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Roma, Lazio - È scientificamente provato che l’esposizione ai pesticidi può essere associata allo sviluppo di diverse patologie – neurodegenerative, neonatali, ormonali – nonché a problematiche a carico del sistema immunitario e persino all’insorgenza di tumori.
Si tratta di effetti ad oggi sottostimati, in quanto l’attuale valutazione del rischio considera l’esposizione al singolo pesticida, mentre non considera molti aspetti dell’esposizione multipla e cronica ai pesticidi. Escludendo l’esposizione in ambito professionale, ridotta grazie all’utilizzo di dispositivi di protezione individuali da parte dell’agricoltore, le persone maggiormente esposte sono quelle che vivono nelle zone rurali e particolarmente sensibili risultano essere i bambini e le donne in gravidanza.
Gli abitanti delle campagne, dunque, rappresentano le principali vittime delle contaminazioni legate ai trattamenti effettuati nei campi adiacenti alle abitazioni. E per tale motivo risultano, loro malgrado, esposti in maniera continuativa a cospicue dosi di prodotti fitosanitari per il cosiddetto “effetto deriva”. L’effetto deriva consiste nella dispersione a distanza dal luogo di applicazione delle molecole di principio attivo che, non raggiungendo la coltura da trattare o l’infestante da eliminare, si diffondono nell’ambiente circostante inquinando l’aria, l’acqua, il suolo e colpendo inevitabilmente chi vive nelle zone limitrofe.
La legge a riguardo è carente e inefficace, motivo per cui sempre più cittadini chiedono una riformulazione chiara e inequivocabile di un sistema di regole che tuteli e protegga realmente la popolazione rurale e sia in linea con il principio di precauzione.
Proprio a questo obiettivo è finalizzata la conferenza stampa prevista per martedì 4 dicembre presso la Sala stampa della Camera dei Deputati a Montecitorio, Roma. Durante l’evento verrà consegnata ai parlamentari presenti, la petizione online – he oggi ha superato le 25.000 firme – lanciata dal gruppo NO PESTICIDI per chiedere che siano fissate distanze di sicurezza chiare ed inderogabili e che sia stabilito l’obbligo di avvisare i residenti prima di ogni trattamento.
Tutto ciò affinché lo Stato si impegni a garantire, anche per chi vive in zone agricole, l’adempimento dell’articolo 32 della nostra Costituzione, volto a tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.
Intervengono la Deputata Silvia Benedetti (Gruppo Misto), Deputata Sara Cunial (M5S), il Dott. Renato Bottiglia (Amministratore del Gruppo Facebook NO PESTICIDI), la Dott.ssa Daniela Altera (Esperta valutazione del rischio), Maria Grazia Mammuccini (Responsabile Coalizione Stop Glifosato), la Dott.ssa Patrizia Gentilini (Oncologa ed Ematologa dell’ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente). Durante la conferenza stampa la Dott.ssa Elisabetta Campani leggerà il comunicato della Dott.ssa Fiorella Belpoggi, Direttrice Area Ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna.
Per contatti e informazioni:
Rossella Luchetta – rossella.luchetta@gmail.com
Elena Tioli – elenatioli@gmail.com
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