17 Set 2018

Caccia, riapre la stagione. “Ritorno alla preistoria”

Scritto da: ENPA

“Il mondo politico locale continua a voler tornare indietro nel tempo, ad un mondo preistorico e barbaro”. È quanto denuncia l'ENPA in riferimento alla stagione venatoria che, apertasi ieri in tutte le regioni, vede secondo l'associazione un generale peggioramento della situazione per quanto riguarda la tutela degli animali, anche quelli considerati in declino.

Salva nei preferiti

Domenica 16 settembre in tutte le regioni si è aperta ufficialmente la stagione venatoria, che, in realtà, grazie al “regalo” di amministrazioni compiacenti e legate alla vecchia politica, è iniziata con le preaperture del 1° settembre. Preaperture che sono già state segnate da numerosi “incidenti” di caccia con vittime umane e dalla morte di migliaia di animali selvatici. Anche quelli che il mondo scientifico internazionale ha classificato in declino.

 

“La stagione venatoria 2018/2019 – commenta Andrea Brutti dell’ufficio Fauna Selvatica di Enpa – vede un generale peggioramento della situazione poiché le Regioni continuano ad emanare calendari palesemente illegittimi, che violano consapevolmente sentenze di Tar e di Consiglio di Stato, che ignorano i pareri dell’ISPRA e che concedono sempre più possibilità di sparo. Persino alle specie il cui stato di conservazione è negativo. Eppure, le amministrazioni regionali hanno il dovere di tutelare la biodiversità, e non hanno certo la libertà di disporne a piacimento, svendendo gli animali selvatici in cambio di una manciata di voti”.

hunting-1761192_960_720

Come se ciò non bastasse, continuano le inutili discussioni sulla possibilità di dare il via libera  alla cattura di uccelli come richiami vivi e di autorizzare, tramite legge, deroghe permanenti che autorizzino un regime di caccia a specie vietate. “L’arroganza di questi amministratori, che tentano per motivi elettoralistici di riempire i carnieri dei cacciatori, sfida le nostre leggi nazionali, le sentenze della Corte Costituzionale, persino quelle della Corte di Giustizia Europea che – prosegue Brutti – ha già condannato il nostro Paese per gli abusi commessi con le deroghe. La Lombardia, ad esempio, sta riproponendo una legge sul tema delle deroghe sapendo perfettamente che tale strada è già dichiarata illegittima. In caso di sanzioni, siano gli amministratori pubblici a pagare di tasca propria”.

 

Intanto, i ricorsi presentati ai TAR da Enpa e dalle associazioni animaliste e ambientaliste stanno facendo il loro corso e stanno ottenendo già alcune sospensive; ciononostante, il mondo politico locale continua a voler tornare indietro nel tempo, ad un mondo preistorico e barbaro – nemico degli animali – profondamente ignorante e spesso in malafede. Fortunatamente, ci sono speranze: il Ministero dell’Ambiente, anzitutto, che è custode della Biodiversità, ma anche la tanto bistrattata Europa con le sue Direttive, che impongono regole senza le quali si assisterebbe alla totale distruzione del nostro patrimonio faunistico.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Gli orsi sono pericolosi? I numeri dicono che la caccia uccide 220 volte di più
Gli orsi sono pericolosi? I numeri dicono che la caccia uccide 220 volte di più

Umani, lupi, orsi, cinghiali, cervi: come convivere? – Soluscions #1
Umani, lupi, orsi, cinghiali, cervi: come convivere? – Soluscions #1

I veri safari etici non sono quelli che vediamo su Instagram
I veri safari etici non sono quelli che vediamo su Instagram

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il mandato d’arresto internazionale per Netanyahu e Gallant e gli effetti che avrà – #1025

|

Rinascita verde a Gragnano: il nuovo Parco del Vernotico tra storia e innovazione

|

Agricoltura di precisione: quali sono i vantaggi delle tecnologie al servizio dei produttori?

|

È arrivata l’era della cura: finisce l’antropocene, inizia il curiamo-cene

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

string(9) "nazionale"