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Parma - A raccontarci la storia di Mangia la foglia bio, ecogastronomia di Parma, è Patrizia Ziveri, chef e insegnante di cucina naturale, che assieme a Carla Soffritti e Pietro Tambini ha aperto un luogo unico e che va in una direzione un po’ diversa rispetto alla tradizione della regione. “Mangia la foglia bio”, infatti, è un’ecogastronomia naturale, biologica, ma soprattutto vegana e che del mangiar bene – per se stessi e per l’ambiente – ha fatto uno stile di vita e di lavoro. “Innanzitutto proponiamo soltanto ingredienti biologici. E non è poco”, racconta Patrizia Ziveri. “La nostra è una cucina vegana e i nostri cibi sono sempre freschi, non abbiamo congelatore né microonde e ce ne vantiamo”.
Ma non si tratta soltanto di cibo. La filosofia che sta dietro il locale coinvolge un insieme di fattori: oltre al benessere della persona, ad esempio c’è il rispetto per l’ambiente: “La nostra è un’ecogastronomia perché il locale è stato arredato con mobili di upcycling, nel senso che abbiamo dato vita ad oggetti ormai in disuso: vecchi cassetti, una lavagna, ecc. Ma è ECO anche perché si mangia usando solo piatti, posate e bicchieri totalmente compostabili. Ancora, è ECO perché le consegne avvengono attraverso un fattorino in bicicletta”.
Un altro elemento, poi, è la condivisione: creare un posto allegro, “dove la gente mangiando possa sentirsi in armonia anche con persone sconosciute”, è stato anche uno degli intenti che ha guidato la fondazione e la creazione di questo locale. Un posto allegro e colorato, che rinverdisce una zona un po’ morta di Parma.
Condivisione di cibo, di momenti, ma anche di una cultura che ha le radici negli studi dei tre soci fondatori: “Noi ci proponiamo di fare provare una esperienza sia sensoriale sia intellettuale. Proponiamo quindi a chi ci viene a conoscere un modo sano e gustoso di mangiare con concetti che sono stati mediati dagli studi e dalle esperienze nel campo”. Da qui si arriva allo scambio di ricette fra proprietari e clienti, alla conoscenza di una cultura che spesso si ignora o che viene banalizzata. “Ecco che quindi i nostri clienti prima provano l’esperienza di piatti cucinati con amore poi sono incuriositi a conoscere la cultura che sta dietro al nostro lavoro, ecco quindi i corsi di cucina dove scambiamo non solo ricette ma anche esperienze di vita quotidiana”.
Possibile che un piccolo locale di Parma voglia fare la differenza? Lo scopo, ambizioso, di “Mangia la foglia bio” è quello di “incidere sulla qualità della vita comune”. È per questo che propone un servizio che va al di là del semplice “locale in cui si va a mangiare”. Infatti, organizzano catering, matrimoni, feste di laurea, ma soprattutto corsi di cucina naturale, che danno al pubblico saperi specializzati e in grado di indirizzare chi vuole mangiar bene.
“Francamente più che il PIL ci interessa la FIL ‘Felicità Interna Lorda’, perché sappiamo che il cibo è un portentoso strumento per il buonumore. E, oltre a soddisfare il piacere del palato, con un’alimentazione genuina si guadagna in bellezza, salute, forma e longevità”.
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