10 Dic 2018

Cibo sano e naturale: torna il mercatino di Let Eat Bi

Scritto da: Luca Deias

Mercoledì 12 dicembre, in via Serralunga 27 a Biella, è prevista la terza edizione dell'evento: saranno proposti numerosi assaggi dei produttori presenti e sarà possibile acquistare le specialità in vendita, tra frutta, verdura, miele e formaggi. La novità dell'evento della prossima settimana? A tutti i clienti verrà omaggiato un melo. Scopriamo tutti i dettagli!

Salva nei preferiti

Biella - Sta tornando l’evento all’insegna del cibo sano, locale e naturale: il punto vendita settimanale di Cittadellarte si prepara a celebrare una nuova festa del mercatino. Mercoledì prossimo, dalle 10.30 alle 15.30, saranno nuovamente proposte le eccellenze alimentari del territorio da parte di alcuni dei partner di Let Eat Bi. Anche in questa occasione, tutti i clienti potranno degustare gratuitamente le specialità in vendita e una serie di piatti preparati dagli stessi produttori presenti. Ma non solo, sono previste due grandi novità per questa edizione: sarà offerto il vin brulé e verrà dato in omaggio un melo ai clienti del mercatino. Nel corso della giornata dedicata al gusto e alla convivialità, infatti, in base alle quantità di spesa effettuata, verranno regalate piante di diversa grandezza. Oltre ai numerosi sapori locali e stagionali (dalla frutta alla verdura, dal miele ai formaggi fino al vino), saranno in vendita i prodotti di Let Eat Grow.

Il melo in omaggio
I meli che verranno offerte ai clienti sono già potati e di diversa tipologia: “Queste piante – spiega i nostri microfoni Marco Maffeo, titolare dell’azienda agricola Cascina Bozzola – sono varietà antiche, anche biellesi, non facilmente reperibili sul mercato. Quelle che omaggeremo sono anche resistenti alle malattie e chiunque, con un minimo di cura, può farle crescere nel proprio giardino. Saranno tutte consegnate su un porta innesto robusto quindi adatte a qualunque terreno, anche a quelli aridi o pietrosi”. Sono circa una ventina le varietà di piante presenti, che verranno date ai clienti in tre vasi di grandezze differenti (a seconda della spesa: con 12 euro una pianta piccola, con 20 euro una media e con 35 euro una grande).

cibo sano naturale torna mercatino let eat bi 1544400268

Let Eat Grow
Alla festa del mercatino, come accennato, sarà possibile acquistare i prodotti del progetto di Welfare Generativo ‘Let Eat Grow’, una filiera agroalimentare che mette a sistema le competenze di soggetti che si trovano in varie condizioni di fragilità. Il team del progetto, coordinando la rete di capacità della squadra, favorisce e permette la lavorazione e la vendita, attraverso un lavoro comune, di prodotti sani e locali. Quest’ultimo aggettivo è un termine chiave: la coltivazione di frutta e verdura, la trasformazione in composte, confetture e salse, la creazione di barattoli ed etichette avvengono sul territorio biellese grazie alla partnership che lega le tre realtà locali partner del progetto (Harambe, C.R.E.S.Co e Bottega dei Mestieri – Domus Laetitiae).

I produttori alla festa del mercatino
Chi saranno i partner di Let Eat Bi presenti? Cascina Bozzola di Occhieppo Inferiore, azienda agricola che produce numerose varietà di frutta e verdura; L’orto d’asporto di Cerrione, che coniuga innovazione e sostenibilità con una variegata proposta di ortaggi; La Crava Cuntenta di Masserano, specializzata nei prodotti caprini, dai formaggi fino allo yogurt; Frutteto di Bersej di Portula, azienda agricola che vende aceti, succhi di frutta, confetture e canestrelli; Green Italy, che offre una variegata scelta di prodotti a base di canapa sativa; Marco Lombardi de L’Orto dei Pari di Harambè di Ponderano con La Rete di Borriana e il Gruppo di Volontariato Vincenziano di Verrone. Anche in questa edizione, inoltre, si potrà acquistare anche il ‘Miele del Terzo Paradiso’ dell’Associazione Pacefuturo e sarà presente, per illustrarne le specificità, l’apicoltore Massimo Capellupo.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni
CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

L’agricoltura può contrastare lo spopolamento delle aree interne?
L’agricoltura può contrastare lo spopolamento delle aree interne?

La storia di A Cà du Ricci: oltre il biologico c’è la fiducia verso chi coltiva
La storia di A Cà du Ricci: oltre il biologico c’è la fiducia verso chi coltiva

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Sgomberato il presidio degli ulivi di Selargius contro il Tyrrhenian Link – INMR Sardegna #54

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"