Coabitazione Giovanile Solidale: ultimi giorni per diventare coabitante!
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Torino - Anche per l’anno 2018, le Coabitazioni Giovanili Solidali di Torino ripropongono l’iniziativa per la selezione di nuovi coabitanti che potranno prendere residenza temporanea in diversi quartieri della città. Il progetto è realizzato dalla Città di Torino e ATC, l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, in collaborazione con l’Associazione ACMOS, la Cooperativa Synergica, l’Associazione CICSENE, la Cooperativa Il Punto e la Cooperativa Liberitutti, nonché le cinque realtà legate al privato sociale che portano avanti esperienze in tema di coabitazione giovanile solidale.
L’iniziativa è finanziata del “Programma Housing” della Compagnia di San Paolo, nato nel novembre 2006 col fine di mettere in atto progetti innovativi che soddisfacessero le richieste e le necessità abitative dei cittadini in situazioni di fragilità e vulnerabilità sociale ed economica.
I requisiti per accedere alle selezioni sono nel complesso molto semplici: possono partecipare coloro che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 30 anni e che siano interessati a sperimentare un nuovo modo di vivere la casa ed il vicinato, svolgendo attività di volontariato con uno sconto sull’affitto. Infatti, in cambio di una riduzione sul contratto di locazione ad equo canone, i volontari mettono a disposizione gratuitamente 10 ore a settimana per il servizio all’interno del condominio in cui abitano, con l’obiettivo di facilitare e migliorare i rapporti tra gli inquilini dello stabile attraverso attività di sostegno e solidarietà, accompagnamento e supporto nel quotidiano, collaborando anche alla piccola manutenzione delle parti comuni.
Le Coabitazioni Giovanili Solidali sono costituite da alloggi di proprietà pubblica localizzati in quartieri residenziali con elevata presenza di edilizia sociale e talvolta caratterizzati da condizioni di marginalità e disuguaglianze sociali ed economiche.
All’interno del contesto urbano, tali realtà vogliono rappresentare un nuovo modo di vivere la comunità, attraverso alcuni obiettivi definiti all’interno delle Politiche per la Casa del Comune di Torino, quali:
– Migliorare le condizioni di vita degli abitanti residenti nei diversi contesti attraverso la gestione creativa dei conflitti, interventi di animazione socio-culturale, educazione al consumo critico ed al rispetto dell’ambiente, promozione della cultura dell’accoglienza.
– Prevenire il degrado sociale e fisico negli stabili sostenendo il rispetto delle regole, l’uso corretto e il mantenimento degli spazi comuni.
– Promuovere una cultura dell’accoglienza di soggetti deboli contribuendo al superamento dei pregiudizi”.
– Favorire l’accesso ai servizi e alle risorse del quartiere da parte dei cittadini in difficoltà, con creazione di rapporti di vicinato solidale per facilitare l’emersione del bisogno e l’individuazione di soluzioni condivise;
– Sviluppare l’autonomia abitativa dei giovani nell’ambito di progetti di solidarietà sociale e incentivare la nascita di nuovi modelli di vicinato attivo.
-Favorire la realizzazione di una rete di comunità solidale attraverso azioni mirate.
Per effettuare la domanda di partecipazione, è sufficiente comunicare la propria adesione entro domenica 8 luglio, inviando una mail all’indirizzo di posta delle Coabitazioni Giovanili Solidali del Comune di Torino.
Come definito nel “Programma Housing”, “Gli elementi di interesse dei progetti di coabitazione giovanile riguardano il potenziale espresso sia sul versante della promozione dell’autonomia abitativa dei giovani, sia sul versante dell’impatto positivo sulla comunità locale”. Per questo motivo l’iniziativa si configura come un’esperienza che facilita la coesione, la collaborazione ed il coinvolgimento attivo all’interno di un contesto urbano e sociale, mostrando e mettendo in pratica modi di vivere e di abitare non tradizionali che contribuiscono a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso uno sviluppo di comunità.
Foto copertina
Autore: Foto tratta dal sito del Programma Housing
Tratto da Piemonte che Cambia
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