Barbabuc, salute e crescita personale ad alta quota
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Torino - Promuovere la salute ed il benessere in senso globale attraverso una serie di attività legate a vari ambiti: alimentazione, yoga, medicina tradizionale cinese, macrobiótica, educazione emozionale, arte, artigianato e agricoltura. Il tutto, ad alta quota. Nasce da un sogno e con questo obiettivo Barbabuc, associazione culturale che ha sede ad Angrogna, piccolo comune montano in provincia di Torino. Per saperne di più abbiamo intervistato uno dei soci fondatori, Alberto Trovato.
Com’è nata l’associazione?
L’associazione è nata sette anni fa per la volontà di tre persone che hanno voluto trovare un posto dove sviluppare le attività legate ai loro interessi e ai loro studi: io, che ho studiato Medicina Tradizionale Cinese, la mia compagna, cuoca macrobiotica e consulente, ed una insegnante di yoga, che ora però non partecipa più a questo progetto. Io e la mia compagna viviamo in questo posto per sei mesi l’anno circa, la restante parte dell’anno abitiamo in Spagna.
Abbiamo aperto due anni fa dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione di questo posto. L’associazione non riceve finanziamenti ed è senza scopo di lucro. Le entrate derivanti dalle attività vengono investite nell’associazione stessa. A noi va bene così perché per noi è un lusso stare in questo luogo meraviglioso. Siamo a 1120 metri di altezza e qui c’è un’energia stupenda. Le persone vengono qui, si incontrano, trasmettono quello che sanno. Ognuno porta la propria parte a questo mondo. C’è anche una zona camping ed una yurta mongola.
Di quali temi si occupa Barbabuc?
Ci occupiamo di salute in senso globale. Questo spazio è aperto a chi vuole proporre attività legate all’alimentazione, allo yoga o ad altri argomenti che riteniamo coerenti con la nostra visione. I soci possono proporre qui gratuitamente i loro corsi.
Da quali città provengono le persone che frequentano l’associazione?
A poco a poco ci stiamo facendo conoscere e ultimamente vengono qui persone da Torino, Ivrea, Milano. Sono state qui anche persone del Belgio.
Perché il nome Barbabuc?
Barbabuc è il nome di una pianta utilizzata anche in cucina, dalla radice al fiore. In Piemonte ci sono risotti, frittate o altri piatti tipici in cui viene usato questo fiore.
Che riscontro state avendo?
Quest’anno è stato una grande sorpresa e abbiamo avuto un riscontro molto positivo. Io nutrivo da 30 anni il sogno di andare a vivere in montagna e seguire i miei interessi. Per concretizzarlo abbiamo lasciato i nostri lavori. Adesso bisogno di trovare una sostenibilità economica che ci permetta di portare avanti questa associazione, che crescerà con i suoi tempi.
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