “l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, di persone svantaggiate, di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
– prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l’utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
– prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante.
– progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

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Tutto ciò è ovviamente accompagnato da clausole che coprono le specifiche situazioni, ad esempio le estensioni, che caratterizzano già ora i prodotti RCT di CAES e che consentono di assicurare soggetti disabili, minori, volontari oppure l’estensione ad attività che spesso vediamo come complementari in un contesto di agricoltura sociale e biologica, quali l’apicoltura. Un prodotto dedicato all’agricoltura che quindi si arricchisce delle componenti sociali caratterizzanti il Terzo Settore.

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