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Monza, Lombardia - I Professionisti solidali sono una rete ideata dal gruppo di lavoro del distretto di Economia Solidale della Brianza, in Lombardia. Mettendo in contatto professionisti e clienti che condividono scelte etiche ben precise, è un portale che fornisce prestazioni professionali che rispettano i valori di cui ci preoccupiamo quando compriamo beni e merci come consumatori critici. Ne fanno parte esperti di vari settori: “la nostra provocazione è stata quella di far scattare quella serie di domande, che un consumatore critico si pone nel momento in cui compra un pomodoro o un detersivo, anche al mondo dei servizi”.
E’ quanto ci racconta Sara Didoni, una delle anime sia del distretto di Economia Solidale della Brianza che della Federazione Italiana dell’Economia del bene comune, “perché i servizi muovono oggi un’entità economica importante: e se un consumatore vuole trovare un professionista che rispetta i valori di solidarietà, di equità, di attenzione alla salute del lavoratore e dell’ambiente di lavoro, oltre ad altri temi cari al mondo dell’economia solidale, come fa a trovarlo? Come premiare i professionisti etici attenti non solamente al profitto? I Professionisti solidali, con il portale dedicato, vogliono essere una risposta a questo”.
Sin dall’inizio la rete ha ideato un’autocertificazione interna per mettere in risalto i punti di forza e i valori del gruppo dei professionisti, basata su otto punti che comprendono tra gli altri l’ecosostenibilità, la trasparenza e l’impatto sul territorio della propria attività.
Grazie poi a Sara Didoni, i Professionisti solidali hanno incontrato il Bilancio dell’Economia del bene comune, per dare una struttura più sistemica alla propria autovalutazione: Alice Gramigna e Gianluca Cesana, fondatori di A2 Studio di architettura che fa parte della rete dei Professionisti solidali, hanno realizzato il loro primo Bilancio coadiuvati dalla consulenza di Sara.
A2 Studio di Architettura: uno studio particolare
Alice e Gianluca sono due professionisti da tempo interessati al tema della sostenibilità: nel loro studio a Biassono in provincia di Monza, che Gianluca ha ereditato dalla nonna, il mobilio e l’arredamento sono spesso ricavati da materiali di recupero, e nell’atrio possiamo trovare anche un piccolo orto curato personalmente dai due architetti. Nel 2013 hanno scoperto e aderito alla rete dei Professionisti solidali “perché crediamo che far parte di una rete di persone che lavora con la stessa sensibilità e sulla stessa linea d’onda sia sicuramente stimolante per tutti” ci spiega Alice “e anche perché possiamo confrontarci con le modalità di lavoro di un altro professionista che, pur lavorando in un settore diverso dal nostro, può fornirci degli spunti importanti per migliorare la nostra qualità e modalità di lavoro”.
L’attenzione al benessere dei propri collaboratori (nello studio è presente una cucina, e chi vuole può utilizzarla, magari cucinando con qualche pietanza dell’orto…), al tema della sostenibilità e della qualità del lavoro non poteva che sfociare nell’incontro di A2 con l’Economia del bene comune, avvenuto nel 2015: “Siamo arrivati a conoscere l’Economia del bene comune attraverso l’esperienza dei Professionisti solidali e la conoscenza di Sara” ci racconta Gianluca Cesana “naturalmente avevamo già una sensibilità su molti temi a loro cari: entrambi facciamo parte di un gruppo di acquisto solidale da più di dieci anni, quindi il tentativo è stato quello di poter trasporre anche nel lavoro certe attenzioni che si hanno nell’ambito famigliare o in ambito di una cerchia di amici ristretti. Il percorso in questi anni è stato molto impegnativo e stimolante allo stesso tempo, ed è sfociato con nostra grande gioia nella stesura del nostro primo Bilancio”.
Gli stimoli dal Bilancio
Come già accennato, Alice e Gianluca già prima della stesura del Bilancio mettevano in pratica una serie di azioni che andavano in una certa direzione, anche per necessità interne: l’incontro con l’Economia del bene comune ha permesso comunque un ulteriore arricchimento e ha dato la possibilità ai due architetti di mettere a sistema determinate azioni e pratiche, per darsi degli obiettivi futuri. Ci spiega Alice che “noi già per nostre necessità abbiamo dovuto costruire dei ritmi di lavoro flessibili, cercando di adattarci il più possibile nel corso degli anni ai nostri vari impegni. Un ulteriore stimolo che ci è venuto dall’incontro con l’Economia del bene comune è quello riguardante il luogo di lavoro: abbiamo realizzato che si tratta del posto dove trascorriamo la maggior parte della nostra vita, dunque abbiamo migliorato ulteriormente il livelli di confort della nostra sede. Non sembriamo uno studio tradizionale, nella nostra sede potete trovare molti oggetti di recupero e la cucina a disposizione di tutti”.
La parte analitica e la sistematicità con la quale vengono affrontati i vari punti del Bilancio sembra essere uno dei punti che ha lasciato più il segno nell’esperienza di A2: “Il Bilancio ha il grande pregio di stimolarti a porti delle domande su diversi aspetti che tradizionalmente ignoreresti” ci spiega Gianluca “e così ci siamo chiesti se i nostri ritmi di lavoro fossero equamente distribuiti e ci siamo dotati di uno strumento per poterli calcolare attentamente su ogni singolo nostro lavoro. Inoltre abbiamo analizzato tutti i nostri consumi come studio, cercando di capire dove poter migliorare ogni singolo aspetto delle nostre uscite di cassa. E’ proprio per questo che consigliamo ai nostri colleghi di fare il Bilancio: ti aiuta a porti delle domande, certifica lo status quo della tua azienda e ti permette di capire che ogni singolo gesto può davvero fare la differenza e cambiare il Mondo in meglio”.
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