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Nella mia carriera professionale è sempre più facile imbattersi in quelle che un tempo credevo patologie marginali o addirittura rare. Quella che ho incontrato con più frequenza è appunto la Sclerosi Multipla. Spinta quindi dalle necessità dei miei pazienti, mi sono ritrovata ad approfondire (con corsi, letture e nuovi studi scientifici) più volte il tema dell’alimentazione in questa particolare condizione arrivando a creare una sorta di vademecum nutrizionale o protocollo. Siccome molto spesso si disconosce questa patologia o la si sottovaluta, facciamo un piccolo excursus in modo da capire cos’è la sclerosi multipla e come possiamo approcciarvi attraverso l’alimentazione per migliorare le condizioni generali dell’organismo.
Cos’è la Sclerosi Multipla
La definizione da manuale della patologia è: “La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante”. Ma cosa significa? In parole povere è la distruzione progressiva della mielina, una sostanza importantissima che riveste gli assoni neuronali e ne permette la corretta funzionalità. Viene chiamata “multipla” proprio perché questo danno avviene in più punti del sistema nervoso centrale con predilezione per i nervi ottici, il cervelletto e il midollo spinale. Le zone che sono danneggiate e quindi senza mielina vengono definite “placche”. Alla base c’è un’azione del sistema immunitario che si rivolge direttamente verso la mielina dei neuroni e la attacca, generando prima un’infiammazione e poi una distruzione con la formazione di “cicatrici”.
I sintomi della malattia
I sintomi della SM sono molto variegati perché dipendono dalla zona del sistema nervoso che viene intaccata dalla demielinizzazione. In genere un “episodio” si presenta con problematiche di alterata sensibilità agli arti o affaticamento agli stessi (difficoltà a prendere oggetti, difficoltà a camminare, rigidità), ma anche come alterazioni della vista. Potrebbe esserci dolore diffuso o anche paresi di una parte del corpo, come anche difficoltà linguistiche e di coordinazione. Ad ogni ricaduta questi sintomi ricompaiono e spesso intaccano anche la vescica e la parte finale dell’intestino andando a causare problemi di incontinenza.
Le cause della malattia
Ad oggi sono del tutto incerte, ma il meccanismo che è alla base della malattia è appunto una reazione del sistema immunitario nei confronti della mielina. Dal punto di vista statistico è stato visto che le casistiche di SM peggiorano allontanandosi dall’equatore. Non è una malattia a forte trasmissione genetica e il fatto che si riscontri con una bassa probabilità nello stesso nucleo familiare indica solamente che i soggetti sono esposti allo stesso stile di vita. Essendo infatti una malattia autoimmune è infatti scatenata da moltissimi fattori.
Tipologie di Sclerosi Multipla
La sclerosi multipla non ha un’unica forma, bensì varia per intensità e progressione nel tempo:
- RIS: SINDROME RADIOLOGICAMENTE ISOLATA
Nella quale il paziente scopre di averla avuta solo dopo una risonanza magnetica fatta per altri motivi. Non presenta quindi i sintomi tipici della malattia.
- CIS: SINDROME CLINICAMENTE ISOLATA
Si definisce così l’evento sclerotico isolato nel tempo e chi ne ha sofferto non è detto sviluppi mai la patologia
- SM-RR: RECIDIVANTE-REMITTENTE
È la più comune, alterna periodi di malattia acuta a periodi di benessere. Può essere di tipo peggiorativo nel tempo oppure di forma tendenzialmente stabile.
-SM-SP: SECONDARIAMENTE PROGRESSIVA
In genere è la progressione della malattia di quelli che inizialmente sono stati diagnosticati come SM-RR. È quindi caratterizzata da un periodo più altalenante (la SM-RR) che poi peggiora progressivamente. In questo caso le ricadute e la progressione sono sempre più invalidanti.
-SM-PP: PRIMARIAMENTE PROGRESSIVA
È la malattia a decorso invalidante più rapido in cui si ha un progressivo peggioramento dei sintomi e le ricadute sono sempre più pesanti.
Purtroppo ad oggi non è possibile, a fronte di uno o più episodi di SM, diagnosticare un andamento della malattia, la cui prognosi è quindi molto incerta. Quello che è invece certo è che attraverso un corretto stile di vita e una corretta alimentazione possiamo migliorare le condizioni generali dell’organismo supportandolo durante il decorso della malattia in modo da limitare e fronteggiare le ricadute. Attraverso l’alimentazione è infatti possibile andare a limitare l’attacco del nostro sistema immunitario nei confronti della mielina e a ridurre l’infiammazione cronica che peggiora la situazione.
L’alimentazione per la Sclerosi Multipla
Gli alimenti da prediligere in caso di sclerosi multipla sono dunque quelli che vanno a diminuire l’infiammazione e lo stress ossidativo dell’intero organismo: vegetali colorati e frutta. Questi sono infatti ricchi di antiossidanti essenziali per proteggere il sistema nervoso e fronteggiare gli eventi sclerotici.
