30 Lug 2018

AttivAree al Giffoni Film Festival: "I giovani siano protagonisti dei loro territori"

Scritto da: Redazione

Hanno riscosso un grande successo tra i giurati del Giffoni Film Festival i docufilm e gli spot realizzati dai ragazzi delle aree interne di AttivAree, il percorso proposto da Fondazione Cariplo per favorire la rinascita delle zone considerate marginali attivando meccanismi virtuosi che permettano ai giovani di restare nei loro territori d'origine e valorizzarli.

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AttivAree ovvero uno sguardo nuovo sulle Aree Interne. Quello della Fondazione Cariplo. I Picentini, l’Oltrepò Pavese, la Val Sabbia e la Val Trompia, la provincia di Salerno, quella di Pavia e il bresciano: l’essere periferici è il comun denominatore. L’obiettivo è recuperare in termini di protagonismo e di centralità. Perché periferia è bello è la speranza è di attivare meccanismi virtuosi che consentano ai ragazzi di non lasciare questi territori. Giffoni è stata un’opportunità, l’obiettivo è crearne di nuove.

 

Il programma della Fondazione Cariplo va proprio in questa direzione e dove trovare un interlocutore se non a Giffoni? Con “AttivAree” si cerca di catturare l’interesse dei giovani abitanti delle aree interne e di renderli protagonisti della valorizzazione dei loro territori si è raggiunto anche con l’attivazione di una sorta di scuola di cinema itinerante portata dal team Giffoni su entrambi i territori del Programma, l’Oltrepò Pavese e le bresciane valli Trompia e Sabbia.

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Un percorso che ha fornito nozioni basilari per imparare a utilizzare gli strumenti digitali professionali e semi-professionali e che ha trovato compimento nella realizzazione di prodotti multimediali finalizzati a narrare e promuovere i territori d’origine e i progetti di rinascita Oltrepò(Bio)diverso e Valli Resilienti. Il progetto è stato presentato questa mattina presso la sala conferenze della Multimedia Valley. I docu-film e gli spot – per un totale di otto prodotti cinematografici – sono stati, invece, proiettati in Sala Truffaut, riscuotendo un grande apprezzamento tra i giurati di Giffoni.

 

«Quello di oggi – ha dichiarato il direttore Claudio Gubitosi – è un appuntamento necessario perché è utile a segnalare le belle cose che abbiamo fatto. Con Fondazione Cariplo, ma anche con i territori coinvolti dal progetto abbiamo creato un’empatia perché sapevamo che avevamo tutti una responsabilità. La parte emotiva è stata importante sin dall’inizio perché nelle valli abbiamo ritrovato lo spirito di Giffoni. Nelle valli ho ritrovato il senso di Giffoni. Insieme abbiamo fatto un percorso di consapevolezza passato per la necessità di rinsaldare il senso di attaccamento alla nostra comunità, alla nostra identità. Siamo tutti interessati all’idea della coesione territoriale». A Giffoni come nell’Oltrepo’ Pavese o nelle valli bresciane il filo da seguire è lo stesso, dal dentro al fuori, dal centro alla periferia. Anche in America il direttore Gubitosi ha trovato un luogo che sapesse interpretare questo spirito ed incarnasse il senso di Giffoni: «Nel 2019 – ha aggiunto – si rifarà Giffoni in America, ma non ad Hollywood. Abbiamo trovato Bentonville, Arkansas, tanto verde, provincia americana. Il posto giusto per Giffoni».

 

Soddisfazione è stata espressa da Sergio Urbani, direttore generale della Fondazione Cariplo: «Il programma Attiv-Aree – ha detto – ci sta dando moltissimo. Il tema delle aree periferiche ci sta molto a cuore. Abbiamo deciso di sperimentare un percorso con cui una comunità può ritrovarsi, dando vita ad azioni che stimolino e favoriscano il protagonismo, la condivisione, la partecipazione con l’obiettivo di passare da un’idea di periferia che si fa centro. In questo senso Giffoni è un prototipo di quello che stiamo facendo. Per noi comunità è la parola d’ordine come insieme di singoli e di talenti».

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A seguire l’intervento di Valeria Garibaldi, vice direttore dell’Area Ambiente della Fondazione Cariplo: «Con Giffoni – ha commentato – abbiamo una comunanza molto forte. E abbiamo individuato nelle valli e nell’Oltrepò pavese luogh con in comune la marginalità, l’essere orgogliosamente periferia. Perché oggi i talenti vogliono restare fuori dal centro. Come Giffoni è stata ed è un’opportunità, anche noi con i nostri interventi di valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale vogliamo dare un’opportunità a non andare via. L’elemento forte è quello dei ragazzi: sono una risorsa e non devono lasciare le loro terre».

 

I due programmi sono stati illustrati dai due responsabili territoriali: Fabrizio Veronesi per le Valli resilienti e Raffaella Piazzardi per Oltrepò (Bio)diverso. «Questo bando della Fondazione Cariplo – ha commentato Veronesi – contiene uno spunto importante che i due territori hanno colto decidendo di allearsi per una candidature più robusta. All’interno ci abbiamo messo la realizzazione di una pista ciclabile, il potenziamento della banda larga o l’introduzione di meccanismi di semplificazione burocratica, argomenti di valenza economica su cui abbiamo aggregato la volontà delle amministrazioni. Con l’obiettivo di avvicinare i giovani a queste tematiche. Su tutto mi piace evidenziare a meraviglia delle favole quando si realizzano che tolgono l’alibi della provincia. Le cose grandi si possono fare ovunque». «Con questo programma – ha detto Piazzali – abbiamo fatto dialogare zone, territori, paesi che per cultura e storia non sempre dialogano. Speriamo di poter continuare in questa direzione perché l’esperienza finora è stata esaltante».

 

Poi è stata la volta della Sala Truffaut con la proiezione dei quattro spot e dei quattro docu-film realizzati nell’ambito del progetto, un tassello del programma realizzato dagli studenti degli istituti superiori della Val Trompia, della Val Sabbia e dell’Oltrepò Pavese e che si concretizza in prodotti cinematografici che hanno lo scopo di attirare i giovani a ragionare sui motivi per rimanere nel loro territorio d’origine e non abbandonarlo. Soddisfatto il direttore Gubitosi per la qualità tecnica ed espressiva che i prodotti inequivocabilmente presentano: «Questa sala – ha commentato il direttore Gubitosi – ha conosciuto tante stelle del cinema. Oggi incontra le stelle del territorio perché questi ragazzi sono le stelle del territorio». Soddisfatta Elena Jachia, Direttore Aree Ambiente Fondazione Cariplo e Programma AttivAree: «I ragazzi c’hanno messo cuore e anima e la fondazione Cariplo ha dato le gambe a questi progetti. Siamo contenti di averlo fatto. Il nostro compito è quello di riuscire a dare benzina a buone idee. E’ la mission del nostro programma intersettoriale. Speriamo e crediamo di averlo fatto nei luoghi e con le persone giuste. Davvero grandi emozioni quest’oggi a Giffoni per tutti noi».

 

 

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