6 Ago 2018

video#1 – Medicina Tradizionale Cinese: l’Oriente in un ospedale di Napoli

Scritto da: Annalisa Jannone

Un reparto di medicina integrata di un ospedale di Napoli offre prestazioni pubbliche di medicina tradizionale cinese e fitoterapia. Il responsabile, il dott. Ottavio Iommelli, ci racconta la sua esperienza e il rapporto con la medicina convenzionale donandoci una visione originale del concetto di salute e della ricchezza delle opportunità terapeutiche.

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Campania - Napoli, Ospedale San Paolo, entrando si avverte subito di essere in una realtà atipica, straordinaria rispetto al contesto: un ambulatorio di medicina integrata, di MTC (Medicina Tradizionale Cinese) e fitoterapia.

 

Il reparto da anni subisce la minaccia di chiusura per mancanza di fondi e viene costantemente difeso dai professionisti che ci lavorano e dalla comunità che la frequenta. Eppure è un’oasi capace di accogliere le persone in un clima di rispetto e profondo senso della cura.

 

Il responsabile del reparto, dott. Ottavio Iommelli, dal ’92 ha perseverato nello scopo di offrire a tutti, ad ogni strato sociale, prestazioni pubbliche di MTC e Fitoterapia.

 

 

Iommelli ci racconta che, da fenomeno di moda delle classi medio borghesi, le cure naturali e tradizionali sono ora richieste da moltissimi che desiderano ridurre, eliminare o integrare i farmaci di sintesi. Sono gli stessi pazienti che spingono affinché il medico si aggiorni e proponga alternative efficaci.

 

“Oltre ad un miglior rapporto medico-paziente e ad un ventaglio ampio e ricco di possibilità terapeutiche, siamo riusciti a dimostrare di poter risparmiare, alla collettività, decine di migliaia di euro per diverse patologie. La soddisfazione delle persone ci spinge a continuare”.

 

Ormai la MTC e la fitoterapia sono entrate negli organi sanitari istituzionali mondiali e nella formazione e ricerca universitaria. Continua a raccontare Iommelli: “Sempre più studi clinici ne validano l’efficacia se non addirittura una chiara indicazione di maggior successo terapeutico rispetto ai trattamenti convenzionali, in specifiche patologie. Sarebbe opportuno che tutti i medici avessero delle nozioni di base di fitoterapia per affrontare meglio il vastissimo uso che se ne fa. Perché rifiutare a priori un’opportunità terapeutica confermata dalla stessa produzione scientifica? Ad esempio la sola Curcuma ha più di 13.000 studi clinici pubblicati, nessun farmaco è stato così studiato”.

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Iommelli aggiunge che la conoscenza della filosofia della MTC aiuterebbe tutti a capire meglio il paziente, il contesto e il conflitto fisico. “La salute non può prescindere da un’armonia mentale. Il taoismo ci insegna che siamo parte indissolubile di quel flusso continuo, ritmico e circolare, fatto di unione e complementarietà, con cui la natura si manifesta. Ma è importante anche l’apporto del confucianesimo: il rispetto delle regole, dei limiti, dell’ordine ci può aiutare a relazionarci meglio con ciò che avviene, con ciò che è”.

 

Questi spunti di riflessione possono favorire atteggiamenti più sani e scelte sagge, cioè maggior benessere. “La salute si coltiva imparando ad essere se stessi, a manifestare se stessi superando le conflittualità con la crescita in consapevolezza, coltivando la duttilità e il rigore. Questo porta ad una maggiore sicurezza di se e, man mano, alla libertà di esprimersi, di manifestarsi e agire: non contro, ma con, insieme a…”.

 

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Le informazioni contenute in questo portale/articolo sono puramente informative e sono di natura generale. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi di qualsiasi natura, che qui dovessero essere citati, non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico- paziente. Niente di ciò che viene descritto in questo testo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro, a scopo diagnostico o terapeutico, per qualsiasi malattia o condizione fisica senza il parere diretto del proprio medico. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Il sito contiene collegamenti ad altri siti Internet, Italia Che Cambia non è responsabile dei contenuti dei predetti siti Internet.

 

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