Un carrello di design per curare gli spazi comuni
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Torino - Quando ci troviamo a dover descrivere che cosa racconta Italia che Cambia, spesso diciamo che racconta le storie di persone che di fronte ad un problema non si chiedono “se” ma “come” possono fare a risolverlo, piccolo o grande che sia. Persone che non delegano, che rimettono al centro la responsabilità individuale, che poi a volte diventa collettiva, in grado di contaminare positivamente l’ambiente intorno.
Ricordarsi che ognuno di noi può fare qualcosa, che può incidere nella propria realtà, è prima di tutto un atteggiamento da allenare. E ha a che fare con l’amare, con il prendersi cura. Qualcosa che dovrebbe venirci più facile per quanto riguarda l’ambiente che abitiamo. Amare il luogo che si abita inizia dal piccolo, dal prendersi cura di quello spazio in prima persona. “Guardo, vedo, agisco”, senza entrare nel lamentarsi e senza dimenticare di segnalare alle istituzioni dove c’è bisogno di intervenire.
È per questo che ci piace molto l’iniziativa promossa all’interno del progetto “Culture e pratiche dell’abitare: un polo di comunità” (progetto sostenuto dal bando “Abitare una casa, vivere un luogo” della Compagnia di San Paolo) che si terrà questo venerdì presso i Bagni Pubblici di via Agliè.
Un workshop il cui obiettivo è realizzare un carrello attrezzato con tutti gli utensili utili alla pulizia. Un carrello delle pulizie che sarà poi a disposizione di chiunque voglia pulire il marciapiede di fronte alla propria abitazione o spazi comuni come parchi e piazze.
Non solo… il carrello sarà realizzato con Izmade, impresa sociale che opera nel campo dell’eco-design autoprodotto, unendo design, artigianato, sostenibilità intesa come utilizzo di materiali di recupero e attenzione al futuro smaltimento dell’oggetto.
I partecipanti al workshop saranno invitati a realizzare uno dei tasselli con cui si chiuderà il carrello. Il legno di riuso sarà tagliato, decorato con il numero civico della propria abitazione e fissato alla struttura metallica. Il risultato sarà un’installazione pratica e a disposizione di chiunque voglia prendersi cura dello spazio pubblico.
L’appuntamento è per venerdì dalle 17,30 alle 20,30.
“Abitare una casa, vivere un luogo”
La Compagnia di San Paolo, attraverso il Programma Housing e l’Area Filantropia e Territorio, sostiene lo sviluppo di esperienze innovative a uso sociale finalizzate a sviluppare nuove pratiche e servizi legati all’abitare sociale che permettano di attivare spazi fisici e virtuali per renderli disponibili alle comunità, generando un impatto sociale positivo e favorendo processi di collaborazione e cittadinanza attiva.
Sostiene idee progettuali per interventi che mirano a realizzare progetti di abitare solidale, di miglioramento delle condizioni abitative, di sviluppo delle comunità locali, di cura e valorizzazione del territorio di prossimità, di memoria dei luoghi e di cittadinanza. Rientrano in questi ambiti progetti finalizzati a promuovere la partecipazione attiva dei residenti e indirizzati a migliorare: la qualità della vita nel proprio contesto abitativo; la qualità delle relazioni tra condòmini, tra diverse generazioni e tra il condominio e i servizi del quartiere; la cura e la gestione di spazi pubblici o privati di prossimità.
“Culture e pratiche dell’abitare: un polo di comunità”
L’iniziativa finanziata da “Abitare una casa, vivere un luogo”, si sviluppa su tre direttrici di interesse: l‘”Officina di Comunità”, dove gli abitanti potranno trovare o mettere a disposizione le competenze necessarie per realizzare piccoli interventi migliorativi delle condizioni abitative; lo “Spazio Pubblico”: cura e gestione di spazi pubblici, per sviluppare reti sociali; “un quartiere e una casa”: accompagnamento sociale per favorire la consapevolezza dell’abitare.
Foto copertina
Didascalia: Progetto del carrello di Izmade
Autore: Izmade
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