14 Gennaio 2019 | Tempo lettura: 2 minuti

Da Ettore a Michelangelo Pistoletto, ad aprile inaugura la mostra “padre e figlio”

Dalla primavera 2019, Biella e Trivero ospitano un grande progetto espositivo diffuso, sviluppato in tre diverse sedi: Palazzo Gromo Losa, Cittadellarte e Casa Zegna. Curata da Alberto Fiz, mette in dialogo l’arte di Michelangelo Pistoletto con quella di suo padre Ettore Pistoletto Olivero. Vi proponiamo alcune anticipazioni della mostra.

Autore: Luca Deias
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Da Ettore a Michelangelo Pistoletto, ad aprile inaugura la mostra “padre e figlio”
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Tre sedi per un unico progetto realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna: si tratta di ‘Padre e figlio’, esposizione che verrà inaugurata martedì 16 aprile 2019 e sarà aperta dal 17 aprile al 13 ottobre 2019.

La mostra, curata da Alberto Fiz, si snoderà in tre aree espositive cardine, ovvero a Biella, a Palazzo Gromo Losa (Corso del Piazzo 22-24) e a Cittadellarte (Via Serralunga 27) e a Trivero a Casa Zegna (Via Guglielmo Marconi 23). Come si evince dal titolo, l’iniziativa mette in dialogo – in una sorta di confronto generazionale – le opere del maestro biellese e di suo padre Ettore Pistoletto Olivero (1898-1982), pittore di paesaggi e nature morte, la cui vicenda artistica è strettamente legata a quella di Ermenegildo Zegna (1892-1966).

Il racconto che ne scaturisce è l’occasione per affrontare molteplici tematiche da uno dei grandi archetipi della storia, ovvero la relazione tra padre e figlio, oggi resa particolarmente attuale dai profondi mutamenti sociali.

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“Oggetto d’indagine – si legge in una nota stampa che anticipa i contenuti della mostra – sin dall’antichità (basti pensare al mito di Edipo), questo rapporto, con tutte le sue implicazioni e sfumature, sarà tema di dibattito e approfondimento per tutta la durata dell’esposizione, facendo di Biella il punto di partenza per un confronto destinato a svilupparsi in ambito nazionale”.
Una riflessione che, nel territorio laniero in questione, con la sua celebre tradizione imprenditoriale e il conseguente e delicato passaggio generazionale, trova particolare incidenza e attualità. Ed è proprio Michelangelo Pistoletto a tracciare la strada: la questione cruciale è “lasciare un’eredità ai padri”.