Centri per il volontariato e regione Piemonte insieme contro lo spreco alimentare
Seguici su:
Una rete connessa e integrata che include diverse realtà presenti sul territorio piemontese, unite per diffondere l’attenzione sul consumo di cibo: è la recentissima collaborazione che vedrà insieme la Regione Piemonte e i cinque Centri di servizio per il volontariato presenti nelle province piemontesi, impegnati per dar vita ad un progetto virtuoso e di ampia portata.
E’ stata approvata il 30 novembre la delibera che sancisce l’accordo di collaborazione, con l’obiettivo di dare vita ad un’azione strutturata e partecipata che vede nel cibo e nella sua tutela un importante obiettivo per il futuro. L’iniziativa prenderà avvio attraverso diverse azioni, tra le quali campagne di sensibilizzazione ed informazione che contribuiranno alla diffusione di conoscenze e di una maggior attenzione verso la cultura del cibo, del consumo, dello spreco alimentare e delle buone pratiche da attuare.
Sono cinque i centri che hanno aderito all’iniziativa: il Centro Servizi per il Volontariato “VOL.TO” di Torino e provincia, il Centro Servizi per il Volontariato – Società Solidale di Cuneo e provincia, il CSVAA – Centro Servizi Volontariato Asti-Alessandria, il CST-Centro Servizi per il Territorio Solidarietà e Sussidiarietà di Novara, il CVT-Centro Territoriale per il Volontariato di Biella e Vercelli e provincia.
Si tratta nel complesso di realtà attive nelle diverse province a favore di una cultura della solidarietà che promuova l’animazione territoriale, la creazione di nuove iniziative di volontariato ed il rafforzamento sul territorio di quelle esistenti.
Attualmente la Regione Piemonte si impegna a stanziare un totale di 200 mila euro per l’avvio del progetto, finalizzato all’iniziale realizzazione delle attività e alla messa in rete delle diverse progettualità locali che diano vita a nuove sinergie, occasioni ed opportunità, definendo successivamente le azioni concrete che coinvolgeranno da vicino i cittadini.
L’iniziativa vuole nel complesso aumentare la consapevolezza delle persone rispetto ai propri stili di vita e alle proprie abitudini nei confronti del cibo, che dovranno tradursi in scelte responsabili e lungimiranti. Si sottolinea in questo senso l’importanza del lavorare insieme attraverso la promozione di azioni e buone pratiche collettive capaci di avere ampie ricadute sul territorio grazie ad una collaborazione che coinvolge l’intera Regione.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento