17 Lug 2018

Rivitabitare: permacultura dei beni immobili

Scritto da: Leslie Griffiths

Una nuova cultura dell'abitare sta nascendo, Rivitabitare coglie questa sensibilità emergente proponendo progetti abitativi che seguono i principi della permacultura, non solo nella riqualificazione dei beni immobili attraverso un approccio ecologico e sociale, ma anche nelle relazioni con le persone.

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Biella - Spesso è difficile quantificare razionalmente l’entusiasmo e la positività scaturite da incontri con persone che mettono l’anima in quello che fanno, in un lavoro che rispecchia i propri valori e le proprie passioni.
È questa la sensazione lasciata dall’incontro con Andrea Mondin, fondatore della cooperativa di produzione e lavoro nata dalla realtà precedentemente mappata su Italia che Cambia come Edilcasa s.n.c con sede a Biella.

Andrea racconta di come, qualche anno fa, l’incontro con la Cooperativa IRIS sia stato un momento significativo nell’evoluzione dell’impresa e nella nascita di Rivitabitare, un progetto basato sulla permacultura dei beni immobili.

Ispirandosi al modello olivettiano, all’economia del bene comune e spinto da una grande passione per la natura, il progetto vuole rispondere alle esigenze odierne dell’abitare attenendosi ai principi della permacultura, non solo nella riqualificazione dei beni immobili attraverso un approccio ecologico e sociale, ma anche nelle relazioni con le persone.

Nel suo percorso, Andrea è stato affiancato da un team affiatato di progettisti, architetti ed esperti della comunicazione che condivide gli stessi valori di trasparenza, co-responsabilità e confronto e accompagna gli interessati attraverso un percorso di consapevolezza dei propri bisogni relazionati al luogo, al comfort abitativo, al valore dei materiali naturali ovvero quello di “poter toccare con le proprie mani i materiali utilizzati senza temere irritazioni”, e al risparmio energetico.

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L’intento di promuovere una nuova cultura dell’abitare si concretizza inoltre in progetti quali la Filiera del Legno, atto a valorizzare le risorse boschive biellesi e creare modelli costruttivi innovativi, la riqualificazione a basso impatto ambientale ed energetico del Condominio solidale Casa Torrione – palazzina storicamente costruita per operai tessili, che oggi ospita donne in situazioni di marginalità sociale e la sede di associazioni e imprese che operano nel campo del bene comune, tra cui Edilcasa – e infine la progettazione di abitazioni collaborative che offrono, oltre ad alloggi privati, spazi adibiti alla condivisione, alle relazioni umane e allo sviluppo di progetti comuni.

In particolare, hanno recentemente scoperto il grande potenziale della Cascina Piasere a Zubiena – due ettari e mezzo di bellezza, luce, biodiversità e un’eccezionale patrimonio architettonico a cui ridare vita.

Zubiena è un paesino immerso nella natura della collina morenica della Serra, vicino all’abbraccio delle montagne biellesi, alla ricca storia della Riserva Naturale della Bessa, a Biella, Ivrea e a un’ora da Torino. Vi si trovano ancora un piccolo negozietto di alimentari, l’ufficio postale, la scuola e prefino un centro di smielatura comune.
Qui, Rivitabitare, ha esplorato, sognato, analizzato e infine progettato uno spazio di abitare collaborativo in armonia con la natura circostante in cui è possibile creare attività agricole, di accoglienza, educazione, o imprenditoria sociale tramite cui ottenere un reddito sostenibile valorizzando le diverse biodiversità del territorio e di coloro che lo vivono.

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Secondo il progetto redatto, visibile sul sito di Rivitabitare, l’antico immobile, caratterizzato da grandi arcate e volte in mattoni, può ospitare ampi locali di convivialità e laboratori al piano terreno in aggiunta a cinque unità abitative private di varie dimensioni ai piani superiori. I terreni invece possono essere adibiti a frutteti, orti, prati per l’allevamento di animali e spazi in cui valorizzare e apprezzare ciò che già esiste, come ad esempio il grande ciliegio che attira a sè grandi e piccini e sembra racchiudere e custodire nei suoi frutti rossi memorie perdute del luogo.
La forza di questo progetto è rappresentata della partecipazione e dal coinvolgimento nel percorso di progettazione e creazione dell’identità del luogo da parte di chi è interessato, chi sente risuonare dentro di sè i valori dell’aiuto reciproco, del bene comune e della libertà nel fare comunità ed è pronto ad assumere un ruolo attivo nell’evoluzione del progetto.

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Chi vuole saperne di più, si sente incuriosito dall’arte di vivere insieme, dubbioso o alla ricerca di nuove forme di abitare non potrà mancare ai due aperitivi a tema “Cohousing Drinks” previsti il 19 e il 27 luglio dalle 19 alle 21:30 presso Casa Torrione in Via Rosselli 18 a Biella. Sarà l’occasione per scoprire i diversi aspetti dell’abitare collaborativo, i potenziali di questo progetto e incontrare persone con cui condividere sogni, bisogni e senso di comunità.

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