9 Gen 2019

Auto nei centri storici: “Il Governo non ritorni al passato”

Scritto da: FIAB

Su mobilità sostenibile e tutela dei centri storici il Governo “del cambiamento” sembra voler tornare indietro di 50 anni quando la motorizzazione occupava ogni spazio urbano. È quanto denuncia la FIAB che, insieme ad altre associazioni, chiede la cancellazione del comma 103 della Finanziaria che obbliga i Comuni a consentire “in ogni caso” a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL.

Salva nei preferiti

Nella Legge di stabilità appena approvata, il Governo attuale, che si definisce “del cambiamento”, ha inserito una modifica pericolosa al Codice della Strada: si tratta di una norma, il comma 103, che obbliga i Comuni a consentire “in ogni caso” a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL.

 

A nostro parere, questo intervento è una mostruosità che riporta indietro il Paese di almeno 50 anni, cancellando con due righe improvvisate i risultati raggiunti in decenni su mobilità sostenibile e tutela di piazze e strade delle città italiane, a danno di abitanti, commercianti, turisti e monumenti, alla faccia anche della sicurezza delle persone.

 

Immaginate piazza del Popolo a Roma o piazza del Plebiscito a Napoli, o piazza del Duomo a Milano, o via Maqueda a Palermo, percorse incessantemente da autovetture. Pensate ai centri storici medioevali di Bologna o Firenze, protetti da ZTL già a maglie troppo larghe, invasi dal traffico e parcheggio selvaggio di altre migliaia di macchine in più.

florence-2493041_960_720

È questo il cambiamento? È davvero il ritorno al passato della motorizzazione che occupa ogni spazio urbano l’unica direzione che si intende prendere per mostrare la “novità”? Dov’è finito l’impegno alla “dieta del traffico”, ossia a togliere auto dalle città per renderle di nuovo vivibili e sicure, sottoscritto da tanti candidati, compreso il vicepremier Di Maio, in campagna elettorale?

 

Prendiamo atto – a seguito della nostra denuncia e del tamtam attraverso i social media – dell’importante impegno assunto dal Sottosegretario ai Trasporti Dall’Orco e delle reazioni negative degli Assessori dei Comuni di Milano, Bologna, Torino, Roma e di molte altre città. Chiediamo ora al Governo di trasformare con urgenza le parole in una decisione concreta e netta: nel primo decreto utile, questa norma assurda non va modificata, ma semplicemente e integralmente cancellata, per spazzare via ogni equivoco interpretativo ed evitare di riempire le città con migliaia di macchine in più.

 

Infatti i nostri centri storici, protetti per lo più da ZTL e solo in alcune strade e piazze da isole pedonali, vanno liberati da un eccessivo carico di auto di qualsiasi genere: non è più solo un problema di inquinamento, ma di occupazione dello spazio pubblico, di congestione, di sicurezza.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Le città 30 e la mobilità del futuro – Soluscions #3
Le città 30 e la mobilità del futuro – Soluscions #3

I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5
I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5

Qual è il futuro dei trasporti di fronte alle sfide dell’im-Mobilità? – Soluscions #2
Qual è il futuro dei trasporti di fronte alle sfide dell’im-Mobilità? – Soluscions #2

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "nazionale"