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Il nuovo rapporto presentato da ISPRA di alcuni giorni fa, descrive un’Italia ancora più vulnerabile rispetto ai dati del 2015. Il 91% dei comuni italiani si trova in zona a rischio idrogeologico. Nel 2015, l’anno della precedente rilevazione, la percentuale di Comuni a rischio era dell’88%. Ulteriore dato preoccupante è che la superficie potenzialmente soggetta a frane è maggiore del 2,9% rispetto al 2015 e quella potenzialmente allagabile è del 4%. Considerando solo le aree classificate con il livello più alto di pericolosità per frane e alluvioni la percentuale nazionale è del 16,6%, pari a 50.000 chilometri quadrati.
Il tasso di disastri in Italia è cresciuto del 350% negli ultimi 20 anni (Corriere della Sera, 2008). In particolare sono allarmanti le cifre illustrate da Cineas (consorzio nazionale per le ingegnerie delle assicurazioni): “Dal 1944 al 2012, lo Stato italiano ha speso una media di 3,5 miliardi di euro all’anno per i danni da calamità naturale (considerando complessivamente terremoti ed eventi alluvionali). Tra il 2010 e il 2012, la spesa media è stata di 7,1 miliardi di euro all’anno, la spesa per i fenomeni calamitosi di tipo idrogeologico è cresciuta del 190% (fonte: The natural catastrophe protection gap in Italy”.
All’interno di questo scenario molto preoccupante nasce a Milano, a settembre del 2017, BretMaps, una app per dispositivi mobili per segnalare situazioni di pericolo idrogeologico. Si tratta di una startup innovativa a vocazione sociale, grazie all’interesse e agli studi realizzati da Gaia Guadagnoli, 26 anni, originaria di Rieti e laureata in politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo, con tesi in economia dello sviluppo.
Bretmaps nasce all’interno delle mura universitarie sulla spinta di una necessità reale di dare una risposta a un problema che l’ha riguardata anche direttamente, visto che Gaia è originaria delle zone colpite dal terremoto nell’agosto del 2016. Una terribile esperienza che, unita al suo percorso di studi, ha sollecitato una riflessione profonda sul modo di gestire le emergenze, in particolare per quanto riguarda la condivisione delle informazioni, la gestione delle squadre di supporto, la comunicazione e la partecipazione diretta dei cittadini.
La comunicazione in emergenza assume una rilevanza fondamentale che necessita, però di essere affrontata nel nostro Paese, in modo organico e funzionale e in cui le tecnologie a nostra disposizione, possono avere un ruolo fondamentale nel fare la differenza, anche tra la vita e la morte.
L’obiettivo di BretMaps è quello di rendere più efficiente la risposta d’emergenza attraverso lo sviluppo di una piattaforma che funge da vero e proprio gestionale delle emergenze, permettendo di razionalizzare gli sforzi in termine di risorse umane e materiali e di coinvolgere direttamente i cittadini nella segnalazione di eventi in essere e nella ricezione di notizie e istruzioni, direttamente dalle istituzioni e dei comportamenti preventivi da adottare. Gli interventi saranno più mirati ed efficaci, anche grazie a mappe satellitari aggiornate che verranno messe a disposizione in caso di disastro.
I soggetti istituzionali e non, coinvolti nel progetto sono in primo luogo i Comuni, la Protezione Civile e tutte le associazioni di volontariato. Hanno mostrato particolare interesse al progetto anche le compagnie assicurative, le cui polizze dedicate ai disastri naturali sono decuplicate negli ultimi anni.
Attualmente si sta diffondendo il progetto in diversi territori, colpiti da problematiche diverse, e l’obiettivo più a lungo termine è sicuramente quello di rendere questa piattaforma lo strumento principale per la gestione delle squadre di soccorso, che troppo spesso risentono della mancanza di una sistematica organizzazione degli interventi, con conseguenti sprechi in termini di tempo, denaro, risorse umane e materiali.
Il beneficio delle Amministrazioni Pubbliche e dei cittadini
Ogni territorio è diverso ed esposto a problematiche differenti e peculiari: spesso le Amministrazioni stesse non conoscono a fondo i problemi della propria zona in tempo reale. Tuttavia, i cittadini, possono dare un contributo importante nell’inviare, sulla piattaforma, informazioni, ad esempio, sullo stato dell’argine confinante con la propria casa o della strada che percorrono ogni giorno per andare e tornare dal posto di lavoro.
La messa in sicurezza anche di una piccola metratura di argine ad esempio può, in situazioni di piena, evitare l’allagamento di un intero quartiere, andando fortemente ad incidere sul costo di ripristino a seguito di un evento calamitoso. Il diffondersi di una cultura della prevenzione gioverà tutte le parti in causa: prima di tutto i cittadini, che diventeranno sentinelle attive del proprio territorio e contribuiranno alla protezione dello stesso, alle piccole e medie imprese (sono 79.530 quelle a rischio in italia secondo l’ISPRA), alle istituzioni che, facendo davvero prevenzione, spenderanno 5 volte meno in sede di ricostruzione post evento (Sole24Ore, 2017). Si tratta di un sistema win-win per tutti gli attori coinvolti.
Il progetto ha vinto due importanti riconoscimenti, il premio Youth in Action for SDGs di Fondazione Italiana Accenture, e il premio University Startup Competition di JA Italia, è arrivato finalista nella competizione di StartCup Lombardia, vincendo il premio “Tavolo Giovani” di Camera di Commercio di Milano e ha vinto il bando SIAVS della Regione Lombardia. BRETmaps è inoltre inserita nella top100 delle migliori startup italiane di StartupItalia.
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