È inoltre importante andare a nutrire al meglio le cellule cerebrali che, come sappiamo, lavorano principalmente con il glucosio. È però stato visto che le cellule neuronali danneggiate non riescono a svolgere questo compito andando incontro a malnutrizione. In questo caso è importante fornire acidi grassi a corta catena (come l’olio di cocco) che possano sostituire il glucosio.
È utile ridurre gli zuccheri semplici che favoriscono la produzione di AGE proinfiammatorie a seguito dell’iperproduzione di insulina: meglio zuccheri complessi come gli amidi di cui sono ricchi i cereali integrali. Questi ultimi apportano poi una buona fonte di fibra che aiuta ulteriormente ad abbassare l’indice glicemico dei pasti (e quindi a ridurre l’insulina).
Recenti studi suggeriscono di ridurre il glutine che andrebbe a peggiorare l’infiammazione intestinale (aumento della permeabilità), aumentando la reattività nei confronti delle proprie cellule (e quindi aumentando l’effetto autoimmune) e peggiorando la disbiosi.
Ormai all’unanimità si consiglia di ridurre drasticamente o eliminare i latticini in quanto proinfiammatori.
Integrazione alimentare
Molto spesso appositi integratori possono migliorare moltissimo la qualità della vita delle persone affette da Sclerosi Multipla o realmente ridurre la frequenza delle recidive. Quelli da prendere in considerazione sono:
- Gli acidi grassi Omega 3
Sono degli ottimi alleati per mantenere bassi i livelli di infiammazione sistemica, andando a proteggere la mielina dei neuroni. Inoltre sono in grado di prevenire (soprattutto il DHA) i sintomi depressivi che possono accompagnare la patologia. Da recenti studi è stato visto che una corretta assunzione di questi acidi grassi può ridurre le ricadute sia in intensità che in numero e migliorare la qualità della vita. È importante quindi che le persone affette da SM controllino i livelli di omega 3 che assumono con la dieta, integrando, se necessario, con appositi integratori.
– La vitamina D
La vitamina D è essenziale per tutti gli esseri umani e nel caso della SM è uno dei fattori di rischio evidenziati. Viene prodotta grazie all’esposizione solare e al giorno d’oggi l’inquinamento atmosferico e i nostri stili di vita limitano fortemente la produzione corporea di questa importante sostanza, portandoci spesso ad avere valori ematici troppo bassi. Nel caso delle persone affette da questa patologia è bene tenere sempre alti i livelli di vitamina D (fatevi le analisi) sia attraverso l’esposizione solare, sia attraverso l’integrazione. In molti paesi del mondo stanno sperimentando con il cosiddetto “Protocollo Coimbra” una cura per la SM attraverso maxi-dosi di vitamina D (ovviamente sotto controllo medico) che pare avere moltissimi risultati.
– La vitamina B12
È una vitamina essenziale per la creazione della guaina mielinica e quindi deve essere presa in considerazione dalle persone affette da SM. Deve essere dosata attraverso le analisi del sangue ed essere in un range accettabile (sopra i 450): in caso di carenza va integrata.
– Il Magnesio
L’uso del magnesio è davvero molto utile nelle persone che sono affette da sclerosi multipla: riduce sia lo stress psicologico (che favorirebbe l’infiammazione sistemica) che gli spasmi muscolari. Rilassa infatti la muscolatura involontaria ed è ottimo per prevenire i crampi. In alcune persone allevia molto il senso di affaticamento che accompagna la patologia.
– L’olio di Cocco
Essendo un acido grasso a corta catena va ad essere metabolizzato dal nostro organismo per creare energia al posto del glucosio. Nelle cellule nervose danneggiate dalla demielinizzazione infatti si assiste ad un abbassamento del metabolismo degli zuccheri e quindi ad una malnutrizione cellulare. È quindi molto importante per le persone affette da SM (e da moltissime altre patologie neurodegenerative) utilizzare dosi di olio di cocco che permette di ridurre l’infiammazione neuronale e rigenerare i neuroni danneggiati nutrendo regolarmente le cellule nervose.
– I fermenti lattici
Nel momento stesso in cui avviene un danno cerebrale il nostro secondo cervello, l’intestino, viene compromesso. In particolare si assiste ad una disbiosi intestinale con annesse varie problematiche (diarrea, stipsi, meteorismo, facilità alle infezioni). Molto utili sono in questo caso fermenti lattici AD ALTO DOSAGGIO: in Italia ne esiste un tipo studiato appositamente per le persone affette da sclerosi multipla.
Pertanto, sebbene ad oggi secondo la medicina ufficiale non sia possibile guarire da questa patologia neurodegenerativa, la gestione della malattia attraverso una corretta alimentazione e un’adeguata integrazione può consentire alla persona di migliorare nettamente la sua qualità di vita.
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