6 Ago 2018

ReStartAlp 2018: le voci dei giovani aspiranti imprenditori di montagna

Scritto da: Alessandra Profilio

Contribuire a trasformare un'idea o un sogno in un'attività imprenditoriale concreta e sostenibile che permetta ai giovani di costruire il proprio futuro in quelle zone di montagna piene di potenzialità ma spesso abbandonate e sottovalutate. Nasce con questo obiettivo il percorso formativo ReStartAlp.

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ReStartAlp è il percorso proposto da Fondazione Garrone, in continuità strategica con il progetto ReStartApp, e Fondazione Cariplo all’interno di AttivAree, un programma intersettoriale mirato alla rinascita di due aree interne lombarde – la parte dell’Appennino dell’Oltrepò Pavese e le Prealpi delle valli bresciane
Trompia e Sabbia – mediante progetti di riattivazione territoriale.

Dall’agricoltura alla gestione forestale, dall’allevamento all’agroalimentare, dall’artigianato al turismo e alla cultura. All’edizione 2018 – che per il terzo anno consecutivo si svolge a Premia, nella provincia di Verbano Cusio Ossola – partecipano 14 giovani aspiranti imprenditori che hanno idee di impresa innovative e sostenibili nelle filiere tipiche della montagna.

Il Campus residenziale gratuito ha una durata di 10 settimane, dal 18 giugno al 28 settembre 2018, (con una pausa intermedia dal 30 luglio al 2 settembre). Il programma prevede attività di didattica, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze in azienda, testimonianze e casi di successo, visite a realtà produttive virtuose e destinazioni montane.

Finalizzato a sviluppare idee di impresa e avviare una start up, il percorso formativo di ReStartAlp prevede un’esperienza di una settimana presso realtà imprenditoriali del territorio montano per dare ai partecipanti al campus la possibilità di confrontarsi con titolari d’azienda e professionisti e vivere da vicino e in prima persona il lavoro e la gestione quotidiana di un’impresa. L’esperienza sarà di supporto allo sviluppo dei progetti, pertanto il partecipante viene orientato verso un’azienda affine alla realtà imprenditoriale che egli intende avviare.

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ReStartAlp: dalla teoria all’esperienza in azienda. Le voci dei protagonisti

“La mia partecipazione a ReStartAlp si sta rivelando molto utile per capire come rendere economicamente sostenibile il mio progetto, individuare i possibili sbocchi della mia attività, ridefinire e focalizzare la mia idea iniziale. Sono sicuro che questa esperienza mi indirizzerà verso la via giusta”, racconta Lorenzo Galliano, 22enne di Cuneo e aspirante imprenditore agricolo (il nome della sua azienda è “Arpijése”, a Niella Tanaro in provincia di Cuneo) che, come previsto dal percorso formativo, sta svolgendo la sua esperienza aziendale presso l’Azienda agricola Marco Bozzolo a Viola (CN).

“L’esperienza in azienda sta andando benissimo: il titolare, Marco Bozzolo, mi sta aiutando a capire come fare le cose e anche a livello umano mi sta trasmettendo preziosi insegnamenti. Credo che anche in futuro manterrò i rapporti con Marco e con la azienda”.
Da parte sua anche Marco si dichiara soddisfatto: “Credo che la divulgazione sia molto bella e per questo abbiamo deciso di ospitare in azienda Lorenzo, che ci sta aiutando moltissimo. Ritengo che l’esperienza in azienda di un ragazzo giovane sia molto utile e io stesso avrei voluto partecipare ad un percorso simile prima di cominciare la mia attività”.

Tra le partecipanti a questa edizione di ReStartAlp vi è anche Nora Piccini, giovane di Venezia che ha deciso di lasciare la città e trasferirsi tra le montagne friulane dove sta avviando un’azienda agricola improntata sull’allevamento di pecore da latte di una razza autoctona friulana in via d’estinzione. Il nome del suo progetto è “L’ama”, a Lama di Som, nel comune di Caneva.

“Porto avanti questo progetto da circa due anni e mezzo ma ho ancora bisogno di competenze soprattutto sul piano economico, organizzativo e di marketing. ReStartAlp riesce a fornire molto bene questo tipo di formazione, ti fa conoscere posti e persone che possono aiutarti nel cammino di progettazione e realizzazione della tua idea imprenditoriale. Credo poi che un grande punto di forza di questo progetto sia rappresentato dal fatto che il campus permette di creare una rete di imprenditori di zone diverse, favorendo uno scambio di idee e anche momenti piacevoli extra formazione.

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“Grazie all’esperienza presso la Cascina Finocchio Verde – aggiunge Nora – sto conoscendo da vicino il mondo delle pecore e ho imparato a preparare dei formaggi tipici di questo luogo. È bellissimo imparare a realizzare un prodotto di cui, se non fossi venuta qui, non avrei neanche scoperto l’esistenza. Inoltre, dopo l’esperienza qui ho rivalutato il modo in cui vorrei progettare il caseificio che ho in programma di avviare”.
E Cristian Lauer, titolare della Cascina, afferma: “È un piacere trasmettere quello so a Nora”.

Aprire un’Osteria artistica resiliente in Valtellina, ovvero un luogo di condivisione, buon cibo e tanta cultura. È questo invece il sogno di Simone Picco, 32 enne di Vimercate (MB). “Ho avuto questa idea e, stanco del mio lavoro in ufficio, ho deciso di mandare la mia richiesta a ReStartAlp… ed ora eccomi qui”, racconta Simone.
“Credo che questo campus possa dare un prezioso aiuto per realizzare un’idea che si ha in testa da un po’ ma che non si è ancora concretizzata per mancanza di risorse o esperienze. Durante questo percorso abbiamo la possibilità di conoscere i giovani che hanno partecipato alle edizioni precedenti, ma anche imprenditori affermati, agricoltori e ristoratori che riportano la loro testimonianza. Se qualcuno ce l’ha fatta vuol dire che è possibile farlo: ascoltare la loro storia rende più concreto il sogno di tutti”, conclude Simone che per la sua esperienza in azienda ha scelto la realtà “Reis cibo libero di montagna”.

Fare imprenditoria in montagna: un’opportunità per i giovani e il territorio

Nora era stanca della vita di città, Simone del suo lavoro in ufficio e del traffico. Tra i giovani partecipanti alla terza edizione di ReStartAlp c’è chi ha scelto di intraprendere questo percorso perché mosso dal desiderio di cambiare vita e di instaurare un rapporto più stretto con la montagna, la natura e le tradizioni autentiche.

“In questi territori – afferma Marco Bozzolo, titolare dell’azienda agricola che porta il suo nome – abbiamo un enorme bisogno di giovani che tornino all’agricoltura e al turismo ed è bello vedere che i giovani tornano qui perché credo che questi posti abbiano potenzialità enormi. Ritengo che oggi sia più semplice avviare un’attività in montagna rispetto ad altre zone perché ci sono molti aiuti ed essendoci stato prima un completo abbandono oggi c’è la possibilità di avere delle terre a buon prezzo. Con un approccio innovativo si possono fare moltissime cose”.

Un elemento è però essenziale: “Chi vuole vivere e lavorare in montagna – afferma Juri Chiotti, titolare di “Reis cibo libero di montagna” – deve aver ben chiaro che oggi è fondamentale avere un’attenzione particolare per il territorio e un profondo rispetto per l’ambiente. È necessario far vivere o rivivere un luogo nella maniera più sostenibile possibile. Per questo quando una persona decide di avviare un progetto è importante che scelga un luogo che le si addice: in tal modo sarà più propensa a prendersene cura”.

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