4 Gen 2019

Radiologia e Ipnosi, una nuova alleanza terapeutica

Scritto da: Annalisa Jannone

Il dott. Danilo Sirigu radiologo ospedaliero ci spiega i vantaggi dell’uso dell’ipnosi nella sua attività di Radiologo. Ci spiega anche una tecnica diagnostica che ha ideato e che apre nuove possibilità terapeutiche. L’immagine mentale congiunta all’immagine reale permette al paziente di prendersi cura di sé.

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Cosa è l’ipnosi? Lo chiediamo al Dott. Sirigu, radiologo che pratica l’ipnosi in ambulatorio all’Ospedale Brotzu di Cagliari cosa sia l’ipnosi. “L’ipnosi è un’alleanza terapeutica tra medico e paziente per un obiettivo di cura condiviso”.

 

È uno stato modificato di coscienza, “non alterato come si pensa di solito” ci tiene a precisare il medico “perché è uno stato fisiologico, spontaneo e volontario”. Il Paziente condivide un percorso di relazione che lo porta ad essere il soggetto protagonista e non a delegare al medico o alle indagini diagnostiche la gestione della malattia. La disfunzione di un organo non viene più allontanata, rigettata ma aiutati dal medico, si può vedere la propria realtà da un altro punto di vista grazie alle immagini evocate dal profondo di sè.

 

L’ipnosi permette la realizzazione di immagini mentali con ripercussioni biologiche sul corpo, come insegna il recente filone di ricerca della PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia). L’immagine mentale indotta diventa messaggero di informazione per il corpo. Modificare lo stato psichico, cognitivo porta a modulare e modificare l’attività fisiologica.

 

 

Quando si può utilizzare l’ipnosi?
Il dott. Sirigu da radiologo la utilizza sia nella gestione di alterazioni emotive come l’ansia e le fobie, sia nel controllo del dolore acuto e cronico in tutte quelle procedure diagnostiche invasive come biopsia, endoscopie, che comportano ansia e dolore e che d’altra parte necessitano di una ottimale collaborazione da parte del paziente. Un’altra applicazione importante è il controllo della claustrofobia nei pazienti che devono sottoporsi alla Risonanza magnetica.

 

Quando la persona attua schemi mentali automatici abnormi rispetto alle reali conseguenze di uno stimolo, l’ipnosi permette di modificare l’immagine mentale, quindi la rappresentazione corporea con effetti reali sull’organismo come la sensibilità al dolore e la frequenza cardiaca. Ciò che era una minaccia ed era vissuta come invasiva poi diventa una opportunità.

Il dott. Danilo Sirigu, radiologo ospedaliero, al convegno SaluScienza

Il dott. Danilo Sirigu, radiologo ospedaliero, al convegno SaluScienza


Una nuova tecnica diagnostica
Il Dott. Sirigu propone una nuova tecnica: l’associazione dell’ipnosi con l’ecografia nel trattamento integrato di alcune patologie internistiche, e nella cura integrata dei trapianti d’organo. Insieme al Prof. Tagliagambe, professore emerito di Filosofia della scienza, hanno coniato il termine di “Strategia dello sguardo” per significare questa esperienza : Al paziente in ipnosi, viene proiettata, ingrandita, l’immagine ecografica dei suoi organi interni. Il contatto visivo effettuato con l’ecografia , grazie alla modificazione dello stato di coscienza determinato dall’ipnosi, permette di rimodulare il concetto di immagine corporea che nelle condizioni di malattia viene ad essere alterato e interpretato come una perdita di interezza e di identità. L’associazione ipnosi e ecografia consente una nuova forma comunicativa in grado di trasformare il senso di frammentazione, di perdita di identità legato alla patologia, in una nuova forma di coerenza, di integrità e di unità corporea e può quindi risultare molto utile nel controllo dei sintomi della malattia.

 

“Il rigore scientifico è alla base di qualsiasi sperimentazione e il fenomeno ipnotico viene spiegato nel meccanismo neuro-fisiologico, cioè perché avviene e come avviene. In più si introduce un concetto nuovo di medicina, la correlazione bidirezionale psiche-biologia. Queste procedure si affiancano a quelle convenzionali umanizzandone gli orizzonti”.

 

“Forse – aggiunge il dott. Sirigu – la cosa più bella è che si riconquista il rapporto tra medico e  paziente che negli ultimi tempi ha posto grossi problemi ad entrambi. Il medico ora ha il dovere di riconquistare la fiducia del paziente che può partecipare attivamente al proprio percorso di cura. Quando l’atto medico avviene e coincide con un atto di fiducia avviene l’alleanza terapeutica; per noi medici è l’opportunità di riconquistare la bellezza del mestiere più bello del mondo”.

 

Intervista realizzata durante il convegno SaluScienza

Per approfondire:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=14897

https://www.youtube.com/watch?v=-dUutq7bP9I

 

 

 

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