Campeggio Migrante 2018, il raduno nazionale per la conoscenza e l’integrazione
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Cuneo - Tra i colli di Modena, proprio in questi giorni, ha luogo il “Campeggio Migrante”, evento che, dal 27 giugno al primo luglio, accoglierà e riunirà le sempre più numerose realtà di Arte Migrante presenti nelle diverse regioni di Italia. Ad ospitare l’evento sarà l’ecovillaggio “Seconda Stella a Destra”, situato sugli appennini modenesi, il quale rappresenta il punto di ritrovo in cui celebrare il momento conclusivo di un lungo anno di attività ed esperienze di crescita dei gruppi, ormai conosciuti nelle diverse città per le attività svolte all’insegna dell’integrazione e della condivisione, in cui l’arte diventa motore di inclusione sociale, coinvolgendo attivamente studenti, migranti, lavoratori, disoccupati, giovani e anziani, creando nuove sinergie e rafforzando i rapporti di uguaglianza e fratellanza.
Le due realtà maggiormente consolidate sul territorio piemontese quali il gruppo di Arte Migrante Torino ed Arte Migrante Cuneo, con la grinta che li contraddistingue, hanno preso parte all’iniziativa sin dalla prima edizione. Come ci raccontano, il campo si configura come un momento aggregativo arricchito da esperienze quali laboratori, giochi, momenti di dialogo e confronto, incontri e conferenze con esperti su temi attuali quali integrazione, migrazioni, diritti umani, educazione alla pace, nonché argomenti che ora più che mai necessitano di impegno, attenzione e divulgazione.
La prima edizione del Campeggio Migrante ha avuto luogo nel giugno del 2016, con l’obiettivo di dare vita ad un raduno nazionale che favorisse momenti di crescita, scambio e conoscenza. Il campeggio è infatti un momento per conoscersi, creando nuove sinergie e connessioni, ma anche riconoscersi, approfondendo rapporti già consolidati tramite un confronto costruttivo sulle esperienze condotte nelle diverse città, favorendone la messa in rete.
Come ci racconta Ayoub Moussaid, del gruppo Arte Migrante Torino, “il campeggio migrante è un’esperienza unica, ci sono tantissime persone provenienti da tutta Italia che si incontrano con un obiettivo comune. Sono persone con ideali e principi molto forti, che nella vita condividono un’esperienza simile e molte delle quali pur conoscendosi senza essersi mai viste, hanno finalmente la possibilità di incontrarsi per la prima volta.
Al campo non mancano momenti di svago quali balli di gruppo e cerchi di condivisione, i quali favoriscono la creazione di un ambiente familiare in cui si rafforzano i rapporti ed in cui si è liberi di esprimersi. “Lo spirito con cui si arriva al campo è quello che porta con entusiasmo a conoscere tante persone che diventano parte di una grande famiglia. Ogni partecipante ed ogni gruppo ha la possibilità di condividere le esperienze, le difficoltà vissute ed i progressi, portando al centro del cerchio la propria realtà – afferma Ayoub – Il campeggio ti ricorda che non sei mai solo: sono tanti coloro che, in giro per l’Italia, condividono la tua stessa esperienza, ti danno nuove idee, soluzioni positive e soprattutto nuove amicizie”.
Il campo offre nel complesso la possibilità di conoscere ciò che avviene in realtà diverse dalla propria e, prosegue Ayoub, “Partecipare permette anche di confrontarsi su temi attuali, condividendo le proprie esperienze e rispecchiandosi in quelle altrui, favorendo forme di supporto e sostegno reciproco”.
Coerentemente con i principi di Arte Migrante, chiunque è libero di partecipare all’evento ed alle iniziative dei vari gruppi presenti sul territorio, contribuendo ad apportare nuove risorse, stimoli ed energia.
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