Quando Iron Man combatte per il Terzo Paradiso
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Torino - Iron Man, il noto supereroe Marvel, è arrivato a Cambiano. No, non è uscito un nuovo kolossal di supereroi e nemmeno Robert Downey Junior, l’attore che interpreta il personaggio, ha fatto tappa al comune piemontese. Che attinenza ha, allora, Tony Stark con la cittadina cuneese? Nel contesto dell’iniziativa “Cambiano come Montmartre”, è andata in scena una performance dedicata al Terzo Paradiso ed è in questo frangente che ha fatto un’apparizione il supereroe, o meglio una sua rappresentazione. L’iniziativa artistica, dall’evocativo titolo “Si può fare di più senza essere eroi: riusa il cervello”, si è fatta portatrice di un messaggio di sostenibilità, comunicato attraverso il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto. Nel primo cerchio i materiali naturali, nel secondo quelli di recupero, e nel terzo cerchio, quello centrale, Iron Man, con un’armatura realizzata con materiale di scarto e rifiuto.
L’arte, inoltre, ha comunicato un messaggio di sostenibilità attraverso momenti ludici. “Si può fare di più senza essere eroi: riusa il cervello” era a tutti gli effetti un gioco. Ecco alcuni dettagli: l’attività era aperta a tutti, adulti e bambini; i materiali dell’iniziativa erano oggetti di recupero, elementi naturali e utensili di uso comune; dopo l’iscrizione, i partecipanti dovevano dividersi a squadre (o in singoli) e realizzare oggetti creativi formati dall’assemblaggio di materiali di recupero ed elementi naturali posizionandoli nel cerchio centrale, vicino ad Iron Man. La strategia? Organizzare al meglio i ruoli per recuperare i materiali presenti, riuscendo a ideare e realizzare la propria opera nei tempi previsti (20 minuti). Un’apposita giuria ha infine valutato i lavori con un criterio di creatività.
“Un aspetto della realizzazione della performance da sottolineare – ha spiegato ai nostri microfoni Alberto Guggino, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso – è la partecipazione dell’artista Giorgio Scioldo che ha insegnato ai partecipanti l’arte dello Stone balancing. È stato importante, perché l’equilibrio necessario a realizzare queste composizioni rappresenta la ricerca di armonia tra natura e manufatto. Le composizioni, naturalmente, venivano collocate nel cerchio centrale, mentre le pietre da usare si trovavano nel primo cerchio della natura. Per quanto concerne Iron Man, è stato realizzato dagli amici di OffGrid Italia, grandi protagonisti di questa rappresentazione. Loro saranno presto sotto i riflettori per il progetto ReLand che hanno in cantiere. Credo sia importante – conclude – dedicare un pensiero all’assessore Daniela Miron, instancabile cuore/anima/cervello dell’iniziativa. Ha dimostrato una grande capacità di aggregare facendo squadra in modo umile e completamente al servizio di tutti. Una risorsa speciale e preziosa per realizzare nella pratica il nostro Terzo Paradiso”.
La sostenibilità, inoltre, non è stata una delle tematiche portanti della sola performance, ma ha anche accompagnato le altre attività in programma dell’evento. Durante “Cambiano come Montmartre”, infatti, si è tenuta una conferenza che ha visto come relatore Luca Mercalli (presidente della Società Metereologica italiana e giornalista), incentrata sul tema della sostenibilità ambientale, e un incontro a cura di Silvana Nota intitolato “Ri-Usi d’Artista: Dalle avanguardie del Ready Made/Object Trouve alle più recenti sperimentazioni della Recycling Art”. Nell’arco della giornata, inoltre, erano visitabili mostre fotografiche, d’arte figurative e collettive, e sono andati in scena interventi di arte partecipata. Si è tenuta anche la premiazione del concorso di pittura “Giacomo Grosso”, un’iniziativa artistica organizzata nel contesto dell’evento.
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