“Forhum”, quando l’arte urbana trasforma un mercato
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Biella - A Biella, ancora una volta, tracce di trasformazione sociale responsabile innestate dall’arte: nel comune di Cossato, il mercato coperto sarà oggetto di uno speciale restyling che coinvolgerà gli artisti e la comunità locale. Il progetto s’intitola “Forhum”: il nome evocativo è un richiamo ai forum dell’antica Roma e sta per for-humans (per gli umani), in quanto deriva dalla necessità di scendere in piazza e coinvolgere in maniera diretta chi vive il mercato coperto, centro nevralgico della città. L’obiettivo finale? Creare simbiosi e continuità tra gli artisti, che lavoreranno all’esterno, e tra i venditori e i clienti che vivono il mercato all’interno. Una proposta artistica avviata oltre sei mesi fa con il lavoro preventivo dell’associazione di promozione sociale Better Places Aps: i suoi membri, in particolare la Howler Cru, in collaborazione con il Laboratorio Artistico Pietra, hanno gestito lo svolgimento dell’intero progetto utilizzando differenti metodi di partecipazione che hanno prodotto una mappatura sociale, sonora e visiva del luogo.
La fase clou
Dopo una lunga organizzazione ecco arrivare il momento clou di Forhum: dal 3 al 20 agosto dieci artisti internazionali specializzati in arte urbana dipingeranno tutte le pareti esterne del mercato coperto di Cossato, in un mosaico di opere d’arte una diversa dall’altra. Anche oltre il 20 agosto il progetto continuerà, con le opere che dialogheranno con il mercato nella sua attività giornaliera, mostrando così la scopo iniziale del progetto, ovvero creare un continuum tra l’interno e l’esterno.
Il dietro le quinte
Il progetto Forhum, è curato dall’associazione di promozione sociale Better Places Aps di Biella con la direzione artistica di Howler Cru e del Laboratorio Artistico Pietra (Torino). L’iniziativa, inoltre, è promossa dal Comune di Cossato e sostenuta da Cittadellarte.
Gli artisti
Scopriamo tutti gli artisti che metteranno la loro impronta nel mercato coperto: Artez, artista serbo con uno stile illustrativo che ricerca ricerca concetti nelle scene di vita reale e ne restituisce rappresentazioni personali, pur lasciando spazio all’immaginazione del fruitore; Seacretive, artista che spazia dai muri ai tessuti, proponendo uno stile lineare che riempie le superfici di personaggi e dettagli naturalistici, spesso formando grandi texture decorative; Kamimani, art director molisana, che fonde pulizia e modernità grafica con una naturalezza primitiva delle figure umane; Julia Rio, artista svedese con uno stile geometrico e spigoloso che si contraddistingue per cromie accese e composizioni dinamiche; Smake, calligrafo campobassano, che fa emergere nelle sue opere l’armonia fra l’arte antica della calligrafia e l’evoluzione della lettera moderna; Etnik, artista nato come writer, che opera su forme architettoniche attraverso l’analisi e la critica di agglomerati urbani; Vostok & Hide, due artisti che operano in coppia e lavorano come designer e fotografi fondatori dello studio creativo Quiet Propaganda a Torino; Chofele e Meliska, coppia di illustratori e componenti della Howler cru che si è occupata della direzione artistica del progetto Forhum.
Articolo tratto dal Journal
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