Ora in Piemonte una nuova legge per l’agricoltura
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Rendere più semplici, ordinate e moderne le norme preesistenti in tema agricolo è l’obiettivo della nuova legge piemontese, approvata proprio in questi giorni dalla giunta della Regione Piemonte. Una legge che riesamina ed aggiorna l’ampio tema legato allo sviluppo agricolo, agroalimentare, agroindustriale, apportando diverse novità e che entrerà in vigore all’atto dell’approvazione del Bilancio regionale.
“A quarant’anni dalla legge regionale sull’agricoltura, il testo risponde alla necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese, in conformità con le novità intervenute nelle politiche nazionali ed europee”, afferma l’Assessore Giorgio Ferrero.
In un’ottica di valorizzazione del paesaggio, infatti, vengono introdotte delle innovazioni in diversi ambiti. Ne sono esempio l’istituzione della Banca della Terra per permettere l’uso agricolo dei terreni incolti che verranno resi disponibili ai soggetti interessati e che saranno quindi inseriti in un unico database.
A ciò si aggiunge la realizzazione del tavolo del partenariato agroalimentare e rurale per assicurare la partecipazione delle parti economiche e sociali e l’agenda digitale che punta ad integrare e porre sotto un’unica regia tutte le banche dati e le applicazioni informatiche del settore, ad oggi frammentate.
La legge pone una particolare attenzione anche alla tutela delle preesistenze e dei manufatti agricoli, promuovendone il valore storico. Alcuni esempi sono la valorizzazione dei muretti a secco presenti nelle coltivazioni, considerate un importante elemento di valore paesaggistico e culturale, così come dei piloni in pietra, delle siepi, dei filari e dei vigneti con paleria in legno. Viene inoltre sottolineata la necessità di garantire una maggior attenzione alla valorizzazione del ruolo delle reti irrigue e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, così come della biodiversità e multifunzionalità dell’agricoltura.
In particolare, vengono introdotte innovazioni in diversi settori: “novità ci sono anche per gli agriturismi e l’ospitalità rurale, le fattorie didattiche, i cimiteri per animali da affezione, la birra agricola piemontese, così come la valorizzazione delle filiere, i distretti del cibo e le piante officinali, insieme alla raccolta di quelle spontanee – spiega l’Assessore Giorgio Ferrero – “si tratta di una vera e propria legge quadro necessaria alla luce della trasformazione in campo agricolo e della sfida ambientale e climatica. Abbiamo voluto soprattutto offrire attenzione ai territori più fragili e alle imprese più piccole, dove è necessario creare opportunità”.
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