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Ravenna, Emilia-Romagna - No, non è fantascienza: oggi stampare case è davvero possibile! Non solo: è anche una soluzione che potrebbe rivoluzionare il settore abitativo, che avrebbe finalmente l’occasione di liberarsi dei connotati negativi che spesso assume oggi – quelli legati all’impatto ambientale, al consumo di suolo, ma anche agli incidenti sul lavoro – e diventare un comparto perfettamente ecosostenibile.
Se questo avverrà, buona parte del merito andrà attribuita a Massimo Moretti, fondatore e CEO di WASP, un progetto romagnolo di cui abbiamo già parlato in passato. Ci eravamo lasciati con Massimo e il suo team al lavoro su uno stampante 3D alta 12 metri in grado di stampare un’abitazione.
https://www.youtube.com/watch?v=m3WZdDAsWCI
Bene, il 6 ottobre a Massa Lombarda (RA) è stata presentata Gaia, la prima casa stampata in 3D e realizzata con materiali locali e naturali: argilla, limo, sabbia, paglia di riso, lollo di riso e calce idraulica. Ci sono volute poche settimane per terminarla e ha prestazioni e caratteristiche davvero singolari. Abbiamo chiesto a Mauro di illustrarcele.
Dopo anni di lavoro siete arrivati a un risultato storico: come vi sentite?
L’azienda è molto soddisfatta ed orgogliosa del risultato ottenuto e apprezza l’interesse manifestato in questi giorni dal pubblico. WASP è consapevole al contempo che questo traguardo è solo una parte della missione aziendale, che rimane focalizzata sull’obiettivo, più volte dichiarato, di fornire tecnologie utili alla vita e al benessere dell’uomo.
I materiali sono ecologici e locali: quali sono i vantaggi di avere una filiera chiusa e a km0?
Gaia rappresenta un caso unico al mondo, perché è la prova tangibile che i principi dell’economia circolare possano essere applicati nel settore delle costruzioni e della tecnologia 3d. Gaia è il frutto di un impiego limitato e ottimizzato delle risorse del territorio agricolo, che attraverso la tecnologia sono state convertite in un complesso involucro edilizio dal minimo impatto ambientale.
Quali sono le prestazioni e il comfort di questa casa?
Le prestazioni termiche hanno superato le aspettative progettuali, e si sono rivelate veramente molto soddisfacenti. La trasmittanza termica media della muratura stampata del modulo è 0,249 W/m^2K e rende possibile, grazie alle ottime prestazioni degli elementi di solaio e copertura, la catalogazione di Gaia in classe energetica A4.
A livello di costi è molto meno cara di una casa normale?
Affrontare la valutazione dei costi di costruzione, comparando l’edificio stampato in 3d con l’attuale costruzione tradizionale, non è corretto perchè non sensibilizza il possibile cliente al portato tecnologico della stampa 3d. Risulta invece adeguato confrontare le opportunità offerte dalla tecnologia 3d in termini di efficienza costruttiva, di articolazione spaziale e di prestazioni energetiche.
Molti potrebbero sollevare il problema del rischio di disoccupazione per i lavoratori del settore edile. È possibile che ciò accada?
La stampa 3d è una tecnologia alternativa alle costruzioni tradizionali e, nonostante l’offerta costruttiva proposta, non rappresenta un sistema concorrenziale all’attuale modo di costruire. Si può ipotizzare, invece, attraverso tale tecnologia una nuova formazione destinata al lavoratore edile per gestire la complessità dell’innovativo cantiere basato sulle stampanti 3d.
Avete in programma qualche iniziativa per far conoscere questa novità in giro?
Stiamo sviluppando nuovi progetti di costruzione, in grado di avanzare quanto già dimostrato con le presentazioni di Gaia e Crane WASP. Siamo sempre disponibili a prospettare nuove collaborazioni, con l’obiettivo di condividere l’esperienza maturata da anni nel settore, e di finalizzarla alla visione aziendale.
Quali sono i tempi perché questa tecnologia edile si possa diffondere?
L’interesse e lo sviluppo e di costruzioni attraverso la stampa 3d è in crescita esponenziale, tuttavia è ancora difficile immaginarsi una vera e propria diffusione sul mercato nei prossimi anni. WASP sarà protagonista nell’evoluzione di tale tecnologia offrendo nuove prospettive costruttive e nuovi modelli dell’abitare.
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