Vuoi adottare una vacca?
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In un piccolo angolo del mondo vive una famigliola dove i bambini scorrazzano felici e contenti all’aria aperta, dove le mura sono fatte di terra e di paglia, dove asinelli, cavalli, mucche, oche, galline, cani e gatti sono chiamati per nome. Qui ci si prende cura a vicenda, c’è sempre tempo per un sorriso e la terra viene coccolata e trattata con cura con i principi di agricoltura naturale più nobili. Non è l’inizio di una fiaba, ma vi stiamo parlando della Fattoria Didattica Su Treulu Biu.
A vedere così tante “u” in solo tre parole, la mente ci porta alla lingua di una terra molto speciale: la Sardegna. È proprio qui che io e Tiphaine (i CycloLenti), siamo approdati dopo tre anni e tre mesi in giro per il modo in bicicletta alla scoperta di stili di vita sostenibili.
Su Treulu Biu nasce a Masainas, nel cuore del Sulcis, nel sud ovest dell’isola, e la sua composizione è un interessante mix tra tradizione sarda ed efficienza tedesca. I suoi propulsori sono Anja, tedesca, madre di 3 splendidi bambini (di cui uno attualmente in opera), e Samuel, nato da un amore sardo-tedesco, ha i tipici tratti somatici di un puro sangue indigeno e i geni di un’inarrestabile macchina tedesca.
Nella fattoria didattica Su Treulu Biu, le cose da fare non mancano. Anja porta avanti l’agriturismo Sa Reina, che si trova all’interno dello stesso complesso. Sapientemente combina sapori locali con quelli “crucchi”. La pasta fresca la fa rigorosamente a mano, senza uova e con il grano Senatori Cappelli che coltiva Samuel. La paglia dello stesso grano la si ritrova, combinata con la terra, nei muri della fattoria didattica e agriturismo. Samuel, invece, si occupa degli animali, della trasformazione del latte delle sue amate vacche e della terra che coltiva con le tecniche di biodinamica apprese in Germania. Ogni venerdì di buon mattino, parte e consegna, in punti di raccolta GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) o direttamente a domicilio, cestini della sua verdura (certificata Demeter) insieme a yogurt, quark e mozzarella, alle famiglie sarde che hanno voglia di mangiar sano.
Ma che c’entrano le vacche?
Su Treulu biu, come noi di Cyclolenti, avanza negli anni lentamente e con le proprie forze. È proprio per questo che ora che vogliono acquistare una decina di vacche, non lo fanno chiedendo un prestito alle banche, ma si rivolgono, come hanno già fatto con successo in passato, alla gente comune, ai propri clienti o a chiunque condivide gli stessi principi e abbia voglia di sostenerli.
Le vacche costano circa €1.500 l’una e le hanno trovate da un vecchio allevatore di 70 anni che ha deciso di chiudere l’azienda. Le due figlie, una dottoressa e l’altra ingegnere, non porteranno avanti l’attività del padre. Le sue vacche vivono all’area aperta, godono di un bel cielo azzurro di giorno e di stelle cadenti di notte. Ora sperano di continuare a vivere così e sarebbero contentissime se avessero la possibilità di trasferirsi in un’azienda agricola come la loro piuttosto che in un allevamento intensivo. Quindi benvenute a Masainas!
Come funziona?
La meccanica è molto semplice. Per chi abita nel sud della Sardegna o pensa di passare da quelle parti, qualsiasi somma di denaro corrisposta non è altro che un anticipo che verrà scalato (in misura del 50%) sui servizi acquistati da loro. Ad esempio, se si mangi all’agriturismo, se fai la spesa dei loro latticini e ortaggi, se utilizzi un qualsiasi servizio della fattoria didattica e sociale, pagherai solo la metà e l’altra metà andrà a scalare l’importo anticipato. Per chi abita lontano e ha voglia comunque di sostenere il progetto, qualsiasi donazione, seppur minima, sarà preziosissima.
