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Diversi anni fa ho visitato un paese meraviglioso: la Cambogia. Non è una meta così rinomata come la Thailandia, ma non ha davvero nulla da invidiarle. È un paese molto particolare, ad un passo dal Vietnam e dalla Cina, punto d’incontro di diverse religioni, usanze e tradizioni culinarie. Molto ricca di fitte vegetazioni, presenta una varietà di alimenti davvero ricca. Il clima è tropicale e quindi possiamo facilmente trovare i vegetali tipici della zona equatoriale: cocco, pomeli, pitaia, manghi, jackfruits, manghi, banane… insomma il paradiso dei fruttariani!
Dal punto di vista umano la Cambogia è pienissima di persone di diverse nazionalità: moltissimi americani e cinesi, ma anche un nutrito gruppo di italiani. In particolare ho conosciuto due personaggi molto particolari, cuochi entrambi, che avevano deciso di importare le tradizioni culinarie italiane adeguandole alle verdure cambogiane: ho quindi potuto gustare un superbo pesto di basilico cambogiano (che sa quasi di menta, molto strano!) fatto da un genovese doc e un incredibile piatto di pasta napoletana con pomodoro e olive mentre ero su un’isola che non aveva nemmeno una strada. Per il resto ho sempre scelto cibo e cuochi locali, mangiando davvero di gusto!
Come potete intuire, ogni volta che penso a quel viaggio, la mia mente riesce a spazzare via tutto il resto e selezionare un’unica cosa: il cibo! In Cambogia ho mangiato benissimo. Una delle cose che più mi ha travolto è stato l’uso della crema di cocco nelle zuppe (niente di nuovo per chi da anni si è convertito alla cucina fusion o internazionale, ma al tempo mi sembrò una novità assoluta).
Tornando in Italia ho subito provato a ripetere le buonissime zuppe e ho scoperto che basta aggiungere della crema di cocco e della crema di arachidi per rendere qualsiasi zuppa una fenomenale zuppa Thai.
Nella zuppa che vi propongo oggi ho usato diverse verdure di stagione, porri, patate (molto poche, altrimenti diventa troppo cremoso) e carote cui ho poi aggiunto una manciata di fagiolini che avevo saggiamente surgelato quest’estate, quando l’orto era in super produzione. Ho aggiunto anche un po’ di soba (spaghetti giapponesi di grano saraceno) e un po’ di fagioli edamame. Questi ultimi sono una recente scoperta per me e li trovo davvero gustosi: sono fagioli di soia acerbi e cotti. Il gusto è molto dolce e ricorda un po’ la castagna.
Ho inoltre aggiunto a fine cottura un meraviglioso succo di zenzero – in mancanza di questo si può utilizzare la radice grattugiata – e del buonissimo coriandolo fresco, di cui mi sono innamorata nei miei viaggi tropicali. Viene utilizzato molto anche nella cucina messicana ed ha un gusto molto particolare e deciso: vi dico che viene detto anche “erba cimice”, quindi è difficile che piaccia a tutti!
Ingredienti
una piccola patata
due carote
un porro
aglio
fagiolini
edamame in scatola
olio evo
crema di cocco
crema di arachidi
coriandolo fresco
succo di zenzero
soba di grano saraceno
Preparazione
Il procedimento è molto semplice: tagliate tutto a pezzetti e mettete in una pentola con abbondante acqua. A fine cottura aggiungete i soba, gli edamame, la crema di cocco e un cucchiaio di crema di arachidi. Quando i soba sono cotti, spegnete, aggiustate di sale, unite il succo di zenzero e il coriandolo fresco. Servite bollenti e, ovviamente, con bacchette.
Buon appetito!
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