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Bologna, Emilia-Romagna - Anche nel nostro paese si sta sperimentando ed estendendo il fenomeno di comunità di cittadini che si organizzano per produrre direttamente, insieme ai contadini, il cibo che metteranno sulla propria tavola.
La posta in gioco è altissima: la sovranità alimentare, la rigenerazione del territorio attraverso un’agricoltura contadina di piccola scala capace di stabilire un equilibrio positivo con l’ambiente, la riduzione di sprechi e rifiuti, un cibo sano che ci aiuti a stare meglio e non metta a rischio la nostra salute a profitto di pochi, il riconoscimento che siamo tutti consumatori (tutti mangiamo) e una nuova alleanza solidale tra chi produce e chi consuma.
Le CSA (Comunità che Supporta l’Agricoltura) italiane sono ormai tante, diverse per storia, organizzazione e metodologia e sentono il bisogno di confrontarsi su questi e molti altri temi. Arvaia, cooperativa agricola di cittadini coltivatori, una delle più numerose CSA in Italia e attiva nell’area di Villa Bernaroli (Bologna) da cinque anni, ha promosso questo primo incontro, embrione di una possibile rete di confronto e azione comune.
Non è un caso che questo evento si tenga a Bologna, dove da oltre quindici anni è attiva una delle più interessanti esperienze italiane di rapporto diretto e concreto tra cittadini e contadini: Campi Aperti. Questa associazione organizza mercati cittadini e svolge da tempo un rigoroso lavoro su forme di garanzia partecipata delle pratiche di coltivazione e della qualità del cibo che la rete di produttori propone, andando oltre la mera certificazione del prodotto biologico.
CSA non è una identità rigida, ma un processo che ciascuno adatta al proprio territorio, alle proprie relazioni e condizioni di partenza: comuni sono i valori, che ciascuno declina e sperimenta nel modo che ritiene più utile. Abbiamo tutti molto da imparare gli uni dagli altri.
La festa incontro delle comunità italiane che supportano l’agricoltura sarà anche occasione per tutti di conoscere che cos’è e come funziona concretamente una CSA visitando i campi di Arvaia, di gustare buon cibo, di conoscere altre realtà solidali attraverso i banchi degli espositori che hanno aderito al programma. Ci sarà poi spazio per uno spettacolo teatrale dai temi a noi molto vicini e un concerto di musica folk dell’Appennino emiliano.
Ci piace pensare che CSA sia un seme che germoglia e produce anche lontano dalla pianta madre che lo ha generato, moltiplicando sul nostro territorio e su altri le comunità che supportano una buona agricoltura, per gli umani e per il pianeta.
Siete tutti invitati ad “Agricoltura in festa! Primo incontro nazionale delle CSA”, il 23-24 giugno a Villa Bernaroli, in via Morazzo 3 a Bologna!
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