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Palermo - La natura è un gioiello. O almeno lo può diventare. Non si tratta soltanto di un modo di dire, ma di un progetto che ha preso vita a Castelbuono, in provincia di Palermo, grazie alle energie di due sorelle, Ambra e Debora Mediati. “Chi semina raccoglie” infatti è il loro laboratorio di artigianato e allo stesso tempo il loro progetto di arte e di vita: le due creano gioielli con la natura, utilizzando ciò che spontaneamente lei ti dà. Bacche, semi, gusci, bucce sono la base delle loro creazioni, che diventano di volta in volta collane, orecchini o bracciali.
Si tratta di un lavoro lungo, spesso collegato anche ai tempi della natura e alle circostanze. Il tutto inizia con lunghe passeggiate fra le montagne, nei boschi, in spiaggia o semplicemente in campagna: questo è il primo momento della creazione, è il momento della scelta del materiale. In questo le ragazze si ritengono fortunate per il contesto in cui sono nate e cresciute, che è la cornice naturale delle Madonie e degli altri parchi attorno a Castelbuono.
Dopo la raccolta, inizia la vera e propria lavorazione del materiale: si pulisce, si modifica e si intaglia in base a dei bozzetti che rispecchiano una linea di massima. L’ultima parte è quella dell’essiccatura ed è la più lunga. Può avvenire d’estate, grazie ai raggi del sole, o di inverno, semplicemente vicino ad una fonte di calore come un camino. La maggior parte del materiale non ha bisogno di “aiuto” per conservarsi in maniera definitiva, ma ad alcuni materiali (come la buccia d’arancia) viene aggiunto un sottile strato di colla vinilica per evitare che si maceri.
A questo punto, quando l’ultima fase è completata, il gioiello è pronto e tutto è stato creato a zero impatto ambientale. Un elemento fondamentale per le due ragazze, che lo considerano un importante «valore aggiunto» e che rispecchia un po’ anche il loro stile di vita.
“Chi semina raccoglie” è stato infatti il risultato di una lunga evoluzione. Ambra ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Palermo e ha sempre avuto a che fare con sperimentazioni di questo tipo con materiali di riciclo, mentre Debora è laureata in Urbanistica. Le due hanno però deciso di unire i loro percorsi per costruirsi un futuro comune e soprattutto nella loro terra: «La Sicilia è stata importante nella nostra scelta. All’inizio era più un hobby che un progetto di vita, ma quando abbiamo concluso i nostri studi e abbiamo iniziato a chiederci cosa fare, ci siamo rese conto che la risposta ce l’avevamo già in mano».
Nonostante non sia l’unico lavoro delle due sorelle, “Chi semina raccoglie” è lavoro, passione, amore per la natura e si appresta a diventare un futuro per le due. Un progetto che, anche se ancora all’inizio, sta ricevendo risposte positive da parte del pubblico: «Per quanto riguarda la risposta del pubblico ci stiamo rendendo conto che c’è quasi una “presa di consapevolezza”: all’inizio la gente era un po’ perplessa, ma adesso c’è una risposta maggiore. Per questo noi vogliamo credere in questo progetto. Siamo positive».
Lavorando in questo modo, Ambra e Debora hanno scoperto un altro valore aggiunto: quello della solidarietà nelle relazioni umane. «Una cosa che abbiamo scoperto con il nostro progetto è stato anche il nesso con le persone,le relazioni che si vanno a creare. Molto spesso i conoscenti dopo aver conosciuto il nostro lavoro molto spontaneamente sono venuti a portarci i semi che avevano raccolto. Questo è anche molto importante e stimolante per noi, ci fa credere ancora di più nel progetto».
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