Sotto sgombero la Cianfrusoteca, uno dei primi negozi senza soldi d'Italia
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Lecce, Puglia - Questo è il post che scriviamo con maggiore dispiacere. Prima di scriverlo, ci siamo concessi qualche settimana di riflessione anche perché non è affatto semplice scrivere queste righe. Nel pieno di agosto ci è stata recapita la richiesta da parte dell’Amministrazione comunale di Salice Salentino di sgomberare i locali adibiti al progetto Cianfrusoteca per destinarli ad “altro uso”, senza fornire spiegazioni e proposte d’alternativa.
Il progetto, nato nel 2010, avviato grazie al bando regionale “Principi Attivi” è stato realizzato con la disponibilità del Comune di Salice Salentino ad accoglierlo sul proprio territorio, valutato l’innovativo profilo ambientale, sociale e culturale. Adesso, il progetto, che in questi anni ha raccolto onori in campo nazionale, primo esempio in tutta Italia di mercato stabile dello scambio non monetario, entra nel suo momento peggiore.
Non nascondiamo la difficoltà di gestione avuta negli ultimi anni per un progetto totalmente fondato sull’impegno volontaristico e nella radicalità di un’idea che ha voluto collocarsi in uno spazio di non mercato, di economia non monetaria, puntando tutto su scambio, dono e reciprocità. Nella società del consumo compulsivo, dove l’economia gira solo intorno al denaro, la scelta di un progetto critico e alternativo nello stesso tempo a quel modello non poteva presentarsi in altro modo.
Concepita come bene comune, la Cianfrusoteca, in questo lungo periodo intercorso dal 2010 ad oggi, ha accolto una vastità incredibile di beni, che sono stati ricollocati prima che diventassero inutilmente un rifiuto. Oltre alla funzione ambientale, per la quale è stata concepita, ha svolto negli anni una funzione sociale importante.
Moltissime famiglie sono state aiutate in questi anni di crisi profonda, moltissimi bambini che vivono in povertà sono stati resi felici attraverso il dono di una bicicletta, di un gioco. Oggetti, beni, tutte cose che ancora in buono stato non finivano in una discarica ma attraverso il riuso tornavano a nuova vita fino al loro deperimento definitivo.
La Cianfrusoteca è un progetto culturale, è un processo culturale, critico e alternativo a quello attuale e come tutti i processi culturali hanno bisogno di moltissimo tempo e costanza. Viviamo da anni la difficoltà di agire in territori sprovvisti di una politica di lunga visione. Sempre abbiamo dovuto batterci e combattere con una politica di corto respiro guidata e pervasa da logiche che nulla hanno a che vedere con il bene comune.
Noi ci arrendiamo di fronte all’incapacità politica di recepire, accettare e supportare la proposta di sfida culturale.
Non ci arrenderemo nel portare avanti le nostre idee e i nostri progetti pensando ancora che una altro mondo è possibile!
Il piano di sgombero dell’immobile per la consegna delle chiavi: mercoledì 19 e 26 settembre dalle ore 17:00 alle ore 19:30 apertura ai CianfrusoAmici per scarico crediti acquisiti sulla CianfrusoCard. Aperto anche ad Associazioni, famiglie e singole persone. Chiediamo agli amici, sostenitori e a tutte quelle realtà con cui in questi anni abbiamo collaborato, di far girare quanto più è possibile la notizia per far sì che quasi nulla dei beni all’interno della Cianfrusoteca vada a finire in discarica ma torni, per l’ultima volta, a nuova vita. Grazie.
Info: 3478425837
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