Senza categoria
3 Ott 2018

Quattro giovani progetti per il futuro della montagna

Scritto da: Francesco Bevilacqua

Abbiamo intervistato Chiara, Francesco, Chiara e Giacomo, quattro dei quattordici partecipanti al campus ReStartAlp che ci hanno parlato dei loro progetti per rilanciare l'economia montana.

Salva nei preferiti

Li abbiamo incontrati in una giornata molto importante per loro, quella del pitch di presentazione alla commissione di esperti del programma ReStartAlp, promosso da Fondazione Edoardo Garrone e Fondazione Cariplo per sostenere i giovani aspiranti imprenditori montani.

 

È stato il momento che forse più di tutti ha segnato il passaggio delle loro idee all’età adulta, quando da sogni nel cassetto si sono trasformate in progetti imprenditoriali concreti e ben strutturati, con tutte le carte in regola per portare una ventata di innovazione che possa valorizzare il tessuto economico delle aree montane, spesso considerate – a torto – marginali e depresse.

 

Proprio il dialogo con il territorio e la valorizzazione delle sue peculiarità sono fra gli obiettivi principali dei ragazzi. Chiara Spigarelli ad esempio, attraverso il suo progetto “Vello d’Oro” si propone di trovare una soluzione al grande problema dello smaltimento che grava sulla filiera della lana: essendo considerata un rifiuto speciale, gli allevatori incontrano grandi difficoltà e la concepiscono come un prodotto scomodo da smaltire.

 

«La presentazione del mio progetto – racconta Chiara commentando il pitch in cui ha esposto la sua idea alla commissione – ha avuto un impatto molto forte perché dopo averne parlato in aula, averlo sviscerato in ogni modo possibile e aver assorbito tanti consigli, ho dovuto presentarlo in maniera seria e completa. Questo lo ha fatto risultare non solo un sogno nel cassetto, ma un’idea imprenditoriale solida e importante da far conoscere».

 

Anche Francesco Trovò, che partecipa al programma con il progetto “Future is Nature Playground”, è grato a ReStartAlp, poiché lo ha aiutato molto a far crescere la sua idea di impresa: «Per due mesi e mezzo ho avuto la possibilità di focalizzarmi solo su questo. Inoltre avere una schiera di professionisti che ti seguono e ti aiutano è un plus che non si trova tutti i giorni».

 

Francesco ha in mente di creare una vasta area verde sulla quale verranno realizzate attività ludiche per un pubblico adulto. Parallelamente alle attività verranno proposte forme di pernottamento e ristorazione non convenzionali, con una fortissima componente naturale.

pitch restartalp 2

Fare rete è un altro aspetto su cui i ragazzi si sono concentrati molto. Ed è proprio ciò su cui verte l’idea di Chiara Brigatti, che vuole attivare sinergie nella filiera bosco-legno in Valtellina. «Il mio progetto – spiega – si propone di creare una rete che racchiuda tutti i professionisti della filiera: architetti, ingegneri, dottori forestali, imprese boschive, segherie, falegnamerie. Tutti in un’unica realtà che cerca di valorizzarsi e crescere insieme».

 

«Il campus è stato fondamentale perché mi ha messo in pochissimo tempo in contatto con tante realtà differenti», racconta Chiara, che nei prossimi mesi avvierà sul territorio una co-progettazione al fine di rendere ancora più concreta la sua idea. «Ogni realtà presentata è stata un tassello aggiuntivo alla crescita personale e professionale della mia idea di impresa».

 

Conclude questa carrellata il progetto presentato da Giacomo Riccobono, incentrato sulla valorizzazione del Sentiero Italia, un itinerario di più di seimila chilometri che si snoda lungo tutto il paese unendo diversi cammini, dalla Calabria al Piemonte.

 

Giacomo lo illustra brevemente: «Prevediamo due fasi: una relativa alla percorrenza del sentiero, con un cammino di nove mesi durante i quali faremo una campagna prevalentemente di comunicazione; una seconda durante la quale andremo ad attivare quelli che saranno i nostri servizi turistici, quindi pacchetti e vendita di guide, documentari video e documentari fotografici».

 

Anche lui è entusiasta dell’esperienza di ReStartAlp: «Il campusmi ha aiutato tantissimo da vari punti di vista, fra cui anche quello umano e personale; è stata un’ottima esperienza perché ho avuto modo di conoscere tanti aspetti attuali riguardanti la nostra società che spesso vengono trascurati».

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"