Come fare?
Basta un bonifico presso:
Banca Intesa San Paolo
Caboni Samuel Matteo Demian
IBAN: IT22B0306943851100000004667
Causale: “anticipo spesa prodotti”
Verrà rilasciata una ricevuta che attesterà il tutto.
Per qualsiasi altra informazione puoi scrivere a: sutreulubiu@gmail.com
o andarli a trovare a Masainas.
Sei vegano? Anche se non mangi carne e alimenti provenienti da animali e quindi non condividi la logica ad essa connessa, di seguito alcune domande poste da vegani alle quali risponde direttamente Su Treulu Biu. Noi di CycloLenti siamo rimasti diverse settimane da Samuel ed Anjia e abbiamo osservato che le loro vacche pascolano tranquille e felici nei campi, hanno la vista sul mare e vengono chiamate per nome. Ecco le domande e risposte:
Il latte delle vacche viene sottratto ai vitelli?
Al mondo esistono tante diverse razze di vacche e sono state selezionate negli anni a seconda della loro utilità. Quindi oggi troviamo al mondo vacche che vengono allevate per la carne, vacche che vengono allevate per carne e latte e vacche quasi solo per il latte. Presso su Treulu Biu abbiamo quelle adatte a tutto.
Ogni vacca partorisce normalmente un vitellino, ma anche due a volte.
Una vacca da carne, produce tra i 5 e gli 8 litri di latte al giorno, infatti all’agraria si impara proprio che un vitellino necessita tra i 5 litri e gli 8 litri di latte al giorno.
Una vacca da latte invece puó produrre 20, 30, 40 ma anche 50 litri di latte al giorno. Il surplus rispetto a quello di cui ha bisogno un vitello viene usato per prodotti caseari. Così facendo inoltre la mucca si evita anche la mastite, cosa che accadrebbe se quel latte non fosse succhiato.
Le vacche andranno al macello?
Con la vecchiaia, le vacche iniziano ad avere dolori e problemi vari, purtroppo non conosciamo ancora case per gli anziani destinate alle vacche. Di solito prima che arrivino loro i dolori della vecchiaia, vengono destinate al macello e gustate da chi mangia carne.
Presso Su Treulu Biu, quando le vacche cominciano ad invecchiare, ma ancora riescono a tenersi in piedi per bene, le cellule somatiche nel latte possono essere elevate, allora le mandiamo come maestre d’asilo con i vitelli ai quali quel latte non fa differenza. Infine le nostre vitelle non finiscono al macello, ma diventeranno le prossime vacche che porteranno al mondo tanti vitellini che regaleranno altro latte.
Le vostre vacche vengono ingravidate artificialmente per dare sempre latte?
All’agraria si studia che le manze possono essere ingravidate giá dai 17 mesi in poi. In biodinamica, si impara invece che le manze possono essere ingravidate dai 24 mesi in su. Questo fa sì che le manze sono piú forti, finiscono di sviluppare il corpo per essere adulte e saranno quindi piú sane nella loro vita. Nelle aziende convenzionali le vacche vengono ingravidate un mese dopo il parto, in quelle biologiche e biodinameche si aspetta minimo due mesi. Presso Su Treulu Biu, che il toro non lo abbiamo ancora, aspettiamo anche anni. Chi le alleva con il toro all’interno del gregge, vede che si accoppiano dal primo mese dopo il parto, succede cosí anche nella natura. L’ingravidamento si puó fare artificialmente, ma a noi non piace e non vediamo l’ora di avere cosí tante vacche così che valga la pena costruire anche una stalla per un bel toro.
Qual è la vita media di una vacca?
Nelle aziende convenzionali le vacche che vengono sfruttate resistono sino a 7 anni circa. Nelle aziende biologiche e biodinamiche vivono il doppio e se tutto va bene anche di più.
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