20 Nov 2018

L'inquinamento spinge le famiglie ad abbandonare le città

Scritto da: Redazione

Secondo uno studio condotto sugli alunni delle scuole di Londra, i bambini hanno perso fino al 5% della propria capacità polmonare a causa dell'inquinamento. Proprio la qualità dell'aria è diventato quindi un fattore determinante per la scelta della scuola e della residenza di molte famiglie.

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Un numero sempre maggiore di genitori sta disiscrivendo i propri figli da scuole anche rinomate per via della qualità dell’aria delle zone in cui si trovano. Alcuni di loro pensano addirittura di abbandonare le città per paura degli effetti che l’inquinamento atmosferico provocato dai veicoli diesel può avere sulla salute.

 

Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet ha rilevato che le emissioni dei motori a gasolio ostacolano la crescita dei polmoni dei bambini, provocando danni permanenti. La ricerca, condotta su un campione di più di 2000 studenti londinesi, è stato il primo studio in cui l’inquinamento da diesel ha rappresentato un fattore chiave.

3000“È stato rilevato che i bambini hanno perso fino al 5% della propria capacità polmonare”, ha detto Sarah MacFadyen della British Lung Foundation, che insieme al gruppo Client Earth ha fondato la rete dei Genitori per l’Aria Pulita, un gruppo che esercita pressione sui politici affinché adottino provvedimenti atti a migliorare la qualità dell’aria nelle città. “È una cosa che a loro non verrà mai restituita – ha aggiunto –, qualcosa che durante tutta la loro vita li esporrà al rischio di contrarre infezioni e problemi respiratori, tutto perché hanno respirato mentre andavano o tornavano da scuola, al parco o semplicemente in giro insieme alle loro famiglie”.

 

Un sacco di informazioni – incluse discussioni su forum online, sondaggi condotti presso i genitori e prove anedottiche fornite da enti sanitari – suggeriscono che le preoccupazioni dei genitori stanno diventando tanto forti da indurli a considerare la qualità dell’aria come un fattore determinante nella scelta della scuola per i propri figli, mentre un numero più ridotto ma in costante crescita di famiglie sta abbandonando del tutto le città.

 

“È incredibile che nel 21esimo secolo i genitori britannici debbano arrivare a trasferirsi con le loro famiglie per sfuggire a un inquinamento illegale che minaccia i loro figli”, ha dichiarato Andrea Lee di Client Earth. “Questo accade quando il Governo non vuole investire risorse e attuare politiche per risolvere quella che sta diventando una crisi sanitaria”.

 

Ben Paul, un architetto che vive con la moglie nella zona di Bloomsbury, nel centro di Londra, ha detto che ha cominciato a preoccuparsi dell’inquinamento atmosferico dopo la nascita del suo primo figlio, nove anni fa. “Stavamo pulendo i muri quando hanno cominciato a diventare neri”. Paul ha iniziato a frequentare associazioni ambientaliste e a monitorare la qualità dell’aria, “quasi ovunque non conforme ai limiti imposti dalla legge europea”, ha evidenziato.

 

Ora ciò che vede come una serie di fallimenti da parte delle amministrazioni locali e nazionali nella lotta all’inquinamento lo hanno spinto a progettare un futuro fuori città: “Siamo al punto in cui stiamo già pensando a trovare una nuova scuola per mio figlio. Dobbiamo forse rimanere in questa zona, che non ha registrato riduzioni significative dell’inquinamento negli ultimi cinque anni? Alcuni provvedimenti allo studio potrebbero portare piccoli miglioramenti, ma sono piuttosto scettico”.

 

Quest’anno l’associazione no profit Living Streets ha consegnato un rapporto al Ministro dei Trasporti chiedendo azioni urgenti per migliorare i percorsi casa-scuola. L’associazione, che ha denunciato che più di 2000 istituti scolastici sono nella zona in cui i valori dell’aria sono oltre i limiti, ha reso pubblici dei dati che mostrano che l’inquinamento atmosferico è il primo criterio di scelta per il 10% delle famiglie che devono decidere dove mandare i figli a scuola e un fattore importante per il 25%.

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Un sondaggio condotto da Mumsnet ha rilevato che alcuni genitori sono così preoccupati da aver pensato di trasferirsi. Quasi il 40% delle mamme e papà dell’area metropolitana londinese ha pensato di lasciare la propria casa, mentre nelle altre aree urbane questa percentuale scende al 28%. In un post recente su Mumsnet, una madre ha spiegato che lei e suo marito vorrebbero mandare loro figlio in una delle due scuole private dell’area sud-ovest di Londra, una delle quali dista 12 minuti di autobus e l’altra 45 minuti. Ha detto che avevano deciso per la prima, cambiando però idea in seguito per via dei dati relativi all’inquinamento dell’area in cui si trovava.

 

MacFayden ha evidenziato che un numero sempre maggiore di genitori che vivono in aree urbane hanno considerato seriamente l’ipotesi di abbandonare la città: “È una cosa di cui abbiamo avuto molte testimonianza ed è chiaro che la gente è preoccupata”, ha dichiarato. “Questa tendenza è destinata a crescere in futuro. Una serie di battaglie contro i politici che hanno fallito nel combattere l’inquinamento hanno risvegliato la coscienza delle persone”.

 

Scandali come quello che ha coinvolto la Volkswagen hanno anche attirato l’attenzione sull’impiego della tecnologia: i genitori più aggiornati adesso si servono di app per monitorare la qualità dell’aria delle varie strade della città in modo da evitarle mentre accompagnano i figli a scuola.

 

“Sull’inquinamento atmosferico esistono tantissime informazioni. Sappiamo per certo che può causare il cancro ai polmoni a persone con patologie polmonari. Li espone a rischi molto gravi. Molte pubblicazioni hanno messo in relazione la qualità dell’aria con diversi tipi di tumore, diabete, Alzheimer e obesità”.

 

Qui l’articolo originale.

 

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