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Creare un ponte tra un privato (azienda o singolo cittadino che sia) che desidera investire e prendersi cura di una bellezza artistica italiana in rovina e un gruppo di alte professionalità del settore in grado di donargli nuova vita e bellezza. È questa l’idea di Giulia Silvia Ghia, laureata in storia dell’arte e presso l’Istituto Centrale del Restauro, due Master in Gestione e Marketing dei Beni Culturali e attuale presidente di Verderame, associazione da lei fondata nel 2012 insieme ad un gruppo di professionisti esperti nei diversi ambiti dei Beni Culturali: storia dell’arte, conservazione-restauro, gestione e valorizzazione, marketing, indagini diagnostiche e legislazione.
É importante infatti considerare il quadro legislativo dentro cui si inserisce la nascita di questo progetto. Il decreto Salva Italia del 2011, con l’articolo 40, comma 9, introduce una importante novità in merito agli strumenti per la tutela e la conservazione dei beni culturali: prevede che persone, enti e società, possano effettuare donazioni a favore di beni e attività culturali, usufruendo di sgravi fiscali.
Successivamente, la legge n. 106 del 29/07/2014 “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” introduce Art Bonus, un credito d’imposta nella misura del 65%, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale, che viene, successivamente, stabilizzato e reso permanente dalla legge di stabilità del 2016.
È questo un po’ lo scenario, entro il quale, è pensata e creata l’associazione culturale Verderame Progetto Cultura.
Nel 2012 si registrano già i primi segnali di una importante crisi economica e di progettualità nel settore: i grandi cantieri, per il restauro delle opere d’arte, sono sempre più rari, le chiamate dalle soprintendenze si caratterizzano sempre più da minori investimenti e vastità del progetto. Non esistono più programmi di manutenzione ordinaria e programmata. Ormai si lavora sul restauro di un dipinto o di una statua quando è del tutto rovinato e non si lavora più perché ciò non accada. Le scarse risorse economiche sono per lo più indirizzate su azioni d’intervento sulle emergenze. L’unica strada da intraprendere è il coinvolgimento di privati e, grazie a un contesto legislativo e fiscale favorente, Verderame Progetto Cultura decolla.
Il primo progetto riguarda il restauro a vista di pubblico di due opere d’arte collocate a Palazzo Doria Pamphilj: la Maddalena di Caravaggio e la deposizione di Giorgio Vasari. È la federazione italiana tabacchi a finanziarne il restauro.
L’elenco dei finanziatori pian piano si allunga e, oltre a singoli cittadini che s’iscrivono alla piattaforma, si aggiungono fondazioni bancarie, la Banca di Credito Cooperativo, la Logista Italia, -un distributore di tabacchi spagnolo-, la Fondazione della Cassa di Risparmio dell’Aquila.
Interessante anche l’esperienza realizzata a Pescocostanzo, quando, per caso, Giulia Silvia Ghia, scova, nella Chiesa di Gesù e Maria, tre opere da restaurare e una di esse è la Vergine con il manto di lapislazzuli di Massimo Stanzione, pittore italiano, attivo principalmente a Napoli durante il periodo barocco e soprannominato il Guido Reni napoletano. Uno dei più importanti pittori della scuola napoletana del seicento. Tra il 2014 e il 2015 sono raccolti i fondi necessari per il loro restauro (novantamila euro), grazie ad alcune fondazioni bancarie del territorio e i cittadini pescolani emigrati in Australia.
Oggi Verderame Progetto Cultura sta lavorando a diversi importanti progetti, in particolare. Il primo, già del tutto finanziato dalla Federazione italiana tabaccai, che riguarda il restauro della tela dell’assunzione della Vergine, della prima metà del 600, di Gian Domenico Cerrini nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella, a Roma. La donazione ottenuta per questo progetto è di ventinovemila euro. Il secondo progetto riguarda la Chiesa di San Giacomo alla Lungara, e in particolare la pala di altare di Giandomenico Romanelli, il mecenate del progetto è spagnolo, Logista.
La chiesa di San Giacomo alla Lungara, si trova a Roma, in Via della Lungara, è un lungo di culto importante per la comunità, la domenica è frequentata dai reclusi del carcere di Regina Coeli. Il progetto prevede anche la creazione di una sinergia con il carcere, per coinvolgere i reclusi nella conoscenza dell’intero processo di restauro della pala, allo scopo di stimolarli alla conoscenza del bello e accompagnarli all’introduzione a un nuovo mestiere. La donazione per questo progetto è di ventimila euro.
In cantiere ancora due grandi progetti, per i quali si stanno cercando mecenati: il Ciclo della Salvazione Umana, sempre nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella, 15 tele realizzate da allievi di Pietro da Cortona e Carlo Maratti per il Giubileo del 1700 e la pala d’altare di Pietro da Cortona (una tela di 4mx9m) presso la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, unico elemento di decoro della Chieda del Borromini.
Verderame progetto cultura è una realtà unica su Roma e in Italia: s’individua l’opera da restaurare, si cercano i finanziatori, in modo diretto e attraverso la piattaforma, si richiedono le autorizzazioni e al termine del percorso, circa due anni, si dà avvio al restauro.
Un nuovo filone a cui l’associazione sta lavorando da alcuni mesi è l’apertura di una sede negli Stati Uniti: la International Friends Verderame. Aprirsi al mercato delle donazioni statunitense significa intercettare finanziatori americani che, grazie alla loro normativa fiscale, hanno uno sgravo fiscale del 100% sulla cifra donata.
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