Bookbox, una biblioteca sociale creata da ragazzi con autismo
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Novara - Sedersi in una sala d’aspetto e trovare con sorpresa una piccola biblioteca colma di libri e racconti pronti ad essere letti e a tenerci compagnia: si chiama Bookbox ed è una bellissima iniziativa che si sta diffondendo in sempre più città italiane nonchè un progetto pronto a rivoluzionare le nostre lunghe attese nelle sale d’aspetto di negozi, degli studi medici o delle farmacie.
Bookbox è prima di tutto un progetto dalla forte portata sociale, poiché vede come veri protagonisti i ragazzi affetti da autismo: la realizzazione, la cura e la distribuzione dei volumi e delle riviste è affidata proprio a loro, che, accompagnati da educatori esperti, si occupano di consegnare libri garantendo un ricambio periodico dei titoli al fine di assicurare una buona scelta a chi ritorna più volte nello stesso luogo.
Bookbox nasce da un’idea di Marilena Zacchini, educatrice professionale che svolge attività di formazione e supervisione di persone con disturbo dello spettro autistico e che crede fortemente nella possibilità di un raggiungimento della loro autonomia in contesti di vita quotidiana.
L’utilità sociale del progetto si specifica proprio nel garantire una maggior inclusione sociale, che rappresenta un elemento fondamentale per il ragazzo affetto da autismo, per la sua famiglia e la società. Occuparsi di una piccola biblioteca significa infatti favorirne l’integrazione, attivare percorsi positivi e di crescita oltre che garantire un servizio al territorio d’appartenenza.
“Nel progetto di vita dei ragazzi autistici l’inserimento nel mondo del lavoro si pone come uno degli obiettivi principali per approdare all’età adulta, favorendo il consolidamento della propria identità, il rafforzamento dell’autostima, lo sviluppo di un’autonomia personale, l’indipendenza e l’inclusione sociale”.
In molti casi, al termine del percorso scolastico, i ragazzi sono, come molti definiscono, “destinati all’invisibilità”. In questo senso il progetto rappresenta una nuova possibilità da diffondere sul territorio, facendo sì che una maggior integrazione di tali soggetti diventi una normalità più che una faticosa conquista di un lavoro.
Il progetto, avviato in via sperimentale a Firenze, è stato accolto positivamente in molte città. In Piemonte è stato avviato a Novara ed è promosso da Angsa Novara – Vercelli e Associazione per l’Autismo “Enrico Micheli” Onlus, con il patrocinio del Comune di Novara, Provincia di Novara e Asl Novara e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese Onlus.
I ragazzi, accompagnati da un educatore esperto, provvederanno alla raccolta dei libri donati dalle case editrici che collaborano all’iniziativa e si occuperanno della loro catalogazione ed archiviazione.
Successivamente, nelle sale d’attesa che hanno richiesto di ospitare un BookBox, verrà posizionata una piccola libreria costruita appositamente dalla Falegnameria Sociale Fadabrav di Novara e periodicamente i ragazzi provvederanno alla distribuzione e all’aggiornamento dei libri.
Contribuire alla realizzazione di una piccola biblioteca è una scelta pensata sulla base del particolare interesse che i ragazzi hanno verso i libri. “Bookbox si fonda su due presupposti: definire una serie di azioni che tutti i ragazzi autistici possono svolgere senza difficoltà e pensare a ciò che amano, in particolare i libri, che per forma, colore, profumo e consistenza rientrano fra i loro interessi speciali”.
Le realtà intenzionate a diventare un punto Book Box “dovranno sottoscrivere un accordo tramite cui, dietro al versamento di una piccola quota di iscrizione annuale al servizio, saranno garantite la consegna della piccola libreria, la fornitura dei libri con revisione mensile dei titoli disponibili e il ritiro della libreria e dei libri al termine dell’accordo”.
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