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Dopo la pausa estiva ReStartAlp è ripartito con un viaggio studio in Valle d’Aosta. Coerentemente con la sua impostazione didattica pragmatica e operativa, il programma di incubazione per nuove imprese sulle Alpi, voluto da Fondazione Cariplo e Fondazione Edoardo Garrone, ha consentito ai partecipanti di entrare in contatto con chi in queste zone vive e lavora, aiutandoli a comprendere la filosofia, i meccanismi gestionali, le filiere e, non ultimo, lo spirito della montagna.
L’idea è quella di mostrare ai ragazzi il territorio e i suoi attori, ma soprattutto cosa si sta facendo qui per riuscire a rivitalizzarlo. Più vedono formule pragmatiche e sentono testimonianze concrete di chi ce l’ha fatta o ce la sta facendo, più riescono a trarre ispirazione e a individuare modelli da imitare.
Modelli dunque: di ospitalità, di produzione, di cura del territorio, di creazione di nuove forme imprenditoriali in linea con le tendenze attuali e, al tempo stesso, rispettose del tessuto locale. Ad esempio la filiera corta di verdure e prodotti caseari tipici, commercializzati attraverso la vendita diretta e a km0 per venire incontro alla grande richiesta che sta cominciando a provenire dalle città.
Parlando di ospitalità, gli aspiranti imprenditori hanno visitato la baita dello scrittore Paolo Cognetti in Val d’Ayas, che diventerà un ostello per ospitare i nuovi frequentatori della montagna. Hanno anche conosciuto Remigio, che nel suo b&b A Barma Drola si siede accanto al fuoco e racconta le storie della montagna, invitando i suoi ospiti a fare lo stesso.
I corsisti hanno imparato anche qualcosa sulla non facile gestione agronomica delle aree verdi, parlando con gli operatori forestali che quotidianamente monitorano, mappano e curano il lariceto nato dal rimboschimento di vecchi pascoli.
«Tutto questo serve a dare ai ragazzi la visione a 360 gradi di ciò che offre il territorio, in maniera molto pratica», spiega Alessandra Gentile, coordinatrice didattica del progetto. In questa direzione è andato anche l’incontro con Patta Libra e NaturaValp, imprenditori locali che hanno raccontato le loro attività per rendere l’idea di cosa si fa sul territorio per perseguire l’obiettivo di ripopolare queste aree e dare una forma nuova e diversa al vivere la montagna, oltre la stagione sciistica, con formule alternative.
Tutto ciò senza perdere di vista un altro dei task di ReStartAlp, ovvero aiutare i ragazzi a concretizzare le loro idee imprenditoriali. In quest’ottica il piano didattico prevede un modulo formativo dedicato al laboratorio di creazione d’impresa, che consente ai partecipanti di mettere a punto un business plan accurato ed economicamente sostenibile.
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